MONTE DEGLI SCAZZI DI SIENA! - ABBIAMO UNA BANCA O UNA SEZIONE DI PARTITO? - IL PIANO INDUSTRIALE DI ARROGANCE PROFUMO FA LITIGARE IL PD DI MANTOVA CON I COMPAGNI DI SIENA: “ODIOSI!” - LA PIETRA DELLO SCANDALO: IL PD SIENA VUOLE LICENZIAMENTI SOLO NELLE “SEDI DECENTRATE” (TRA CUI LA EX BAM DI MANTOVA), PER SALVARE I VOTI DEI SENESI - UN APPELLO CHIEDE ALLA FONDAZIONE MPS DI RINVIARE L’ASSEMBLEA CHE DARÀ PIENI POTERI A PROFUMO…

1- MPS, ALLO SCONTRO I PD DI MANTOVA E SIENA
Dalla "Gazzetta di Mantova"


«Siena vuole scaricare 300 dipendenti mantovani. Attenzione, però: se Mantova, che pesa per l'8% sul conto economico della banca, pur con solo 100 sportelli su 3mila, dovesse scaricare Mps, qualcuno a Rocca Salimbeni (quartier generale della banca senese ndr) potrebbe fare qualche salto».

Il riferimento alle possibili ripercussioni dell'esternalizzazione dei servizi delle sedi periferiche del Montepaschi non esce dalla bocca dell'ultimo arrivato: a parlare è il deputato Pd Ezio Zani, che fino al mese scorso, prima di approdare a Montecitorio, era consigliere di amministrazione di una società del gruppo senese, Antonveneta. Zani parlava nella sede del Pd di Mantova davanti a circa un centinaio di dipendenti Mps potenzialmente interessati dall'operazione.

Proprio quelli che avevano lanciato un appello alle forze politiche locali per sostenere la loro battaglia. Un appello al quale ha risposto il Pd, che ha organizzato l'incontro di ieri (stamattina alle 10.30, in San Barnaba, tocca a Gianni Fava della Lega Nord). Non c'era solo Zani: con lui anche il collega deputato Marco Carra, il segretario cittadino Andrea Murari, il capogruppo in consiglio comunale Giovanni Buvoli e il capogruppo a palazzo di Bagno Francesco Negrini.

Probabilmente, in via Andrea da Schivenoglia non si era mai vista tanta gente. E la situazione, per i Democratici, è piuttosto complessa, perché è palese l'influenza che il Pd di Siena ha sul controllo della banca. Non solo: il Pd senese, in un comunicato che chiede la riapertura del tavolo di trattativa, ha pubblicato una nota che, pari pari, recita: «Si dovrà operare per mantenere la Fondazione come primo azionista della banca... garantendo la sua senesità.

La riduzione dei costi e la riorganizzazione del consorzio operativo di gruppo dovranno intervenire sulle sedi decentrate, tutelando prima di tutto l'originario insediamento storico dell'azienda e l'indotto, in modo da avere il minor impatto sociale possibile sulla città». Un comunicato che ha fatto imbufalire il Pd mantovano, che ha risposto con una nota firmata dalla federazione e che, per bocca di Carra, intende aprire un confronto, che rischia di diventare aspro, con i "cugini" toscani: «La posizione del Pd senese è anche frutto di faide interne - attacca Carra - e la rispediamo al mittente. E' una posizione odiosa, perché mette i lavoratori uno contro l'altro, mentre il nostro partito dovrebbe difendere il lavoro a prescindere, senza distinzioni geografiche. Certo, noi siamo pesci piccoli, deputati di campagna. Ma non ci fermeremo».

Così è stata stilata una prima agenda: il Pd mantovano cercherà di contattare immediatamente Siena, cercando anche interventi di personaggi di vertice come Rosy Bindi (senese). Martedì, inoltre, verrà depositata un'interrogazione alla Camera e i deputati interverranno in aula (senza risposta) nello spazio a loro riservato. Si cercherà, poi, di fare intervenire il governo. Martedì, intanto, il cda di Mps dovrebbe varare una modifica statutaria che darà pieni poteri al presidente Profumo e all'ad Viola. Proprio ciò che i dipendenti temono.

2- MPS: DECINE DI ADESIONI ALL'APPELLO PER RINVIO ASSEMBLEA
(Adnkronos) -
In poche ore, nel fine settimana, sono state gia' diverse decine le adesioni arrivate all'appello alla Fondazione Mps affinche' spieghi la sua posizione sui temi all'ordine del giorno dell'assemblea del 9 ottobre prima dell'assemblea stessa e chieda l'aggiornamento della seduta creando anche le condizioni per il rinvio.

L'iniziativa, nata da esponenti delle associazioni e istituzioni senesi di diversi orientamenti politici e culturali, ha raccolto l'adesione di dipendenti della Banca, esponenti del mondo delle professioni, privati cittadini. "Dopo il pronunciamento dell'Eba sui conti tornati sostenibili della Banca con l'aiuto dei Monti-bond - spiegano i promotori Luca Bianchi, Riccardo Burresi, Sergio Burrini, Maria Alberta Cambi, Alessandro Pinciani, Raffaella Senesi - la mozione unitaria della Provincia di Siena sulla salvaguardia del ruolo della Fondazione e la rottura delle trattative tra Banca e sindacati, e' bene fermarsi a riflettere, aprire una nuova fase di confronto, affinche' la Fondazione tenga fede in maniera decisa alla sua missione: salvaguardare la centenaria senesita' della Banca.

Indirizzo essenziale per Siena che serve a far chiarezza delle posizioni espresse dalle forze politiche del territorio". All'ordine del giorno dell'assemblea dei soci di Banca Mps c'e' la delega per l'aumento di capitale fino a un miliardo e le modifiche allo statuto per aumentare i poteri del Cda e del Presidente Alessandro Profumo.

 

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