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STREAMING DI TRAVERSO - IL MERCATO DELLE TV ONLINE INIZIA A ESSERE MOLTO AFFOLLATO E NETFLIX, CHE SI È INVENTATA IL GIOCHINO, PERDE IL 6% IN BORSA. IL TRIMESTRE SI È CHIUSO CON MENO NUOVI ABBONATI DELLE ATTESE (2,2 MILIONI IN PIÙ) E CON UN UTILE DI 790 MILIONI. SE È CRISI QUESTA: IL GIRO D’AFFARI È RIMBALZATO DEL 23% A 6,44 MILIARDI. LA VERA QUESTIONE È CHE LA CONCORRENZA AUMENTA…
Francesco Semprini per “la Stampa”
Precoci segnali di maturità. Quattro parole per descrivere lo stato di salute di un comparto, quello dello streaming tv, che mostra i primi segnali di affollamento. Una tendenza di cui paga le spese Netflix, un benchmark di settore nonché uno dei pionieri della web tv moderna.
Il colosso di Scotts Valley, California, appendice naturale dalla più nota Silicon Valley, ha infatti chiuso il terzo trimestre con 2,2 milioni di nuovi abbonamenti. Il punto è che a Wall Street contano le attese e se queste, come nel caso di Netflix, non vengono soddisfatte, scatta il segnale di allerta. Soprattutto se a deludere è anche l' utile che, pur salendo a 790 milioni di dollari, risulta inferiore alle stime.
Ben inteso, parlare di difficoltà sarebbe un errore, come conferma il rimbalzo del 23% del giro d' affari, a quota 6,44 miliardi. Il punto è che la concorrenza aumenta e la crescita degli abbonati di Netflix rallenta, come ha spiegato la stessa società in una nota agli azionisti. Concorrenza che porta i nomi di Amazon Prime, Google Play, Hulu, Vudu e Disney+. C' è poi il fattore lockdown, che ha contribuito al riempimento di sacche del mercato streaming. Precoci segnali di maturità quindi, tempestivamente captati da Wall Street dove ieri Netflix ha perso oltre il 6%.
E dove ci si domanda "what next?", ovvero su cosa punteranno le tv di internet? Una prima risposta potrebbe arrivare da Snap (a cui fa capo Snapchat) che ieri sul Nyse ha guadagnato più del 30% grazie ad un aumento degli utenti giornalieri, saliti da luglio a settembre di 11 milioni di unità a 249 milioni. Forte anche dell' impegno dell' amministratore delegato, Evan Spiegel, di investire nel lungo termine sulla realtà aumentata. E così a Wall Street è scattato il "fantastreaming".
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reed hastings 1
netflix pandemia globale
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scena di baby al luna park 1
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