DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA…
LA CONTROVERSA BATTAGLIA SUL PACCHETTO RETRIBUTIVO DA MILLE MILIARDI DI DOLLARI DI ELON MUSK
Traduzione di un estratto dell’articolo di Faiz Siddiqui per il “Washington Post”
ELON MUSK OGGI E NEL 2020 DA JOE ROGAN
Tesla e i suoi azionisti hanno lanciato negli ultimi giorni un’inedita offensiva per ottenere l’approvazione di un pacchetto retributivo da 1.000 miliardi di dollari destinato al CEO Elon Musk, sostenendo che l’enorme compenso sia necessario per mantenerlo alla guida dell’azienda in un «momento di svolta cruciale» segnato dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Secondo una fonte anonima a conoscenza dell’incontro, i dirigenti di Tesla hanno rivolto un raro appello a BlackRock, uno dei principali investitori istituzionali del gruppo, per chiedere sostegno alla proposta. Martedì, Charles Schwab ha annunciato il proprio voto favorevole dopo che numerosi fan di Tesla avevano minacciato di ritirare i propri investimenti dalla banca.
E, sebbene l’azienda per anni abbia evitato di pubblicizzare le proprie auto, ha ora avviato una campagna mediatica su larga scala — post, video e un sito web dedicato — per invitare gli azionisti a votare “sì”.
Il piano, che sarà messo ai voti giovedì, prevede 12 tranche di assegnazione azionaria: la maggior parte richiede che Musk faccia crescere la valutazione di Tesla in incrementi da 500 miliardi di dollari e raggiunga obiettivi operativi, come la consegna della 20 milionesima vettura.
[…] La proposta ha incontrato una resistenza inusuale, in un’azienda dove i voti degli azionisti sono tradizionalmente solo una formalità.
Un gruppo crescente di oppositori […] sostiene che il pacchetto sia eccessivo o inopportuno, e che le avventure politiche e personali di Musk abbiano messo Tesla in pericolo. I profitti del gruppo sono diminuiti e l’azienda affronta difficoltà legate, in parte, all’ondata di reazioni negative per il coinvolgimento di Musk nell’amministrazione Trump. Uno studio della Yale University ha stimato che l’attività politica di Musk sia costata a Tesla oltre un milione di vendite.
I sostenitori, invece, affermano che Musk abbia creato valore senza precedenti per Tesla — oggi la casa automobilistica più capitalizzata al mondo — e che abbia un record di risultati considerati irraggiungibili.
In un’epoca di compensi manageriali in crescita esponenziale, il pacchetto proposto per Musk aprirebbe una nuova era nelle retribuzioni, portando l’uomo più ricco del pianeta a livelli di ricchezza mai visti.
L’offerta supera di gran lunga qualsiasi altro compenso nella storia — incluso il precedente pacchetto da 56 miliardi di dollari dello stesso Musk, ora al vaglio della Corte Suprema del Delaware dopo che un giudice della Corte di Cancelleria lo ha invalidato, giudicando il processo «ingiusto».
Anche in questo contesto, la proposta resta senza paragoni. Secondo Rohan Williamson, docente di finanza alla Georgetown University, la giustificazione addotta da Musk è «sostanzialmente unica per Tesla», anche se accordi simili potrebbero diventare più comuni tra le start-up guidate dai fondatori.
«Comunque la si guardi, è una cifra enorme», ha detto Williamson. «Ma l’accordo punta a sottolineare il ruolo centrale — quasi esclusivo — di Musk nella crescita dell’azienda e nel suo destino futuro».
«In sostanza, il suo messaggio è: “Io ho portato Tesla fin qui e senza di me fallirà”», ha riassunto il professore. «Sotto questo aspetto, Tesla è davvero unica».
[…]
Musk, tuttavia, ha rilanciato la sfida, dichiarando di sentirsi «a disagio nel far crescere Tesla come leader nell’intelligenza artificiale e nella robotica senza avere un controllo di voto intorno al 25%».
