
DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO…
1 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO IN MODERATO RIALZO, BRILLANTI BANCHE...
(LaPresse) - Nel giorno del bilaterale tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, Piazza Affari fa meglio delle principali Borse europee, trascinata da un comparto bancario brillante. L'indice Ftse Mib avanza dello 0,25% a 14.882,44 punti e il Ftse All-Share cresce dello 0,23% a 15.697,43 punti. Mentre il Ftse 100 di Londra cede lo 0,45% a 5.670,82 punti, il Dax di Francoforte perde lo 0,17% a 6.152,34 punti e il Cac 40 di Parigi lascia lo 0,19% a 3.204,83 punti.
A Madrid, l'indice Ibex lascia lo 0,73% a 8.411,3 punti, anche appesantito dal dato sulla produzione industriale, crollata a novembre del 7% su base annua. Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund a 10 anni si è mantenuto vicino ai 520 punti base. A seguito del vertice tra Italia e Germania, Monti ha dichiarato che ritiene utile la Tobin tax solo se riguarderà l'Ue a 27 Paesi, mentre la Merkel sì è detta pronta a iniettare più capitale nel fondo di stabilità Esm.
A Milano, tra le banche, in luce Popolare di Milano, che balza del 9,37% a 0,2942 euro dopo la nomina di Piero Montani a consigliere delegato. Forti rialzi anche per Mps (+8,05% a 0,2134 euro), Banco Popolare (+4,55% a 0,885 euro), Bper (+4,07% a 5,50 euro) e Intesa Sanpaolo (+1,53% a 1,19 euro). Sopra la parità anche Ubi Banca (+0,63% a 2,864 euro), mentre scivola Mediobanca (-0,25% a 3,968 euro).
Vola ancora Unicredit (+5,53% a 2,558 euro) nel suo terzo giorno di aumento da 7,5 miliardi di euro, con l'amministratore delegato di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, che ha aderito all'aumento di capitale acquistando diritti per un controvalore di 66mila euro. Secondo il presidente dell'Autorità bancaria europea, Andrea Enria, che cita proprio le parole di Ghizzoni di qualche giorno fa al Sole 24 Ore, dopo l'aumento il gruppo "avrà passato il guado".
Tonico il titolo di Autogrill, che sale del 4,06% a 7,955 euro. Il gruppo ha comunicato oggi di aver ampliato la partnership con Starbucks Coffee in Europa. Autogrill introdurrà per la prima volta il marchio Starbucks all'interno dei propri principali punti vendita francesi e a fine anno due locali verranno aperti nell'aeroporto di Marsiglia. Nei prossimi mesi, Autogrill inserirà il brand anche lungo le autostrade in Olanda, inaugurando i primi locali nelle aree di servizio di AC De Meern e AC Meerkerk.
Nel 2010 i locali Starbucks gestiti da Autogrill hanno generato ricavi complessivi per oltre 340 milioni di euro. Nel listino principale vendite su Pirelli (-4,47%), Atlantia (-3,24%), Fiat (-2,59%), Stm (-2,04%), Tod's (-1,69%) ed Eni (-0,6%). Acquisti invece su Luxottica (+2,61%), Mediolanum (+2,01%), Salvatore Ferragamo (+1,53%), Mediaset (+1,25%), Tenaris (+1,37%) e Telecom Italia (+0,65%).
2 - BORSE EUROPEE: LONDRA -0,45%, FRANCOFORTE -0,17%, PARIGI -0,19%...
(LaPresse) - Chiusura debole per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra cede lo 0,45% a 5.670,82 punti, il Dax di Francoforte perde lo 0,17% a 6.152,34 punti e il Cac 40 di Parigi lascia lo 0,19% a 3.204,83 punti. A Madrid, l'indice Ibex lascia lo 0,73% a 8.411,3 punti.
3 - BTP: SPREAD CON BUND CHIUDE IN LIEVE CALO A 517 P.B...
