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MILANO IN CALO (-0,8%) CON LE BANCHE CHE CADONO E LE TLC DEPRESSE DAL FLOP DELL'OPERAZIONE ORANGE-BOUYGUES - LA BCE PREVEDE BASSA INFLAZIONE, E DUNQUE MEGA-STIMOLI, PER ANNI - CARIGE: IL NUOVO CDA AVVIA APPROFONDIMENTI SULL'OFFERTA DI APOLLO. GUIDO BASTIANINI AMMINISTRATORE DELEGATO

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1.BORSA: BANCHE PIEGANO MILANO (-0,8%), EUROPA TIMIDA MA TLC VANNO KO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Zavorra banche su Piazza Affari, unica tra i principali listini europei ad aprire la settimana in deciso rosso. Se la nuova correzione del greggio (-0,9% il Wti giugno a 37,84 dollari al barile, -1% il Brent giugno a 38,29 dollari) e la debolezza dei dati sull'attivita' economica dell'area di New York hanno favorito una generale cautela sui mercati azionari europei, dove hanno tenuto banco le vendite sulle tlc dopo la fine delle trattative Orange-Bouygues, Milano e' stata la peggiore cedendo lo 0,77% nel Ftse Mib tornato ai livelli di inizio marzo.

LA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANOLA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANO

 

Male Banco Popolare (-7,4%) e Bpm (-4%) visto che il peso dell'aumento di capitale per la banca veronese continua a farsi sentire e a trascinare in basso la promessa sposa di Piazza Meda. Saipem giu' del 4,4%. Telecom Italia arretra del 3,8% pagando la giornata negativa dell'intero settore. In luce Finmeccanica (+2,99%) perche' le indiscrezioni danno i n diri ttura d'arrivo la sigla del contratto con il Kuwait sugli Eurofighter. Bene anche Mediaset (+2,3%): a giorni l'intesa per l'alleanza con Vivendi. Euro/dollaro a 1,1384 da 1,1393.

 

2.CARIGE: NUOVO CDA AVVIA APPROFONDIMENTI SU PROPOSTA APOLLO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il cda di Carige, che si e' riunito questa mattina per poco piu' di un'ora, ha ricevuto 'le prime informazioni sulle propsta presentate da Apollo management international avviando i relativi approfondimenti'. Il nuovo board presieduto da Giuseppe Tesauro, inoltre, spiega una nota dell'istituto ligure, ha nominato Gudio Bastianini come amministratore delegato.

leon black del fondo apolloleon black del fondo apollo

 

Si e' provveduto anche alla costituzione del comitato esecutivo nominando quali membri elettivi - che si aggiungono all'ad, componente di diritto - i consiglieri Beniamino Anselmi, con indicazione ad assumere la carica di presidente, Sara Armella, Remo Angelo Checconi e Giampaolo Provaggi, con durata della carica fino all'sssemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

 

3.FMI: RICADUTE SHOCK CINA SUI MERCATI GLOBALI CRESCERANNO NEI PROSSIMI ANNI

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Le ricadute di eventuali shock in Cina sui mercati finanziari globali 'probabilmente cresceranno in modo rilevante nei prossimi anni', sebbene continui a essere meno significativa la possibilita' di un effetto contagio puramente finanziario. E' quanto si legge nel primo dei due capitoli analitici del Global Financial Stability Report, il rapporto sulla stabilita' finanziaria globale redatto dal Fondo monetario internazionale. Il documento completo sara' pubblicato il 13 aprile, durante i lavori primaverili dell'istituto a Washington.

 

giuseppe tesaurogiuseppe tesauro

Tuttavia, secondo il Fmi, l'impatto di shock dei fondamentali economici, per esempio notizie sulla crescita cinese, sui rendimenti azionari dei mercati emergenti e delle economie sviluppate 'e' in aumento'. Inoltre, secondo l'istituto, 'il ruolo della Cina nel sistema finanziario globale continua a crescere', motivo per cui 'diventa no sem pre piu' cruciali una comunicazione chiara e tempestiva delle decisioni politiche, la trasparenza rispetto agli obiettivi politici e strategie in linea con gli obiettivi'.

 

Secondo il Fmi, la crescita del cross-border banking negli ultimi cinque anni e' stata esponenziale e, se procedera' a questo ritmo, 'la Cina emergera' come un notevole hub bancario globale nel medio termine': il credito bancario e' il maggiore canale di collegamento finanziario tra la Cina e il resto del mondo: tra il 2010 e il 2015 il credito bancario cross-border alle entita' cinesi e' cresciuto piu' di cinque volte a oltre 1.000 miliardi di dollari e il credito cinese all'estero e' salito di tre volte a circa 600 miliardi. Per il Fondo, 'con le aziende cinesi che continuano la loro espansione all'estero, e' probabile che le banche cinesi seguano la stessa via'.

 

christine lagardechristine lagarde

4.ILVA: NELLE HOLDING LUSSEMBURGHESI DEI RIVA SI ACCUMULA IL ROSSO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Si accumulano le perdite nelle holding lussemburghesi della famiglia Riva, ex-proprietaria dell'Ilva, al centro di vari provvedimenti giudiziari. Utia nel 2014 ha accusato un rosso di 163,6 milioni di franchi svizzeri, che - dopo la perdita di 5,6 milioni del 2013 - va ad aggiungersi alle perdite per 64 milioni riportate a nuovo dagli esercizi precedenti per un totale di 227,6 milioni di franchi. Ad Utia fanno capo il 39,90% di Riva Forni Elettrici e il 39,90% di Riva Fire, l'ex-controllante dell'Ilva, ora in liquidazione e su cui pende un'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Milano.

 

Nel bilancio 2014 di Utia, depositato alla fine della scorsa settimana e consultato da Radiocor Plus, la quota in Riva Forni Elettrici e' contabilizzata per 39,5 milioni di franchi, a fronte di un capitale per 395,6 milioni e di un utile di esercizio pari a 114 milioni. Il valore della partecipazione i n Riva F ire e' invece portato a 1 franco dai 158 milioni del 2013, a fronte di un capitale negativo per 429 milioni e di una perdita di 1,15 miliardi. Gli asset di Utia scendono cosi' a 109 milioni da 273 milioni circa.

 

ILVA ILVA

La documentazione riferisce tra l'altro che Utia e Riva Fire hanno siglato il 29 gennaio 2015 una 'Convenzione di postposizione e subordinazione dei crediti', perche' 'in effetti Riva Fire, a cui Utia ha accordato un prestito di 19,2 milioni, e' in corso di liquidazione'. Utia e' controllata dall'olandese Monomarch che a sua volta fa capo alla Luxpack di Curacao, nelle Antille Olandesi.

 

Riva Fire controllava l'87% dell'Ilva per il 61,6% direttamente e per il 23,58% tramite un'altra holding lussemburghese, la Siderlux, che nel 2014 ha accusato perdite per 232 milioni. Lo scorso 4 marzo i Pm di Milano, Stefano Cibardi e Mario Clerici, titolari dell'inchiesta milanese sulla gestione dell'Ilva, hanno chiesto il fallimento di Riva Fire, in quanto la Fire, una volta perso l'asset Ilva, resta una scatola vuota con debiti.