fusione tre wind

L’UNIONE FA IL PRIMATO – IL MATRIMONIO FRA 3 ITALIA E WIND CREA IL PRIMO OPERATORE ITALIANO CON IL 33,5% DEL MERCATO, CONTRO IL 32,3% DI TELECOM E IL 27% DI VODAFONE – ANCORA DA DECIDERE QUALE NOME PREVARRÀ COME MARCHIO

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Michelangelo Borrillo per il “Corriere della Sera

 

MAXIMO IBARRA, AD DI WINDMAXIMO IBARRA, AD DI WIND

Da concorrenti a soci paritetici. Per provare a crescere in un settore saturo — quello dei telefonini — in cui l’unico modo per aumentare la quota di mercato è unire le forze. 
Dopo anni di trattative — intensificatesi nel 2015 — Wind e 3 Italia vanno a nozze. Russi (VimpelCom, controllante di Wind) e cinesi (Hutchison Whampoa, controllante di 3) vanno a nozze in Italia per diventare, in un colpo solo, da terzo e quarto operatore, il leader di mercato nella telefonia mobile con una quota del 33,5% a fronte del 32,3% di Telecom e del 27% di Vodafone, con oltre 31 milioni di clienti (e 2,8 milioni nel fisso di cui 2,2 sulla banda larga).

Fondatori di Vimpelcom Zimin e Fabela Fondatori di Vimpelcom Zimin e Fabela

 

 

La joint venture fra le due società sarà paritetica e verrà guidata dall’attuale amministratore delegato di Wind, Maximo Ibarra, mentre il numero uno di 3 Italia, Vincenzo Novari, entrerà in un cda composto da sei consiglieri (tre e tre) con il presidente che si alternerà tra le due società madre ogni 18 mesi e avrà un voto decisivo su alcune questioni. 

VINCENZO NOVARI AD 3 ITALIAVINCENZO NOVARI AD 3 ITALIA


L’annuncio del matrimonio è arrivato ieri in maniera un po’ rocambolesca: in mattinata sul sito di VimpelCom è comparsa l’ufficializzazione della «nuova joint venture ». L’annuncio è stato poi rimosso ma sono arrivate le prime conferme da parte di Jean Yves Charlier, ceo di VimpelCom: «Siamo in trattative avanzate, non abbiamo altro da aggiungere». Ma ormai era troppo tardi: nel corso della conference call con gli analisti sui risultati semestrali, Charlie ha confermato la fusione.

Alexander Izosimov di VimpelcomAlexander Izosimov di Vimpelcom

 

E ha cominciato a sciorinare i numeri: sinergie per 700 milioni di euro all’anno dal lato dei costi, con «significativi benefici» a livello di investimenti in conto capitale e operativi «con un valore attuale netto, esclusi i costi di integrazione, di oltre 5 miliardi di euro». Una cifra rilevante se si considera che le entrate congiunte delle due aziende, nel 2014, erano di 6,4 miliardi.

 

VimpelcomVimpelcom

Hutchison porterà in dote al nuovo gruppo 200 milioni di cassa, con 3 Italia che è libera da debito mentre VimpelCom apporta Wind con il suo debito attuale (10,1 miliardi nel secondo trimestre 2015). Gli accordi prevedono un lock up di un anno mentre dopo tre anni è prevista l’opzione put-call . Nulla, per ora, è dato sapere su eventuali tagli ai dipendenti (circa 10 mila), né sul nome che potrebbe prevalere tra i due marchi: la newco avrà due sedi, Milano e Roma. Il completamento della fusione è atteso in 12 mesi, dopo l’ok degli organi di controllo, tra cui l’Antitrust europeo. 
 

3 ITALIA WIND3 ITALIA WIND

MIKHAIL Fridman di VimpelcomMIKHAIL Fridman di Vimpelcom