Radiocor - Chiusura in lieve flessione per lo spread BTp/Bund. Dopo aver oscillato in una forchetta compresa tra i 506 e i 525 centesimi, il differenziale di rendi mento tra Italia e Germania sulla scadenza decennale e' tornato di nuovo a stringersi in chiusura per attestarsi su quota 517 punti base, in calo di 6 centesimi rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento sulla scadenza decennale italiana e' ora al 7%.
4 - FITCH: BCE DEVE FARE DI PIÃ PER PREVENIRE COLLASSO EURO...
(LaPresse) - La Banca centrale europea deve fare di più per prevenire il collasso dell'euro. Lo ha affermato David Riley, analista responsabile per il settore rating sovrani di Fitch. Secondo Riley, che come riferisce il Wall Street Journal ha parlato nel corso di una conferenza stampa a Francoforte, la Bce "ha un ampio margine per estendere il suo bilancio, senza scatenare l'inflazione nell'eurozona".
5 - BANCHE: ENRIA, NESSUNA RICHIESTA PROROGA DA AUTORITA' NAZIONALI A EBA...
Radiocor - 'Nessuna autorita' nazionale mi ha chiesto una proroga' sull'iter che prevede l'attivazione di un buffer di capitale da parte di banche europee entro il prossimo giugno. Lo ha indicato il presidente dell'Eba, Andrea Enria, al termine dell'audizione in Commissione finanze alla Camera.
Una proroga, aggiunge Enria, sembrerebbe inoltre, inopportuna nei confronti di quelle che stanno rispettando i termini per ricapitalizzarsi. I piani che le singole banche presenteranno alle rispettive autorita' nazionali entro il prossimo 20 gennaio saranno poi esaminate dal board dell'Eba fissato per i prossimi 8-9 febbraio. Il presidente dell'Eba ha quindi aggiunto che non e' stato ancora deciso se l'Autorita' bancaria europea fara' una disclosure sui piani presentati dalle singole banche.
6 - ABI: ENRIA CONFERMA NOSTRI DUBBI, POSSIBILE RICORSO CORTE UE...
(LaPresse) - Le dichiarazioni rese oggi dal presidente dell'Eba, Andrea Enria, in sede di audizione parlamentare, non sciolgono i dubbi dell'Abi. "Le scelte dell'Eba - scrive l'associazione delle banche in una nota - sono discutibili nel metodo, nel merito, nella tempistica". Nel comunicato diffuso al termine del comitato di presidenza dell'Abi, riunitosi oggi a Roma, si legge che "le quotazioni azionarie delle banche sono diminuite significativamente dopo l'esercizio Eba, le quotazioni dei titoli pubblici sono peggiorate dopo lo stesso esercizio, il mercato della liquidità si è viepiù rarefatto, tanto da rendere necessario l'intervento della Bce;
tutto ciò ha determinato un impatto sull'erogazione del credito, come testimoniato dai dati diffusi oggi dalla Banca d'Italia; sono stati sostanzialmente cambiati i criteri di contabilizzazione dei titoli di Stato, detenuti dalle banche sino a scadenza". Sono i punti per i quali le banche italiane affermano che "ciò rende problematico continuare a detenere o ad acquistare titoli di Stato, da cui potrebbero derivare, con un nuovo esercizio Eba, ulteriori e nuove necessità di capitale". L'Abi conferma che sta studiando la possibilità del ricorso alla Corte di giustizia europea sull'esercizio Eba.
7 - INTESA SANPAOLO: BIIS A RIPORTO DI MICCICHE' DOPO USCITA CIACCIA - AL PRESIDENTE FRANCESCO MICHELI E A CDA LE DELEGHE DELL'A.D...
