morelli

MONTE DEI PACCHI! LO STATO DOVRÀ TAGLIARE LO STIPENDIO DI MORELLI IL COMPENSO DELL'AD DI MPS PASSERÀ DA 1,4 MILIONI A 450 MILA EURO - LO PREVEDE LA DISCIPLINA EUROPEA DEGLI AIUTI DI STATO , CHE IMPONE UN TETTO PRECISO AI COMPENSI DEI MANAGER DEGLI ISTITUTI CHE RICEVONO FONDI PUBBLICI

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

MARCO MORELLIMARCO MORELLI

Gianluca Paolucci per la Stampa

 

Un milione di euro. È il costo dell' intervento dello Stato per le tasche di Marco Morelli, attuale amministratore delegato, nell' ipotesi che venga confermato, come sembra alla guida dell' istituto anche dopo l' ingresso dello Stato.

 

Lo prevede la disciplina europea degli aiuti di Stato , che impone un tetto preciso ai compensi dei manager degli istituti che ricevono fondi pubblici. Il riferimento è nella «Comunicazione della Commissione relativa all' applicazione, dal 1 agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria». È la stessa che disciplina il «burden sharing».

 

Al punto 38, spiega che «La retribuzione complessiva dei singoli non può essere superiore a 15 volte il salario medio nazionale nello Stato membro in cui è stata costituita la banca beneficiaria oppure 10 volte il salario medio dei dipendenti della banca beneficiaria».

MPSMPS

 

Nel 2015, ultimo bilancio disponibile, il salario medio dei dipendenti di Mps è stato di 45.433 euro. Mentre il compenso di Morelli è di 1,4 milioni di euro, più 300 mila euro di «buona entrata». Dieci volte il salario medio fa 454 mila euro, ovvero un milione in meno rispetto al compenso attuale.

 

Un «taglio» era toccato anche al precedente amministratore delegato, Fabrizio Viola, rimasto in essere fino al rimborso completo dei Monti bond nell' estate del 2015.

Del tetto ai compensi se ne è parlato anche giovedì in Senato, quando il parlamentare pentastellato Daniele Pesco ha fatto una domanda su questo punto al ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan. La risposta è stata piuttosto evasiva, per quanto la normativa sia al contrario piuttosto chiara.

 

Nel corso dell' audizione, il ministro ha anche ribadito «piena fiducia nell' attuale management» che pure «ha manifestato la disponibilità a rimettere il proprio mandato».

Anche se, ha aggiunto Padoan, «al momento della effettiva entrata dello Stato nel capitale della banca si procederà alla nomina di un nuovo cda». L' ad Marco Morelli, in effetti, nella notte fra il 22 e il 23 dicembre, manifestò al ministero la disponibilità a dimettersi dall' incarico, ma Padoan gli confermò la fiducia.

MARCO MORELLIMARCO MORELLI

 

Quello del tetto ai compensi sarà solo uno dei temi sul tavolo del confronto tra banca, Ministero dell' Economia, Bce e Commissione Ue che partiranno la prossima settimana sul progetto di ristrutturazione di Montepaschi. Per la prossima settimana sono previsti altri due appuntamenti nell' agenda che porterà alla nazionalizzazione dell' istituto. Giovedì prossimo un cda dell' istituto dovrebbe varare la prima emissione di bond di Mps con la garanzia pubblica. Prima, Padoan dovrà firmare il decreto per il rilascio delle garanzie. Mentre mercoledì ci sarà l' audizione dei vertici di Mps in commissione finanze al Senato.