DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
Andrea Montanari per “Milano Finanza”
Per cogliere l'evoluzione del mercato dei media di solito è utile studiare le mosse dei grandi broadcaster internazionali. E in campo televisivo un punto di riferimento è sicuramente la 21st Century Fox di Rupert Murdoch, l'83enne tycoon australiano considerato il Re Mida del settore. A parte lo scandalo-intercettazioni che un paio d'anni fa ha messo a rischio il suo impero nel Regno Unito, spesso le mosse di Murdoch risultano anticipatrici delle tendenze e obbligano i concorrenti a rincorrere.
Lo dimostra l'ultima operazione: la creazione del polo televisivo satellitare a pagamento Sky Europe, nato dalla fusione dell'inglese BSkyB e delle due Sky attive in Italia e Germania. Un colosso da 20 milioni di abbonati, irraggiungibile e imbattibile sul fronte delle produzioni televisive e dei ricchissimi diritti sportivi.
Dunque, ripetiamo, per gli operatori del comparto di solito risulta utile seguire quello che Murdoch pensa e fa. Eppure in Italia alcune delle ultime mosse effettuate da Mediaset (principale concorrente della stessa Sky sul mercato televisivo tricolore) e Rcs Mediagroup sembrano non andare affatto nella direzione tracciata dall'oracolo australiano. Fermo restando il recentissimo spin-off del business della pay tv digitale Premium, una delle ultime operazioni di riposizionamento di Mediaset è stata l'uscita da Endemol, società numero uno al mondo nella produzione di format televisivi.
Quando Mediaset alcuni anni fa decise di uscirne, si disse che il business delle produzioni tv era in crisi. Che cosa è successo invece pochi mesi fa? Che Murdoch si è comprato la stessa Endemol rilevandola da alcuni fondi per farne il motore delle produzioni esclusive da trasmettere sui bouquet nazionali di Sky Europe e delle altre emittenti in giro per il mondo.
Quanto a Rcs, l'esempio è ancora più recente: ieri Sky Europe ha venduto l'80% del sito di scommesse Sky Bet al fondo Cvc per 720 milioni di sterline, perché il tycoon non crede più nel settore. Che cosa ha fatto invece nei mesi scorsi la casa editoriale di via Rizzoli? Ha lanciato la piattaforma GazzaBet per rafforzare il marchio della Gazzetta dello Sport, facendo però irritare i big italiani ed esteri del settore delle scommesse. A questo una domanda: chi sta sbagliando strategia tra Murdoch da una parte e i due gruppi media italiani? Si vedrà; per ora si può dire solo che nel corso della sua epopea imprenditoriale le mosse sbagliate dello Squalo australiano si contano sulle dita di una mano.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA…
DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI…
DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI…
DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI…
CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER…