crisi insolvenza aziende fallimento recessione

L’EMERGENZA NON È PIÙ SANITARIA, MA ECONOMICA! – L’ALLARME DEL COMITATO PER IL RISCHIO SISTEMICO DELLA BCE: “INCOMBE LA MINACCIA DI UN’ONDATA DI INSOLVENZE AZIENDALI” – “BISOGNA EVITARE GLI AIUTI ALLE IMPRESE ZOMBIE E DARE UNA RISPOSTA TEMPESTIVA E DECISIVA” – “PIÙ DURANO MORATORIE, GARANZIE E PRESTITI PUBBLICI, MAGGIORE POTREBBE DIVENTARE IL PROBLEMA DELLA…”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

CRISI AZIENDE CHIUDONO

Da "La Stampa"

 

«Le restrizioni all' attività economica durate oltre un anno finora non hanno comportato instabilità finanziaria. Tuttavia, incombe la minaccia di un' ondata di insolvenze aziendali, se gli Stati non gestiscono una transizione agevole dagli aiuti sotto forma di liquidità a forme sostegno alla solvibilità più selettive, e a forme di ristrutturazione del debito aziendale per le imprese sane».

 

christine lagarde con mario draghi

L' allarme arriva direttamente dallo European Sistemic Risk Board, il Comitato per il rischio sistemico che fa capo alla Bance centrale europea. L' Esrb chiede di «evitare gli aiuti alle imprese zombie» e invoca «una risposta tempestiva e decisiva» da parte delle autorità, avvertendo che più durano moratorie, garanzie e prestiti pubblici, «maggiore potrebbe diventare il problema della solvibilità a causa dell' accumularsi del debito». Secondo Chirstine Lagarde, che presiede la Bce, è ancora «troppo presto» per dire che il peggio è passato.

 

recessione coronavirus

Lagarde, ieri, ha spiegato che il ritmo accelerato delle vaccinazioni rappresenta una luce in fondo al tunnel, e che il secondo semestre dell' anno potrebbe vedere «una crescita robusta» dopo un primo trimestre negativo e un secondo trimestre in miglioramento.

Tuttavia, ha detto, «non abbiamo ancora attraversato il ponte verso una vera e propria ripresa».

mario draghi christine lagardei cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 1disoccupazione crisichristine lagarde mario draghi