Radiocor - Intesa Sanpaolo ha coperto il vuoto in organico lasciato nella controllata Biis dall'uscita a fine anno dell'amministratore delegato Mario Ciaccia. La Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (Biis) e' stata collocata a riporto di Gaetano Micciche', direttore generale, responsabile della divisione corporate e investment banking. Le deleghe dell'amministratore delegato, spiega una nota, verranno assunte da Francesco Micheli, presidente del consiglio di amministrazione di Biis, e dal consiglio stesso.
La nuova collocazione di BIIS, nata per servire soggetti pubblici e privati nella realizzazione delle grandi infrastrutture e di servizi di pubblica utilita', permettera' a Biis di porre a fattor comune le proprie competenze con quelle della divisione corporate e investment banking. In mattinata Intesa Sanpaolo ha riunito il primo consiglio di gestione dell'anno, alla presenza del nuovo Ceo Enrico Cucchiani, su temi di ordinaria amministrazione.
8 - UNICREDIT, TORNA SERENO SU AUMENTO, FARO CONSOB SU BLACKROCK...
Reuters - Dopo il panico del primo giorno, UniCredit sembra aver ritrovato una certa serenità in borsa e incassa nella seduta odierna l'ok di due azionisti, che in precedenza avevano mostrato perplessità , all'adesione all'aumento di capitale da 7,5 miliardi partito lunedì. La Consob tiene tuttavia alta l'attenzione sul titolo. Dopo il faro acceso al debutto per verificare che non ci siano state violazioni sulla disciplina delle vendite allo scoperto, la commissione ha avviato accertamenti sulle comunicazioni di Blackrock riguardanti la sua quota.
Su richiesta della commissione, BlackRock ha comunicato stamane che al 28 dicembre aveva una partecipazione aggregata del 3,09% e che la notificazione all'authority, pubblicata il 2 gennaio sul suo sito web e indicante un calo all'1,71%, non avrebbe dovuto essere effettuata. La discesa di Blackrock in UniCredit era stata letta dal mercato come un calo temporaneo per acquistare in seguito a prezzi più bassi.
L'avventura dell'aumento di capitale da 7,5 miliardi era partita malissimo con i diritti di opzione che avevano ceduto nel primo giorno oltre il 65% e il titolo il 13%. Questo dopo il -40% circa segnato dal titolo nei giorni immediatamente successivi all'annuncio del prezzo di sottoscrizione di 1,943 euro. Sulla scorta dello sconto generoso offerto, pari al 43% del prezzo ex diritto della seduta precedente, il mercato infatti ha ritenuto che la banca stessa avesse poca fiducia nel buon esito dell'operazione, penalizzando fortemente il titolo.
Già ieri però titoli e diritti hanno registrato un'inversione a U salendo rispettivamente del 6% e dell'81%. Alcuni broker hanno alzato il giudizio sul titolo soprattutto perché presenta valori interessanti rispetto ai competitor europei. E sullo sfondo aleggia la possibilità di ingresso di nuovi soci anche alla luce dell'azionariato diffuso.
"L'aumento di capitale scioglie i timori legati agli stress test dell'Eba. Inoltre UniCredit ha sottoperformato il settore bancario europeo del 45% nell'ultimo mese. Vediamo un downside limitato sui fondamentali", spiega un analista di un broker estero.
Lunedì sera l'AD Federico Ghizzoni aveva difeso in una mail inviata ai dipendenti italiani la bontà dell'operazione dicendosi sorpreso della reazione del titolo. Oggi anche il presidente dell'Eba, Andrea Enria, ha lanciato un messaggio di ottimismo affermando che dopo l'aumento "UniCredit sarà una banca forte ed è questo il messaggio che deve arrivare all'opinione pubblica".
UniCredit è salita oggi 5,53% a 2,558 euro con volumi nella norma. I diritti hanno guadagnato il 36,47% a 1,16 euro. Al momento costa meno un'azione acquistata attraverso l'esercizio del diritto rispetto all'acquisto diretto in borsa.
9 - MPS: TITOLO TORNA SOPRA 0,2 EURO, DOMANI CDA NOMINA NUOVO DG VIOLA...
