DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Carlotta Scozzari per Dagospia
Ha debuttato oggi, sul segmento dell'Aim di Borsa Italiana, la matricola Ki Group, società attiva nella distribuzione di prodotti biologici e fino a ieri controllata al 99,98% dalla Bioera di Giovanni Canio Mazzaro e della sua ex compagna Daniela Santanchè. Tuttavia, tra i soci forti della società appena sbarcata in Borsa ce n'è uno che lì per lì non compare: Banca Monte dei Paschi di Siena. Come correttamente riferisce il sito web di Ki Group, dopo lo sbarco in Borsa, Bioera, ex società del gruppo Burani, è scesa all'85,98%, mentre al mercato è andato il 14% e lo 0,02% è in mano a Pan European Health Food Sa.
In realtà , però, parte della partecipazione di Bioera, al momento corrispondente al 24,36% del capitale sociale di Ki Group, è in pegno a favore di Monte dei Paschi di Siena Spa e di Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese Spa. Una circostanza che consente all'istituto senese guidato da Fabrizio Viola di esercitare il diritto di voto in qualità di azionista nelle deliberazioni concernenti argomenti rilevanti sotto il profilo della tutela delle ragioni di credito e delle garanzie dei finanziatori, oppure nel caso in cui si siano verificati eventi di "decadenza, risoluzione o recesso".
Il contratto di pegno, poi modificato nel tempo per quel che riguarda le azioni di Ki Group "agganciate", risale al novembre del 2007, quando Bioera rientrava ancora nel gruppo Burani. Mazzaro, oggi alla guida come amministratore delegato (alla presidenza c'è Santanchè) la rileverà dal crac dell'azienda del lusso nel 2011 e lo stesso anno la riporterà in Borsa. Proprio nel 2011, l'ex compagno della Pitonessa del Pdl, a sua volta molto vicina a Denis Verdini, all'epoca uno degli uomini di riferimento del centro-destra nella banca senese, ottiene da Monte dei Paschi di Siena un finanziamento da 5 milioni per Ki Group.
Insomma, la banca senese presieduta da Alessandro Profumo gioca su due tavoli nell'ultima matricola di Piazza Affari, essendone sia azionista, grazie a un pegno con Bioera, sia creditrice, grazie a un finanziamento ottenuto da Mazzaro nel 2011. Nel primo giorno di quotazione, intanto Ki Group ha chiuso in leggera flessione dello 0,31% a 6,48 euro.
Le azioni hanno debuttato a 6,5 euro, per una valutazione iniziale dell'azienda, guidata dall'ad Bernardino Camillo Poggio, presieduta da Mazzaro e vicepresieduta dal politico ex democristiano Paolo Cirino Pomicino, nell'ordine dei 36 milioni di euro. Più del doppio dei 14,5 milioni a cui la Bioera dei Burani la comprò nel 2006 da Pan European Health Food.
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