DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1 - RETROSCENA SUL NAUFRAGIO MPS-UNICREDIT – CON IL SUO “VAFFA” AL TESORO ANDREA ORCEL AVRA' SALVATO UNICREDIT MA SI È GIOCATO, DOPO MILANO, ANCHE LA BENEVOLENZA DEI PALAZZI ROMANI PER EVENTUALI ACQUISIZIONI, A PARTIRE DA BPM. NON È UN CASO CHE ORCEL ABBIA SPOSTATO ALL’ESTERO LE SUE BRAME: LA FRANCESE SOCIÉTÉ GENERALE E LA SPAGNOLA BBVA – L’IRA DI DRAGHI: IL DG DEL TESORO RIVERA DOVEVA ACCORGERSI PRIMA DEGLI OSTACOLI CHE HANNO FATTO SALTARE LA TRATTATIVA - PATETICO INCONTRO TRA RIVERA E CASTAGNA PER SPINGERE BPM A SCIROPPARSI GLI SCARTI DI MPS RIFIUTATI DA ORCEL - SI APRE LA VIA DEL TERZO POLO?
2 - MPS, IPOTESI DI 4 MILA ESUBERI
Fabrizio Massaro per il "Corriere della Sera"
Potrebbero ammontare a 4 mila, pari al 20% dell'attuale forza lavoro, il taglio di personale di Mps da avviare nel corso del 2022 per tenere in piedi l'istituto e rispettare le prossime richieste della Commissione europea, che deve autorizzare la proroga della partecipazione statale nell'istituto.
La cifra è emersa ieri dalla relazione del ceo Guido Bastianini alla Commissione d'inchiesta sulle banche presieduta da Carla Ruocco. Anche il costo di questi esuberi, «tutti volontari e da concordare con i sindacati», ha precisato il banchiere, è stato stimato in circa 950 milioni e dal 2026 porterebbe 315 milioni di risparmi. La quota minima di esuberi è quella di 2.500 del piano di gennaio, nei fatti non più attuale. Tanto che lo stesso ceo non si sbilancia sull'ammontare del capitale che servirà alla banca.
«La predisposizione del nuovo piano richiederà alcune settimane di lavoro, un confronto con la Dg Competition e presuppone la prospettiva di un'azienda che sia in grado di camminare sulle proprie gambe», ha precisato Bastianini.
Dato che la banca è in un regime di aiuti di Stato «dovremo rivedere il perimetro del gruppo, eliminare le parti che non sono profittevoli, andrà esaminata la struttura dei costi, in particolare del personale, forse l'unica componente che Mps non è riuscita a completare» degli accordi sul salvataggio pubblico del 2017 (oggi i dipendenti sono 21.300) «mentre sono state portati avanti gli impegni su sportelli e npl».
Secondo Ruocco occorrerà «ottenere dall'Ue una congrua proroga di almeno dodici mesi. L'Europa non avrà difficoltà ad assecondare la richiesta».
Ieri è stato ascoltato anche il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, sul fallimento della trattativa con il Tesoro per l'acquisizione di Mps. «Era ben noto ad entrambi le parti sin dall'inizio che l'operazione sarebbe stata possibile solo previo un ulteriore apporto significativo di capitale in Mps», ha spiegato.
«Ma dal confronto è emerso che il «capitale necessario era più significativo di quanto il Mef si aspettasse», e considerato «eccessivo». Unicredit chiedeva un aumento da 6,3 miliardi, avrebbe rivelato Orcel nella seduta secretata.
Il banchiere si è detto «personalmente dispiaciuto» ma «raggiungere un accordo a condizioni non coerenti con i presupposti concordati non sarebbe stato nell'interesse di Unicredit e dei suoi azionisti e, a mio avviso, anche della stabilità del sistema bancario nazionale».
3 - MPS SI PREPARA A 4 MILA ESUBERI ORCEL: COL TESORO TROPPE DISTANZE
Carlotta Scozzari per "la Stampa"
Le trattative tra Unicredit e il Tesoro su Mps sono saltate perché è emerso che le risorse che il ministero dell'Economia avrebbe dovuto iniettare per colmare la carenza di capitale sarebbero state «più significative» di quanto si aspettasse.
E tale esborso «è stato considerato eccessivo» dal Mef, socio di Siena al 64%. È questa la versione dei fatti fornita dall'ad di Unicredit, Andrea Orcel, davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche.
«Nonostante i margini di manovra ristretti, abbiamo proposto diverse alternative per ridurre il fabbisogno, ma si sono rivelate insufficienti a proseguire la trattativa» ha detto l'ad, che ha anche precisato di non avere «rappresentato Mps nell'acquisizione di Antonveneta» del 2007.
Orcel ha spiegato che Pier Carlo Padoan, presidente di Unicredit nonché ex ministro dell'Economia sotto cui nel 2017 Montepaschi passò al Tesoro per 5,4 miliardi, «si è astenuto da ogni decisione».
Mentre, pressato su quanto domandato per rilevare il "perimetro selezionato" di Mps (ipotizzati 13-15 miliardi tra aumento di capitale, crediti fiscali e copertura di esuberi e contenziosi), Orcel ha rifiutato di rispondere in seduta pubblica, preferendo la versione secretata. Sentito subito dopo, l'ad di Mps, Guido Bastianini, si è detto non ancora in grado di definire l'entità dell'aumento di capitale che servirà a Siena.
Bastianini ha rivelato che la banca non raggiungerà gli obiettivi concordati con l'Ue nel piano di ristrutturazione del 2017 sulla riduzione del personale, sceso di 4mila risorse nei 4 anni al posto di 5.200. Altre 4 mila uscite volontarie, inserite in un piano in fase di revisione, avrebbero un costo di 950 milioni. -
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