(ASCA) - Il titolo di Mps 'respira' in borsa, tornando sopra quota 0,2 euro, proprio alla vigilia dell'avvio del nuovo corso di Rocca Salimbeni: domani il CdA si riunira' nel pomeriggio per dare il via libera alla nomina a direttore generale dell'ex amministratore delegato di Bper Fabrizio Viola. In seguito, presumibilmente dopo l'assemblea di aprile, Viola entrera' anche in CdA e diventera' amministratore delegato, il primo nella secolare storia del Monte. Viola arriva al timone della banca al posto di Antonio Vigni in un momento particolarmente delicato: gia' il prossimo 20 gennaio Mps dovra' presentare alla Banca d'Italia il proprio piano per evitare di dover effettuare un nuovo aumento di capitale da 3,2 mld, come richiesto dall'Eba.
L'istituto guidato da Giuseppe Mussari punta a farlo con una serie di operazioni, tra cui la messa a patrimonio dei due prestiti Fresh, il deconsolidamento di alcune partecipazioni, la cessione del patrimonio immobiliare non strumentale. Sara' quello un passo fondamentale anche per rassicurare i mercati e riportare il titolo del Monte in acque di borsa piu' tranquille. Gia' oggi, comunque, dopo il tonfo di lunedi' e l'affanno di ieri, la quotazione e' rimbalzata di oltre l'8%, chiudendo a 0,2134. Poi Viola dovra' mettere mano al nuovo piano industriale e guadagnarsi la fiducia dei sindacati, che domani saranno proprio in piazza Salimbeni per un presidio in contemporanea con il CdA.
10 - BORSA: A VAGLIO CONSOB PROROGA STOP VENDITE ALLO SCOPERTO...
Radiocor - La Consob valuta in queste ore, secondo quanto risulta a Radiocor, un'ulteriore proroga del divieto di vendite allo scoperto sui titoli quotati del settore finanziario. L'ultima proroga del provvedimento adottato lo scorso 12 agosto scadrebbe infatti il prossimo 15 gennaio.
Nelle precedenti occasioni la Commissione presieduta da Giuseppe Vegas aveva prorogato il divieto allo short selling considerando che le condizioni di mercato che rispetto a novembre (periodo al quale risale l'ultima decisione di prorogare il divieto) non sono certo cambiate, come notano fonti di mercato. Tra i fattori che la Commissione terra' in considerazione nella sua valutazione ci sono lo spread di rendimento dei titoli sovrani ancora sopra i 500 punti, l'alta volatilita' dei titoli finanziari nonche' i corsi fortemente penalizzati. La decisione su un'eventuale nuova proroga riguarda, tra l'altro, il divieto di assumere o incrementare posizioni nette corte sui titoli del settore bancario-assicurativo.
11 - COLDIRETTI: NEL 2011 RECORD EXPORT MADE IN ITALY PARI A 30 MILIARDI...
(LaPresse) - Nell'anno della crisi il made in Italy sulle tavole mondiali raggiunge il massimo storico di circa 30 miliardi nel valore delle esportazioni, per effetto di una crescita del 9 per cento. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base degli andamenti registrati nel commercio estero agroalimentare dall'Istat nei primi nove mesi del 2011.
"Le performance positive registrate sui mercati internazionali dal settore più rappresentativo dell'economia reale dimostra che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità , la cultura e il cibo", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "l'agroalimentare è una leva competitiva formidabile per trainare il made in Italy nel mondo". "Il risultato del 2011 - sottolinea la Coldiretti - è il frutto di esportazioni agroalimentari effettuate per la grande maggioranza nei paesi dell'Unione Europea dove si realizza 2/3 del fatturato estero complessivo con un crescita in valore dell'8 per cento, ma anche dell'aumento negli Stati Uniti (+10 per cento) e nei mercati emergenti come quelli asiatici dove si è avuto l'incremento maggiore con un +18 per cento e si sono avvicinati in valore agli Usa".
