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BEFFATI E MAZZIATI! – NEL 2024 IL PREZZO ALL'INGROSSO DELL'ELETTRICITÀ È CALATO, EPPURE LE FAMIGLIE ITALIANE HANNO CONTINUANO A PAGARE PIÙ DI QUELLE EUROPEE. COME MAI? LA COLPA È DI TASSE, IMPOSTE E ONERI, IL CUI INCREMENTO DEL 28% HA ANNULLATO LE RIDUZIONI REGISTRATE DALLA COMPONENTE ENERGIA E DAI COSTI DI RETE – ANCHE PER IL GAS IL PREZZO PER I CONSUMATORI È DEL 5% PIÙ ALTO DELLA MEDIA EUROPEA – E ORA C'È IL RISCHIO CHE NUOVI ONERI VENGANO SCARICATI IN BOLLETTA PERCHÉ...

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Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

BOLLETTE LUCE

Il prezzo all'ingrosso dell'elettricità nel corso del 2024 è calato, ma le famiglie italiane hanno continuano a pagare più di quelle europee. Sulle bollette, segnala, infatti la relazione annuale dell'Autorità per l'energia e le reti, continuano infatti a pesare oneri di vario tipo e tasse che di fatto neutralizzano i risparmi possibili.

 

Lo stesso vale per il gas, il cui prezzo per le famiglie resta di 5 punti più alto della media europea. La nuova analisi dei costi dell'energia, ormai da anni la vera croce sia per le famiglie italiane che per le imprese, ha insomma il sapore della beffa, tanto più che ora si profila il rischio altri oneri finiscano a pesare sulla bolletta della luce.

 

prezzi dell energia elettrica in italia e in europa

«Il tema del costo dell'energia rappresenta una costante di quasi tutte le relazioni annuali di questa Autorità. Ancora oggi il nostro mix dipende significativamente da materia prima di importazione costosa e spesso esposta a imprevedibili sollecitazioni esogene che ne minano la sicurezza di fornitura» ha sottolineato ieri il presidente di Arera nel suo intervento alla Camera tratteggiando ancora una volta uno scenario di estrema incertezza ed annunciando poi che a partire dal 1 luglio le bollette di luce e gas cambieranno volto per diventare «più trasparenti, dettagliate e comprensibili». [...]

 

[...] significativi divari in Europa: in 10 paesi i prezzi sono aumentati (tra questi Francia +19% e Portogallo +15%), in 17 sono diminuiti (Italia -8%, Lussemburgo -33%); di conseguenza sono stati adottati, rimodulati o sospesi interventi pubblici per il contenimento dei costi dell'energia.

 

video di giorgia meloni sul decreto bollette

In Italia, le misure straordinarie 2022-2023 sono andate esaurendosi col ripristino delle aliquote Iva ordinarie sul gas e con il progressivo ritorno alle condizioni ordinarie dei bonus sociali, sia in termini di platea dei beneficiari sia di contributi integrativi.

 

A fronte di un prezzo medio ponderato nell'Area euro sostanzialmente invariato (+0,2% a quota 31,04 centesimi di euro per kWh), l'Italia è tra i paesi che hanno sperimentato il calo maggiore dei prezzi lordi dell'energia per i clienti domestici tanto che il differenziale rispetto alla media europea è sceso dal 24,7 al 15%.

 

BOLLETTE GAS

Nel confronto coi principali paesi i prezzi più alti si confermano quelli pagati dalle famiglie tedesche (41,13 centesimi per kWh), seguite da quelle italiane (35,7), francesi (28,03) e spagnole (26,26).

 

I prezzi finali pagati dalle nostre famiglie, sottolinea il rapporto annuale di Arera, continuano a essere penalizzati dalle componenti di oneri, imposte e tasse il cui incremento del 28% ha annullato le riduzioni registrate dalla componente energia e dai costi di rete.

 

Nel confronto internazionale, la componente fiscale italiana è la più elevata: +18% rispetto alla media dell'Area euro, +36% sulla Spagna e +51% sulla Francia.

 

BOLLETTA IN FIAMME

Per quanto riguarda il gas nel confronto coi principali paesi dell'Eurozona il prezzo medio (comprensivo di imposte e oneri) per i consumatori domestici in Italia ha registrato nel 2024 un aumento significativo (+15,1%) raggiungendo i 13,1 centesimi per kWh.

 

In questo caso l'aumento «è sostanzialmente riconducibile a due fattori: la crescita dei costi di rete e, soprattutto, quella della componente fiscale (passata da 0 a 3,2 centesimi per kWh)». Anche sul gas, infatti, nel 2024, si sono esauriti gli effetti degli interventi governativi che avevano portato a ridurre l'Iva al 5% e ad azzerare gli oneri di sistema.

 

Ma non è tutto perché, come ha avvisato ieri Besseghini, ora che c'è il rischio che nuovi oneri vengano scaricati in bolletta. L'ultima legge di Bilancio prevede infatti che i concessionari del servizio di distribuzione dell'energia elettrica versino al governo nuovi oneri legati alla rimodulazione della durata della concessione e che questi vengano poi trasferiti in bolletta con ulteriore aggravio per i consumatori». Cosa che, secondo Besseghini, sarebbe «opportuno minimizzare, se non annullare».

caro energia