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ORO NERO, NOZZE D’ORO – SHELL È IN TRATTATIVA PER COMPRARE LA RIVALE BRITISH PETROLEUM. UN AFFARE DA 80 MILIARDI DI DOLLARI – SAREBBE LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE NEL SETTORE PETROLIFERO DA OLTRE VENT'ANNI, NEL PIENO DELLE INCERTEZZE CAUSATE DALLA GUERRA DEI DAZI DI TRUMP E DAL MEDIO ORIENTE IN FIAMME – LA FUSIONE DAREBBE VITA A UN COLOSSO IN GRADO DI COMPETERE CON LE AMERICANE EXXON E CHEVRON – GLI INGLESI TENGONO LE CARTE COPERTE: “SOLO RUMORS” – IL RUOLO DEL FONDO ELLIOTT, CHE DETIENE IL 5% DI BRITISH PETROLEUM E VUOLE UN CAMBIO DI STRATEGIA…

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Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”

 

British Petroleum e shell

Shell sta conducendo trattative preliminari per acquisire la rivale British Petroleum in quella che potrebbe diventare la più grande operazione nel settore petrolifero da oltre vent'anni. Un affare da 80 miliardi di dollari.

 

Dopo quello bancario, c'è il risiko dell'energia pronto a tenere banco. Come riportato dal Wall Street Journal, lo riferiscono fonti vicine al dossier, secondo cui i colloqui tra le due compagnie energetiche britanniche sono attivi, sebbene in fase iniziale e ancora lontani da una conclusione certa. Secca la smentita di Shell, che a Bloomberg parla di «speculazioni giornalistiche».

 

petrolio - greggio

Eppure, le voci sono nell'aria da tempo. L'operazione, qualora andasse in porto, darebbe vita a un colosso energetico in grado di competere più direttamente con Exxon Mobil e Chevron, i due giganti statunitensi che dominano la produzione globale di petrolio e gas.

 

Sarebbe anche la più importante fusione tra "supermajor" dal 1999, quando Exxon acquistò Mobil per 83 miliardi di dollari, e la più grande acquisizione societaria del 2025 finora, in un mercato segnato dall'incertezza causata dalle tensioni commerciali riaccese dall'amministrazione Trump e da instabilità geopolitiche diffuse.

 

petrolio - stati uniti

Un gigante del petrolio per puntare su scala globale contro le tensioni geopolitiche e incrementare l'autonomia strategica statunitense. Questo sarebbe il senso dell'operazione portata avanti da Shell.

 

BP, attualmente valutata attorno agli 80 miliardi di dollari, potrebbe essere oggetto di un'offerta con un premio significativo. Considerando le valutazioni attuali, l'operazione supererebbe il valore della fusione che diede vita a Exxon Mobil, segnando un nuovo spartiacque per il settore.

 

paul singer fondo elliott

Shell, che ha una capitalizzazione di mercato superiore ai 200 miliardi di dollari, si presenta alle trattative da una posizione di forza. Negli ultimi anni, le sue azioni hanno avuto performance migliori rispetto a quelle di BP.

 

L'interesse di Shell giunge mentre la società britannica è sotto pressione da parte dell'investitore attivista Elliott Investment Management, che detiene oltre il 5% del capitale. Elliott ha chiesto un cambio di rotta a partire da febbraio, alimentando le speculazioni su una possibile acquisizione ostile o concordata.

 

[…]

 

DONALD TRUMP - PETROLIO

«Come abbiamo detto più volte, siamo concentrati sul creare valore attraverso performance, disciplina e semplificazione», ha dichiarato un portavoce di Shell al Wall Street Journal nell'articolo originario. BP, invece, ha scelto di non commentare.

 

Secondo gli analisti, un'eventuale integrazione tra Shell e BP sarebbe complessa, richiedendo anni per essere completata. Le difficoltà principali riguarderebbero le sovrapposizioni operative, i potenziali conflitti culturali e le inevitabili cessioni di asset per evitare ostacoli regolatori.

 

Quello che è certo è che voci su un possibile interesse di Shell per BP erano già circolate a inizio maggio, quando proprio Bloomberg segnalò che il gruppo stava valutando l'opzione. L'operazione si inserirebbe in una più ampia ondata di consolidamento nel settore energetico. […]

SHELL shell e British Petroleum