Ha minacciato di spostare la propria attenzione altrove — forse sulla sua nuova start-up di AI, xAI — se non otterrà ciò che chiede. (Giovedì, gli azionisti voteranno anche una proposta per autorizzare un investimento di Tesla in xAI).
Durante la call trimestrale di aprile, Musk ha sostenuto che la sua spinta non è dettata dall’avidità:
«Non è che spenderò quei soldi», ha dichiarato, spiegando i suoi ambiziosi piani per trasformare Tesla in un colosso dell’intelligenza artificiale e della robotica. «Non mi sento a mio agio nel costruire un esercito di robot se non ho almeno una forte influenza su di esso».
esplosione razzo sn10 di elon musk 1
Un gruppo di rappresentanti degli azionisti — tra cui funzionari di vari Stati e il revisore dei conti di New York City, Brad Lander — ha criticato il consiglio di amministrazione per aver tollerato per anni la distrazione di Musk.
[...] Il piano non garantirebbe automaticamente a Musk lo status di trilionario, poiché dipende dal raggiungimento di obiettivi di performance che porterebbero la valutazione di Tesla a 8.500 miliardi di dollari.
In generale, per ogni aumento di 500 miliardi di dollari nella capitalizzazione, e al conseguimento di determinati traguardi operativi, Musk riceverebbe un ulteriore 1% di azioni Tesla, accrescendo una quota già superiore al 15%, pari a oltre 200 miliardi di dollari.
ELON MUSK DA JOE ROGAN - NOVEMBRE 2025
Tuttavia, poiché il consiglio mantiene la possibilità di assegnare le tranche a propria discrezione, alcuni osservatori hanno espresso preoccupazione.
«Pur presentandosi come legato a obiettivi molto ambiziosi, in realtà consente al consiglio di assegnargli le azioni anche se non li raggiunge», ha dichiarato Nell Minow, esperta di corporate governance e presidente di ValueEdge Advisors, nonché investitrice Tesla. «È una proposta del tipo: “se vinco, vinco io; se perdo, perdi tu”».
Nonostante le controversie, gli analisti finanziari ritengono che la misura passerà, vista l’ampia base di sostegno a Musk. La sua approvazione, ha scritto Dan Ives di Wedbush Securities, «invierebbe un messaggio forte e chiaro a Elon come “CEO in tempo di guerra” in questo momento cruciale della storia di Tesla, mentre la rivoluzione dell’IA è già qui».
Il nuovo pacchetto, insomma, è gigantesco nelle dimensioni, ma secondo il consiglio di amministrazione di Tesla è essenziale per mantenere l’uomo più ricco del mondo al comando.
«Volete mantenere Elon come CEO di Tesla e motivarlo a portare l’azienda a diventare il principale fornitore di soluzioni autonome e la società più preziosa del pianeta?» ha scritto la presidente del consiglio Robyn Denholm in una lettera agli azionisti. «Se non riusciremo a creare un contesto che lo motivi attraverso un piano equo di retribuzione legata alla performance, corriamo il rischio che rinunci al suo ruolo esecutivo».
TESLA È OSSESSIONATA DAL PACCHETTO RETRIBUTIVO DI MUSK. MUSK È OSSESSIONATO DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE.
Sintesi dell'articolo di Alexander Saeedy, Berber Jin, Emily Glazer e Becky Peterson per il "WAll Street Journal"
Dopo le dimissioni dal Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE) dell’amministrazione Trump, nel maggio scorso, Elon Musk è tornato alla guida dei suoi imperi privati — ma non a Tesla, dove gli investitori speravano lo vedessero concentrato sul calo delle vendite. L’estate 2025 l’ha trascorsa invece chiuso nei laboratori di xAI, la sua nuova start-up di intelligenza artificiale, impegnato a colmare il divario con OpenAI di Sam Altman.
