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EMISSIONE IMPOSSIBILE – PER ABBATTERE LE EMISSIONI DI CO2 NELLA MOBILITÀ E ARCHIVIARE PER SEMPRE IL MOTORE A SCOPPIO DOVREMMO COSTRUIRE 240 GIGAFACTORY PER LE BATTERIE DELLE AUTO ELETTRICHE. MA C’È UN PROBLEMA: PECHINO! – QUEI FURBONI DEI CINESI HANNO IN CONCESSIONE LA MAGGIOR PARTE DEI GIACIMENTI DI NICKEL E COBALTO, SI SONO COMPRATI MEZZA AFRICA E CONTROLLANO IL 90% DELLE MATERIE PRIME CHE SERVONO PER REALIZZARE LE BATTERIE. AUGURI!
Fabio Savelli per www.corriere.it
bambini in miniera per estrarre cobalto
Nel 2050 gli addetti ai lavori concordano che sia possibile raggiungere un obiettivo che, al momento, sembra utopia: lo 0% di emissioni di anidride carbonica nella mobilità, ora responsabile del 25% della quota di Co2 nel mondo. La spinta maggiore arriva dall’elettrico. Dovremo costruire 240 gigafactory (stile Tesla in Nevada) per la produzione di batterie, al costo di due miliardi l’una, capaci di coprire la domanda globale di 80 milioni di veicoli all’anno. Archivieremmo il motore a scoppio azzerando le emissioni. Per farlo dobbiamo partire da un presupposto che ora frena la transizione energetica per questioni geopolitiche.
La Cina ha in concessione gran parte dei giacimenti di nickel e cobalto necessari per la realizzazione delle batterie. Ha colonizzato il Congo, strappando contratti decennali di sfruttamento per la produzione di litio anche in Sud America. Ora controlla il 90% delle materie prime necessarie per lo choc dell’elettrico. La ricerca Usa ed europea sta investendo per dis-intermediare il vantaggio cinese.
xi jinping e la colonizzazione della cina
costruzione della gigafactory di tesla a shanghai 2
Ibm sta lavorando su una batteria che farebbe a meno del Cobalto. Verrebbe sostituito da materie prime ricavate dall’acqua di mare. Ecco perché i grandi produttori di auto ancora frenano. Annunciano maxi-investimenti, come Psa e Volkswagen, ma lanciano sul mercato modelli ancora particolarmente costosi, proprio perché è carente l’offerta di batterie sul mercato. Al momento ci sono solo un paio di gigafactory, oltre a quella di Tesla, l’altra è in Cina, la terza è in costruzione in Germania.
produzione di batterie elettriche opel 1
l'invasione cinese in africa
Trovando un elemento di sostituzione il mondo andrà verso l’elettrico nell’automotive, nell’elettrificazione di strade e ferrovie (accantonando anche per i convogli i motori a diesel). Andrà verso l’idrogeno nell’alimentazione di navi e traghetti. Svilupperà impianti industriali ed edifici con fonti rinnovabili comportando la decarbonizzazione dell’economia. La mobilità risultante sarà ad impatto zero se poi saremo in grado di potenziare gli investimenti infrastrutturali nella costruzione di reti ad alta velocità e metropolitane.
la colonizzazione cinese in africa
Un esempio illuminante è la città di Riad. Sei linee in pochi anni. Investimenti da capogiro trainati dai petrodollari. Un esempio su larga scala è la Cina: ha costruito 25mila chilometri di linee ad alta velocità rivoluzionando le economie di scala globali nella produzione di materiale rotabile.
ESPANSIONE DELLA CINA IN AFRICA
elon musk in cina
bambini in miniera per estrarre cobalto 1
CINA SUD AFRICA
CINA E AFRICA
bambini in miniera per estrarre cobalto 2
costruzione della gigafactory di tesla a shanghai 1
miniera di cobalto 1
bambini in miniera per estrarre cobalto 3
AUTO ELETTRICA
xi jinping
ESPANSIONE DELLA CINA IN AFRICA
colonizzazione cinese in africa
AUTO ELETTRICA
La Mini Superleggera auto elettrica
miniera di cobalto
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