A CHE GIOCO GIOCA VEGAS? – L’INTERVENTISMO DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, CHE INVECE DI FARE L’ARBITRO E CONTROLLARE, S’È SPESO PER LE NOZZE UNIPOL-PREMAFIN FA IMBUFALIRE IL COMMISSARIO CONSOB PEZZINGA: “LA SUA È STATA UNA MEDIAZIONE IRRITUALE CHE NON GIOVA ALL’IMMAGINE DELLA COMMISSIONE” - ANCHE PERCHÉ L’OPERAZIONE PRIMA DEVE PASSARE SOTTO LA TAGLIOLA DELL’ISVAP (C’È IL NODO SULL’ESENZIONE DALL’OPA) E POI SOTTO QUELLA DELLA CONSOB - LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI GIÀ CHIEDONO LE “IMMEDIATE DIMISSIONI” DI VEGAS…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1- E IL SALVATAGGIO "DIVIDE" LA CONSOB PEZZINGA: VEGAS, MEDIAZIONE IRRITUALE
Giovanni Pons per "La Repubblica"

«Non mi risulta che ci sia stato un intervento del collegio sulla vicenda Unipol-Fonsai - afferma il commissario Consob Michele Pezzinga - il quesito ad oggi non è ancora pervenuto e a quel che mi risulta neanche gli uffici hanno poteri o mandati per studiare soluzioni alternative all´operazione in mancanza di una richiesta specifico». La complessa partita che dovrebbe portare Unipol a intervenire nella catena societaria del gruppo Ligresti si arricchisce di un nuovo colpo di scena.

A scatenarlo è stata la discesa in campo del presidente della Consob Giuseppe Vegas che almeno in un´occasione (ma c´è chi dice in più di una), venerdì scorso, ha incontrato Alberto Nagel, numero uno di Mediobanca e i vertici delle società interessate per fornire indicazioni su come strutturare l´operazione. Indicazioni che sono state recepite e che sono poi sfociate in uno slittamento dell´agenda dei lavori e quindi in un cambiamento della struttura dell´intervento di Unipol in Premafin.

«Se c´è stato un intervento, come riferiscono i giornali - aggiunge Pezzinga - è stato per iniziativa esclusiva del presidente e mi pare un´iniziativa del tutto irrituale e non so quanto legittima in una fase in cui eravamo in attesa del quesito. Non mi pare opportuno, e non so quanto giovi all´immagine della Consob, indossare i panni che normalmente vestono i consulenti di gruppi privati suggerendo una riformulazione dell´operazione che al momento nessuno sa se possa incontrare il via libera del collegio».

Dunque Vegas avrebbe preso iniziative non consone al ruolo di arbitro in quanto presidente Consob. Ma è dall´inizio del suo mandato che l´ex collaboratore di Giulio Tremonti sta interpretando questo ruolo in maniera estensiva, come se fosse ancora al ministero dell´Economia e dovesse avere a cuore l´equilibrio del sistema o preservare l´italianità o la solvibilità delle aziende. In realtà, la Consob è un´authority tecnica che deve vigilare sul rispetto delle regole di mercato e senza obbiettivi o interferenze di altro tipo.

Che succederà ora? L´operazione Unipol-Fonsai dovrebbe prima superare il vaglio dell´Isvap che ne valuterà gli aspetti della solidità patrimoniale. Poi la palla passerà a Consob e Antitrust. La prima dovrà valutare se è applicabile l´esenzione contenuta nell´articolo 49 del regolamento per cui in presenza di una richiesta di aumento di capitale da parte di un´authority non si debba procedere con un´Opa in caso di cambio del controllo.

Non sarà facile concedere l´esenzione poiché l´ingresso in Premafin attraverso un aumento riservato non cambia la sostanza rispetto all´acquisto di azioni dai Ligresti. Poiché Premafin ha un valore netto negativo: visto che ha debiti per 340 milioni e la sua partecipazione in Fonsai all´attivo ne vale meno di 100, qualsiasi intervento che riconosca un valore positivo alla holding esclude lo stato di salvataggio.

L´unica modalità che permetterebbe ai nuovi entranti di mettersi al riparo dall´Opa sarebbe l´acquisto di diritti, offerti a tutti, rivenienti dall´aumento di capitale Fonsai. Ma questa modalità significherebbe abbandonare Premafin al suo destino incluso i 340 milioni di debiti che i Ligresti devono restituire alle banche. Insomma, un rompicapo da cui non sarà facile uscire tenendo anche conto delle frizioni che si registreranno all´interno della commissione dopo il passo falso di Vegas.

2- FONSAI: ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO DIMISSIONI VEGAS
(ASCA) - Le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, guidate rispettivamente da Elio Lannutti, senatore dell'Idv, e da Rosario Trefiletti, chiedono ''le immediate dimissioni'' del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, a causa del ruolo che avrebbe avuto nel riassetto Fonsai. Secondo le due associazioni infatti il presidente della Consob non avrebbe avuto il ruolo di 'arbitro', ma secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe suggerito lo schema da adottare per evitare il rischio di un' opa a catena sul gruppo Ligresti.

Per questa ragione le due associazioni - affermano in un comunicato - ''si riservano ulteriori azioni giudiziarie'' nei confronti del presidente della Consob. ''Adusbef e Federconsumatori - si legge nella nota - chiedono le immediate dimissioni del presidente della Consob che, prendendo ordini da Mediobanca, dimostra la piu' totale sudditanza agli interessi dei banchieri a danno dei diritti dei risparmiatori''.

Ricordando che i membri della Consob non possono esercitare ''alcuna attivita' professionale, neppure di consulenza'' le du associazioni sottolineano inoltre che la commissione ''ha sempre caratterizzato la sua azione a tutela di alcuni gruppi economico-finanziari, senza mai prevenire il fenomeno del cosiddetto risparmio tradito, spesso tramando nell'ombra con incontri riservati per concertare decisioni che producevano danni ai piccoli azionisti e risparmiatori''.

3- FONSAI, FINSOE: PRONTI A SOSTENERE OPERAZIONE UNIPOL
Lapresse - Finsoe, la holding partecipata dalle cooperative che controlla Unipol, "condivide le ipotesi presentate, esprime apprezzamento per l'operato dei vertici Unipol e sostegno alle attività necessarie per una conclusione positiva del progetto".

E' quanto si legge in una nota diffusa dopo il cda di Finsoe, in merito agli accordi tra la compagnia assicurativa e la famiglia Ligresti per la fusione tra Unipol e FonSai. Nei prossimi giorni, spiega Finsoe, la società "seguirà l'evoluzione del progetto e avvierà le procedure necessarie per supportare l'operazione dal punto di vista finanziario".

Il presidente della holding, Marco Pedroni, aggiunge che si tratterebbe di "una operazione di salvataggio molto rilevante per il sistema assicurativo nazionale a cui intendiamo partecipare in logica strettamente industriale nell'integrale rispetto dei diritti e degli interessi degli assicurati, degli agenti, dei dipendenti e dei piccoli azionisti dei due gruppi".

 

 

GIUSEPPE VEGASSalvatore Ligresti ALBERTO NAGELCONSOB ELIO LANNUTTIMichele Pezzinga