LIBOR-TACCI SUA! - AMANDA STAVELEY, LA BIONDA EX MODELLA REGINA DELLA FINANZA INTERNAZIONALE CON OTTIME “ENTRATURE” IN QATAR E AD ABU DHABI, NEL MIRINO DELLA FINANCIAL SERVICE AUTHORITY - L’INCHIESTA SULLA BARCLAYS POTREBBE TRAVOLGERE ANCHE “MISS CITY” E LA SUA PCP CAPITAL PARTNER - NEL 2008 ARRIVARONO NELLE CASSE DELLA BANCA 8 MILIARDI DI STERLINE DAI DUE STATI ARABI - DIETRO L’OPERAZIONE C’ERA LO ZAMPINO DI AMANDA…

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Fabio Cavalera per il "Corriere della sera"

Bella, bionda e ricchissima, Amanda Staveley è molto conosciuta nel mondo della finanza londinese. Non soltanto perché qualche anno fa ebbe il coraggio di respingere la proposta di matrimonio che il principe Andrea le aveva fatto e che lei, generosamente per evitare il diluvio di gossip sul quarto figlio della regina, non ha mai voluto confermare.

È conosciuta soprattutto perché dagli uffici della sua società, la Pcp Capital Partner, deve passare chi vuole avere un contatto serio con i potentissimi investitori arabi e con la famiglia reale del Qatar o di Abu Dhabi. Una sua presentazione equivale alla certezza di un business con parecchi zeri.

Sorprende dunque fino a un certo punto che il nome di Amanda Staveley salti fuori negli accertamenti che la Financial Service Authority ha in corso sulla Barclays a seguito dello scandalo sui tassi Libor. Con la manipolazione degli interessi effettuati dal colosso bancario la trentacinquenne e affascinante ex modella non ha proprio nulla a che vedere.

Però, i commissari dell'autorità di controllo hanno cominciato a mettere il naso negli accordi che alla fine dell'estate 2008 consentirono alla Barclays di salvarsi dalla nazionalizzazione grazie a due generose iniezioni di denaro: una del valore di 3 miliardi e mezzo di sterline da Abu Dhabi e una di 4 miliardi e mezzo dal Qatar.
E così si sono imbattuti nella Pcp Capital Partners.

Nella prima operazione l'intermediazione fu eseguita proprio da Amanda Staveley che ne avrebbe ricavato 40 milioni di sterline. La seconda fu affidata invece a un suo amico, pure lui volto e nome importante della City e delle cronache rosa per via della frequentazione con Elle Macpherson: quel Roger Jenkins che alla fine si sarebbe ritrovato nel portafoglio 30 milioni di sterline. Come questi due distinti «soccorsi» arabi siano legati alla storia del Libor è da vedere.

Certo è che servirono a rianimare il malato Barclays, sul punto di crollare e di passare nelle mani dello Stato, e lo rimisero in condizione di marciare da solo. Domande e sospetti: ci fu qualcosa di irregolare? I tassi furono manipolati per rendere più facile il passaggio di azioni ad Abu Dhabi e Qatar? Difficile, se non impossibile, che Amanda Staveley si conceda il lusso di raccontare i dettagli di quel grande affare. Gli arabi la apprezzano da anni per la discrezione.

Oltre che per il coraggio e lo spirito d'iniziativa, arti che ha imparato a esercitare presto. Aveva appena 22 anni e si era inventata un'attività di catering: si svegliava ogni mattina alle 4 e mezzo per trovare clienti. Poi le capitò la fortuna di convincere il manager di una banca a prestarle 180 mila sterline per aprire un ristorante nel Cambridgeshire. E da lì decollò perché il locale era a fianco di un maneggio importante: quello dello sceicco Al Maktoum che oggi è primo ministro degli Emirati ma che è pure il più importante dei proprietari di cavalli al mondo.

Abile nel curare le relazioni, intelligente, spregiudicata e ambiziosa, Amanda Staveley è entrata nel cuore degli arabi. È stato dunque naturale che alla fine diventasse una star della City per i rapporti con il Middle East. Ed è pure quasi naturale che il suo nome salti fuori nelle indagini sulla Barclays, salvata dagli arabi.

 

AMANDA STAVELEY CON ALI JASSIM CONSIGLIERE DELLO SCEICCO MANSOUR BIN ZAYER AL NAHYAN jpegAMANDA STAVELEY ELLE MACPHERSON CON IL FIDANZATO ROGER JENKINS jpegAMANDA STAVELEY jpegAMANDA STAVELEY CON IL PRINCIPE ANDREA NEL jpegAMANDA STAVELEY