proteste davanti ai concessionari tesla 7
Secondo ex dirigenti e collaboratori citati dal Wall Street Journal, Musk passava notti intere a progettare Grok, l’intelligenza artificiale di xAI, e a supervisionare un chatbot animato dal tono provocante, Ani, per il quale i dipendenti erano invitati a fornire dati biometrici utili ad addestrare avatar realistici. Tra una sessione di brainstorming e l’altra, Musk si rilassava giocando a Diablo o trascorrendo del tempo con i figli nel quartier generale di Palo Alto, di fronte agli uffici di ingegneria di Tesla.
Con il passare dei mesi, il miliardario ha trasferito riunioni e personale di Tesla all’interno di xAI, segno di una commistione crescente tra le sue aziende. Per Tesla, intanto, i conti peggioravano: le vendite di veicoli nel secondo trimestre sono crollate del 13,5%, il secondo calo consecutivo.
Musk giustifica la sua attenzione sull’AI come parte integrante del futuro di Tesla, sostenendo che l’esperienza maturata con xAI e Grok servirà a potenziare i progetti di robot umanoidi Optimus e guida autonoma. In un’intervista la presidente del cda, Robyn Denholm, ha ammesso che «non si può costringere Musk a lavorare full time per Tesla», ma ha assicurato che il suo interesse per l’intelligenza artificiale «porterà benefici diretti all’azienda».
Per rassicurare i mercati, il consiglio di amministrazione ha proposto un nuovo maxi-pacchetto retributivo, da 1.000 miliardi di dollari, che aumenterebbe la partecipazione di Musk dal 15% al 25% se riuscirà a raggiungere traguardi ambiziosi: tra questi, la vendita di un milione di robot e una capitalizzazione di 8.500 miliardi, contro gli attuali 1.500.
[…] Nel frattempo, il lavoro in xAI ha assunto tratti controversi. I dipendenti incaricati di addestrare Grok sono stati obbligati a firmare un consenso che concede all’azienda una licenza perpetua sull’uso dei loro volti e voci — dati utilizzati per progetti segreti come Project Skippy e per sviluppare avatar 3D come Ani e Bad Rudi, chatbot capaci di dialoghi dal tono erotico che hanno rapidamente moltiplicato gli utenti. L’azienda, però, è finita nell’imbarazzo quando Grok ha iniziato a generare contenuti antisemiti e violenti, episodio che ha costretto Musk a sospenderlo temporaneamente.
LE TASSE PAGATE DA TESLA NEL 2022-23-24
Nello stesso periodo, Musk ha avviato la costruzione di un mega-data center a Memphis, ha ottenuto un investimento di 2 miliardi da SpaceX per xAI e ha rilanciato l’idea di un contributo diretto di Tesla al progetto. Il consiglio, però, non ha espresso raccomandazioni ufficiali.
ELON MUSK IL GIORNO DELLA QUOTAZIONE DI TESLA - 29 GIUGNO 2010
Pur di rassicurare gli azionisti, Musk ha pubblicato su X il suo calendario maratona: notti in bianco con il team di Optimus, voli per Austin e Memphis, weekend di lavoro sui nuovi chip Tesla. «Daddy is very much home», ha scritto — “papà è decisamente a casa”.
In un podcast, Musk ha ribadito che vuole mantenere «un controllo di voto intorno al 25%» perché «non costruirò un esercito di robot se posso essere estromesso». Il consiglio di Tesla, dal canto suo, ritiene che l’azienda non possa permettersi di perderlo, e considera il mega-bonus l’unico modo per tenerlo legato alla casa madre.
elon musk con il figlio e donald trump nello studio ovale
Come scrive il Wall Street Journal, Musk appare oggi più che mai diviso tra Tesla e xAI, tra l’impero dell’auto elettrica e l’ambizione di dominare l’intelligenza artificiale — un equilibrio precario che vale mille miliardi di dollari.
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