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MERCOLEDÌ NERO SUI MERCATI – I TIMORI SU UN POSSIBILE DEFAULT AMERICANO, NON ESCLUSO DA JANET YELLEN, FANNO CROLLARE LE BORSE EUROPEE, CHE BRUCIANO 227 MILIARDI DI CAPITALIZZAZIONE – LA PEGGIORE DEL CONTINENTE È MILANO, CON IL FTSE MIB CHE HA LASCIATO SUL TERRENO IL 2,39%, MANDANDO IN FUMO 14 MILIARDI…

Da www.ansa.it

 

BORSA CROLLO

Lo stallo sul debito Usa e i timori di un default mandano in fibrillazione le Borse europee che bruciano 227 miliardi in termini di capitalizzazione. In quello che è un mercoledì tinto solo di rosso per i mercati, Francoforte cede l'1,92% con il Dax a 15.842 punti.

 

Parigi perde l'1,7% con il Cac 40 a 7.253 punti e Londra l'1,75% con il Ftse 100 a 7.627 punti.

 

Seduta da dimenticare per la Borsa di Milano, così come per il resto delle Piazze europee messe ko dai timori di un default degli Stati Uniti.

 

janet yellen

Il Ftse Mib, maglia nera nel Vecchio Continente, lascia sul terreno il 2,39% a 26.524 punti. Il listino manda così in fumo 14 miliardi in termini di capitalizzazione. Mercoledì da dimenticare per Piazza Affari, al pari delle altre Borse europee schiacciate dai timori di un default degli Stati Uniti per lo stallo sul debito. A contribuire al clima di incertezza anche una nuova ondata di Covid in Cina e l'inflazione britannica oltre le attese ad aprile. A Milano (Ftse Mib -2,39% a 26.524 punti) è controcorrente Mediobanca (+1,9%), sull'effetto del nuovo piano. Rialzi contenuti poi per Prysmian (+0,46%) e Tenaris (+0,24%). Marginali Moncler ed Eni (+0,03% entrambe). La maglia nera è per Mps (-7,1%). Tra i peggiori anche StM (-5,4%), Pirelli (-5%), Leonardo (-4,99%).

 

A trascinare verso il basso i listini i timori sul debito Usa, ma anche la nuova ondata di Covid in Cina e l'inflazione britannica sopra le attese. Milano resta la peggiore con il Ftse Mib che perde il 2,3% (Ftse Mib a 26.588 punti) con Mediobanca (+2%), in scia al piano, e Prysmian (+1,4%) controcorrente sul listino con Mps (-5,4%), Leonardo (-5,35%) e Pirelli (-5%) maglia nera.

 

ITALIA CROLLO BORSA

Sul default americano interviene Janet Yellen che ribadisce: 'Il Tesoro potrebbe finire le sue disponibilità per far fronte agli obblighi finanziari l'1 giugno, data in cui quindi gli Stati Uniti potrebbero scivolare in default. Intervenendo a un evento del Wall Street Journal, il segretario al Tesoro spiega che è difficile identificare con precisione il giorno in cui le risorse finiranno e si impegna ad aggiornare al riguardo il Congresso in tempi brevi. Un accordo sul tetto del debito è "possibile", mette in evidenza Yellen.