12 - CARBURANTI, VERSO STOP CONTRATTI ESCLUSIVI TRA GESTORI E COMPAGNIE...
(LaPresse) - Niente più contratto in esclusiva tra i gestori degli impianti e le compagnie del settore carburanti. E' quanto sarebbe contenuto, secondo quanto si apprende, nel decreto sulle liberalizzazioni a cui sta lavorando il Governo. La nuova normativa prevederebbe dunque la possibilità per i gestori degli impianti di rifornirsi da qualsiasi produttore.
13 - PREMAFIN, CREDIT AGRICOLE SUISSE AZZERA PARTECIPAZIONE
(LaPresse) - Credit Agricole Suisse è uscita dall'azionariato di Premafin, la holding che fa capo alla famiglia Ligresti. E' quanto si apprende dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti. La filiale svizzera dell'istituto di credito francese, storica azionista di Premafin, ha ceduto lo scorso 29 dicembre la quota del 2,59% detenuta e già ridotta con operazioni precedenti.
14 - EDISON: NELLA NUOVA EDIPOWER A2A AL 56% E IREN AL 20,5%...
Radiocor - Prende forma l'assetto azionario della nuova Edipower tutta italiana che nascera', a valle del riassetto di Edison che passera' sotto il controllo di Edf, dalla fusione con la holding italiana Delmi. A2A, secondo quanto risulta a Radiocor, arrivera' a controllare il 56% della nuova societa', in virtu' del 51% detenuto in Delmi, la scatola che controllava in trasparenza il 30,5% di Foro Buonaparte, e del 20% nella 'vecchia' Edipower.
Iren sara' il secondo socio con il 20,5% mentre le utility del Trentino Alto Adige, Sel e Dolomiti Energia, che restano insoddisfatte per la mancata aggiudicazione delle minorities idroelettriche locali di Edison, controlleranno il 7% a testa. I soci finanziari Mediobanca, Bpm e Crt, avranno complessivamente poco meno del 10%. Direttamente legata alle nuove quote e' la definizione della futura governance con un confronto serrato tra A2A e Iren. Quest'ultima chiederebbe infatti adeguate garanzie, sotto forma di maggioranze qualificate, per decisioni d i carattere strategico. Il dibattito tra le due utility e' in pieno svolgimento e coinvolge, come prevedibile anche le deleghe delle principali cariche: il presidente, rivendicato da Iren e l'amministratore delegato da A2A.
15 - TLC: AGCOM DECIDE SU NGN, NON C'E OBBLIGO UNBUNDLING PER TELECOM...
Radiocor - Il consiglio dell'Agcom ha varato le nuove regole per le Ngn, cioe' le reti di nuova generazione. Non c'e', secondo quanto apprende Radiocor , l'obbligo di unbundling per Telecom Italia. Resta confermato su questa tematica cioe' il contenuto della bozza che l'Autorita' aveva mandato in consultazione. Cio' significa che Telecom non e' obbligata mettere a disposizione dei concorrenti l'ultimo miglio della nuova rete. L'obbligo di unbundling viene sostituito dal servizio 'end to end', cioe' su domanda degli operatori alternativi Telecom implementa tratti di fibra spenta che poi i concorrenti provvederanno ad accendere per fornire i servizi ai propri clienti.
16 - BPM: ANNUNZIATA, BENE MONTANI MA CHIESA RESTI, I DUE COMPATIBILI...
