DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Matteo Indice per "La Stampa"
L' ex amministratore delegato di Banca Carige, Paolo Fiorentino, è indagato dalla Procura di Milano per aggiotaggio. E' la svolta più rilevante dall' estate 2018 quando quando andò in scena il braccio di ferro fra l' amministratore delegato e Vittorio Malacalza, allora principale azionista.
Tanto che nel fascicolo milanese sono confluite pure le accuse formalizzate ai magistrati genovesi, al tempo, da parte del medesimo Malacalza nei confronti sempre di Fiorentino, indirettamente del finanziere Raffaele Mincione (che non risulta iscritto al registro degli indagati) e dei commissari subentrati in seguito.
A Milano il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e il sostituto Paolo Filippini si concentrano sulla mancata comunicazione, nel bilancio del primo semestre 2018, di svalutazioni sui crediti deteriorati per centinaia di milioni e l' indagine potrebbe coinvolgere pure l' ex responsabile delle scritture contabili.
L' obiettivo è capire se c' è stata alterazione del mercato, e conseguente sopravvalutazione del titolo, a seguito della sottostima degli Npl (non performing loan). In seguito all' ispezione Bce chiusa nell' agosto 2018, erano state recepite rettifiche sui crediti deteriorati per oltre 219 milioni ed era stato deliberato un aumento di capitale da 400: per la prima volta era intervenuto il Fondo interbancario per la tutela dei depositi, sottoscrivendo un bond subordinato da 320 milioni.
Fallito un successivo aumento di capitale, Carige era stata commissariata dalla Bce il 2 gennaio 2019. La ricapitalizzazione-chiave, lievitata a 700 milioni, era stata approvata il 22 settembre 2019, con il sostegno del Fitd e l' intervento di Cassa centrale banca. Con la nomina a fine gennaio 2020 del nuovo cda, espressione del Fitd e di Ccb, Carige era uscita dal commissariamento voltando pagina.
L' istituto è stato guidato da Fiorentino fino a settembre 2018. All' epoca i Malacalza si contendevano il controllo con il finanziere romano Raffaele Mincione: il secondo puntava all' aggregazione e appoggiava Fiorentino, Malacalza non voleva né l' una né l' altro e insisteva sulla necessità di mantenere la Cassa aderente al territorio. Su questa battaglia si erano concentrati gli accertamenti condotti a Genova.
I pm del capoluogo ligure, che avevano iscritto Fiorentino per abuso di mercato, hanno segnalato ai colleghi milanesi di «valutare» le posizioni di Mincione e dello stesso Malacalza. Quest' ultimo aveva denunciato manovre ai suoi danni - accusando in particolare Fiorentino di voler inserire nel management l' avvocato Luca Lanzalone, coinvolto a Roma nelle indagini sul nuovo stadio - ma era stato pure autore d' un destabilizzante comunicato stampa precedente i passi giudiziari.
Fiorentino ribadisce di aver «agito sempre in massima trasparenza». «Sono vicende vecchie - prosegue - e resto serenamente a disposizione della magistratura». No comment dai Malacalza, da Mincione e dal nuovo management di Carige.
PAOLO FIORENTINO RAFFAELE MINCIONEvittorio malacalza vittorio malacalza
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