YAHOO! MARISSA MAYER SVELERA’ TUTTI I SEGRETI DI GOOGLE - HARD JOB PER LA TOPA-MANAGER: OGGI GOOGLE GUADAGNA IN UN MESE QUELLO CHE YAHOO GUADAGNA IN UN ANNO - FU PROPRIO LA MAYER A DARE APPEAL AL MARCHIO DI MOUNTAIN VIEW - YAHOO ORA L’HA MESSA IN CIMA CERCANDO L’INNOVAZIONE CHE NON RIESCE A TROVARE DA TROPPO TEMPO...

Mattia Ferraresi per "Il Foglio"

Marissa Mayer ha iniziato a lavorare a Google quando Yahoo! era il pesce grosso della tecnologia e quella di Mountain View una scanzonata start up messa in piedi da due neo laureati di Stanford, Larry Page e Sergey Brin. Mayer, allora ventiquatrenne, è stata la ventesima persona assunta in un progetto che ancora non aveva il coraggio di ambire al ruolo di presenza dominante della rete. Oggi i profitti che Google fa in un mese sono simili a quelli che Yahoo! fa in un anno e Mayer si è trasferita dal lato forte a quello debole, dall'azienda universale al ferro vecchio di Internet in cerca di riscatto.

La nuova presidente e ceo del gruppo ha un "insuperabile record in fatto di tecnologia, design e realizzazione del prodotto" e questo la rende una "leader adatta per Yahoo!", spiegano dal quartier generale di Sunnyvale, in California, nell'ennesima occasione in cui la compagnia si trova a nominare un nuovo Ceo.

E' successo cinque volte negli ultimi cinque anni, e l'ingovernabilità dell'azienda non è che il riflesso manageriale di una crisi che parte dall'assenza di prodotti competitivi e si manifesta in un fatturato in progressiva diminuzione. La prima trimestrale del 2012 ha segnato un aumento dell'1 per cento del fatturato rispetto allo stesso periodo nell'anno precedente (la prima volta che l'azienda si muove sul terreno positivo dal 2008), ma nel 2011 la compagnia aveva perso il 25 per cento dei ricavi rispetto al 2010.

Nella notte italiana, a mercati chiusi, Yahoo! ha comunicato la performance del secondo trimestre, con basse aspettative da parte degli analisti. Il tempismo nella nomina del nuovo ceo è anche dettato dai timori che i risultati siano deludenti. Perché negli ultimi anni Yahoo! di delusioni ne ha distribuite parecchie.

Ogni volta che il board ha scelto un nuovo amministratore, molti hanno pensato "questa volta è diverso", ma che il grande capo si chiamasse Carol Bartz o Scott Thompson, i risultati non sono cambiati: pochi prodotti competitivi, strategia aziendale sfilacciata, tagli in luogo di investimenti e, insomma, un allargamento del fossato che separa Yahoo! da quella fucina dell'innovazione che è Google. Ma con Mayer, si dice ora, sarà diverso.

Essere donna è soltanto uno dei vantaggi di Mayer. A Google lo sanno bene, tanto che per un certo periodo l'ingegnere di origini finlandesi è stata usata come volto pubblico dell'azienda, parte di una strategia disegnata per dare un aspetto umano a una compagnia altrimenti accostata, nell'immaginario pubblico, soltanto a nerd e replicanti.

Poi il suo volto è passato di moda, e Mayer è tornata a lavorare dietro le quinte, per usare un eufemismo, visto che lei ha condotto la creazione di Gmail, del sistema delle mappe e altri servizi che hanno fatto di Google un brand universale.

E' anche la titolare della trovata più geniale di Google: la homepage completamente vuota, con soltanto una feritoia al centro, paradigma opposto rispetto ai motori di ricerca primordiali che ingombravano lo schermo con un sacco di orpelli. Mayer è una semplificatrice, e in un certo senso è quello di cui Yahoo! ha bisogno, visto che negli ultimi anni è stata piuttosto indecisa sulla propria identità.

Che cos'è Yahoo!, un motore di ricerca, una piattaforma, un portale, un provider di servizi? La bionda 37enne che con i suoi vestiti da red carpet ha rovesciato l'immaginario del geek che mangia patatine sulla tastiera dovrebbe prendere per mano l'azienda e condurla verso una risposta.

Lo ha fatto con Google, che non l'ha mai ripagata con incarichi puramente manageriali e l'ha lasciata nella dorata prigione dei prodotti. Lei, impiegata numero venti che usciva con Larry Page quando non era ancora Larry Page, non l'ha presa benissimo e ha intravisto nella proposta apparentemente folle di Yahoo! l'occasione per realizzare le sue ambizioni dirigenziali, e nel frattempo avere un figlio. L'inesperienza in un ruolo di leadership è la grande incognita di Mayer, ma Yahoo! è alla ricerca di un faro nella notte, non di un curatore fallimentare.

 

MARISSA MAYER PER FORBES DAL E UNA DELLE DONNE PIU POTENTI DEL MONDO jpegMARISSA MAYER MARISSA MAYER MARISSA MAYER FOTO SERGEY BRIN E LARRY PAGE FONDATORI DI GOOGLE jpegSERGEY BRIN E LARRY PAGEMARISSA MAYER YAHOO yahoo