Radiocor - La scelta di Piero Montani come nuovo capoazienda della Banca Popolare di Milano e' stata 'condivisa e compatta' e 'va nella giusta direzione per la banca'. Ne e' convinto Filippo Annunziata, presidente del consiglio di sorveglianza dell'istituto, che in un'intervista con Radiocor commenta a caldo la designazione di Montani e il futuro assetto della Bpm. Quanto alla struttura di governance, l'arrivo dell'ex a.d. di Antonveneta, secondo Annunziata, non e' incompatibile con il ruolo del direttore generale Enzo Chiesa:
'Chiesa rimane, noi auspichiamo che rimanga - sottolinea - L'assetto della banca che abbiamo in mente contempla sia amministratore delegato che direttore generale. E' utile per la banca ed e' un discorso con un orizzonte temporale che non ha alcun termine, se non la scadenza dei consigli nel 2014. Riteniamo che questo sia l'assetto a regime'. Annunziata spiega poi che il piano industriale al 2015 varato l'estate scorsa viene di fatto confermato, anche se dovra' passar e attraverso un processo di 'check up' che portera' a qualche limatura: 'E' un tema che spetta al cdg - ha notato - ma penso che sara' necessario fare qualche aggiustamento, in virtu' dell'arrivo del nuovo capoazienda e del nuovo contesto di mercato. Credo che le linee portanti rimarranno le stesse - conclude - ci sara' un affinamento su qualche dettaglio'.
17 - SAN RAFFAELE, SLITTA L'ASSEMBLEA DEI CREDITORI...
Milano Finanza - Il finale è ormai certo, il San Raffaele di Milano passerà sotto il controllo del gruppo San Donato guidato da Giuseppe Rotelli, ma per la certificazione formale del passaggio di proprietà bisognerà attendere ancora qualche settimana, se non addirittura un mese.
L'assemblea dei creditori della Fondazione San Raffaele, che era stata fissata al Tribunale fallimentare il prossimo 23 gennaio per dare il via libera all'offerta di Rotelli, slitterà come minimo a metà febbraio. I commissari avrebbero infatti chiesto (in accordo col Tribunale) di avere più tempo per esaminare e calcolare i debiti del gruppo ospedaliero alla luce della nuova proposta da 405 milioni per poter depositare la relazione fonale sullo stato di salute dell'ente.
A questo punto è lecito pensare che anche l'udienza al Tribunale Fallimentare per l'omologa del concordato in continuità (anche questa prevista per il 23 gennaio) slitti in parallelo con l'assemblea dei creditori. In più, nonostante le dichiarazioni rilasciate ieri dal vicepresidente della Fondazione, Giuseppe Profiti, ormai nessuno si aspetta che ci saranno ulteriori rilanci rispetto all'offerta del San Donato.
Fonti giudiziarie già ieri a MF-Milano Finanza escludevano la possibilità di ulteriori rialzi e il comunicato del gruppo Malacalza diffuso oggi conferma questo scenario.
18 - MARIELLA BURANI: IN VENDITA IL CUORE PRODUTTIVO E LE BOUTIQUE...
Radiocor - Va all'asta il cuore creativo e produttivo dell'ex impero della famiglia Burani, travolto dalle vicende giudiziarie che lo hanno portato al crac. Attraverso un bando di gara, pubblicato anche sul Financial Times, i commissari Rossella Strippoli, Francesco Ruscigno e Giampiero Martini puntano a ricevere offerte per il complesso aziendale detenuto da Mariella Burani Fashion Group in amministrazione straordinaria.
Pronti per la vendita la parte industriale e il retail, quindi il polo produttivo di Cavriago (Reggio Emilia), e i 5 negozi di Roma, in via Borgognona, Pescara, Genova, Parma e Mantova. La tabella di marcia prevede che le manifestazioni di interesse non vincolanti arrivino entro il 10 febbraio. 'Siamo ottimisti - ha detto il commissario Strippoli a Radiocor - puntiamo a ricevere offerte adeguate per quello che e' un gioiello del Made in Italy. E' un patrimonio storico e artigianale su cui investire, un'azienda che in 50 anni di attivita' ha dimostrato il suo valore nel bac ino del polo tessile dell'Emilia Romagna'. L'azienda impiega 182 dipendenti in tutto, inclusi quelli in cassa integrazione.
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