MADE IN ITALY BYE BYE - ADESSO ANCHE LA MAISON DEL LUSSO COMASCA ETRO E’ NEL MIRINO DEI FRANCESI, LVMH IN PRIMA FILA (KERING NON SEMBRA INTERESSATA).

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Da ‘Pambianconews.com'

I rumors sono sempre più insistenti. Si apre un altro dossier-cessione tra i marchi storici del made in Italy. Riguarda Etro, la maison comasca fondata da Gimmo Etro nel 1968, divenuta famosa per il motivo paisley. Secondo quanto raccolto da Pambianconews presso diverse fonti, l'azienda sarebbe sotto la valutazione dei fondi e dei colossi del lusso d'Oltralpe. Si parla di una recente offerta avanzata da un fondo che sarebbe stata rifiutata. Kering non sembrerebbe della partita. Viceversa, Lvmh pare in prima fila tra i potenziali acquirenti.

È probabile che Etro si trovi in una fase, come altri brand, in cui i confronti con potenziali acquirenti diventano fisiologici per individuare la strada migliore allo sviluppo dimensionale. Non è detto, dunque, che i negoziati portino alla chiusura dell'operazione. Resta il fatto che le indiscrezioni sono sempre più frequenti e definite.

Del resto, la vendita potrebbe anche essere il modo di risolvere il passaggio generazionale. Al fondatore, negli anni, si sono affiancati i quattro figli, Ippolito (attuale DG), Kean, Veronica e Jacopo, i quali si occupano di stile e di prodotto.

Nel 2012, Etro ha fatturato 313 milioni di euro, con un ebitda pari a 63 milioni (con un rapporto del 20% sui ricavi). Oggi il marchio conta un network di 200 boutique monomarca nel mondo, di cui 13 nel mercato domestico. Sulla base dei numeri 2012, il valore dell'azienda potrebbe essere compreso tra 800 milioni e un miliardo.

 

 

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