IO PARLO DA SOLA - TELECOM CONGELA LA TRATTATIVA CON METROWEB (BANDA LARGA IN ITALIA) E LE IPOTESI DI FUSIONE CON OI (CELLULARI IN BRASILE) - PATUANO: “IL BRASILE È STRATEGICO. CI SEDIAMO AL TAVOLO SOLO SE CI OFFRONO MOLTO”

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  1. TELECOM: PATUANO, BRASILE STRATEGICO MA APERTI A VENDITA SE OFFRONO TANTO

MARCO PATUANOMARCO PATUANO

Radiocor - Il Brasile e' strategico, ma Telecom Italia potrebbe valutare la cessione degli asset nel caso di un'offerta generosa e superiore al valore attribuito dal mercato. 'Se arriva qualcuno che ritiene che Tim Brasil possa avere piu' valore di quanto noi attribuiamo a una partecipazione strategica ed e' disposto a mettere sul tavolo un valore che non e' quello di borsa - ha dichiarato l'ad Marco Patuano in conferenza stampa - ci siederemo al tavolo'.

 

Il manager, comunque, ha sottolineato che per Telecom negli anni '90 entrare in Brasile 'strategicamente e' stata un'intuizione formidabile'. Patuano ha ribadito che 'stiamo guardando al Brasile come una grande opportunita' dove ci piace stare e pensiamo che sia un mercato che abbia grandi possibilita''.

franco bassaninifranco bassanini

 

  1. TELECOM: PATUANO, SULLA MIA SCRIVANIA NON C'E' POSTO PER OI

Radiocor - 'La mia scrivania e' coperta di tutta la documentazione che dobbiamo preparare. Non c'e' altro posto e per Oi lo spazio non c'e' proprio'. Cosi' l'amministratore delegato di Telecom Italia ha risposto a un analista che chiedeva le mosse del gruppo di tlc su Oi.

 

  1. TELECOM, SU METROWEB NESSUNA EVOLUZIONE

 (Reuters) - Su Metroweb al momento non ci sono le condizioni per un accordo, ma la situazione è in evoluzione.

 

"Abbiamo presentato una strategia di investimenti organici, se poi si presentano opportunità di creare sinergie e avanzare in una rete broadband ben vengano, ad oggi queste condizioni non ci sono", ha detto Recchi rispondendo a una domanda su Metroweb. "Sono situazioni in evoluzione, ma ad oggi non c'è evoluzione rispetto a quello che pensate".

OI BRASILE OI BRASILE

 

  1. TELECOM: PIANO INDUSTRIALE 2015-2017, INVESTIMENTI PER 14,5 MLD

Radiocor - Il piano strategico 2015-2017 di Telecom Italia prevede una forte accelerazione nel programma degli investimenti innovativi in Italia e Brasile. In particolare nel triennio gli investimenti in Italia saranno pari a circa 10 miliardi di euro, di cui 5 dedicati esclusivamente alla componente innovativa (Ngn, Lte, Cloud Computing, Data Center, Sparkle e Trasformazione). Alla fine del periodo Telecom raggiungera' il 75% della popolazione con fibra ottica e oltre il 95% della popolazione con rete mobile 4G, posizionandosi quale leader dello sviluppo infrastrutturale. In Brasile gli investimenti saranno di 14 miliardi di reaiss, corrispondenti a oltre 4 miliardi di euro.

 

RECCHI RECCHI

 

  1. TELECOM, BATTUTA D’ARRESTO SU METROWEB

Fabio Savelli per il “Corriere della Sera

 

Telecom Italia archivia (per il momento) il dossier Metroweb. Il consiglio di amministrazione ha deciso ieri di non procedere con la firma della lettera di intenti preliminare all’ingresso nella società della rete controllata dal fondo F2i e partecipata da Fondo Strategico Italiano. Ieri alcune indiscrezioni avevano riferito di un incontro alla vigilia del consiglio tra l’amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano, e il presidente di Cdp, Franco Bassanini, per chiudere su Metroweb. In serata, tuttavia, la Cdp ha diffuso una nota per smentire l’incontro.

 

A quanto risulta, nell’ambito della trattativa sarebbero emerse diverse complessità, legate anche all’evoluzione dello scenario. Oggi il Consiglio dei ministri dovrebbe esaminare il piano pubblico di intervento sulla rete a banda larga. Telecom era disposta a mettere 400 milioni di euro cash sotto forma di aumento di capitale direttamente in Metroweb (diluendo così i soci attuali) oppure in una newco dal cui perimetro sarebbero uscite alcune attività di Metroweb. 
 

metroweb logo metroweb logo

Dunque Telecom sulla rete va avanti da sola. Il board riunito ieri per l’approvazione del preconsuntivo 2014 e del nuovo piano strategico, che verranno illustrati oggi dal presidente Giuseppe Recchi e da Patuano a Londra, avrebbe avallato la decisione di aumentare gli investimenti sulla fibra ottica in Italia e al contempo ha approvato la riorganizzazione che prevede la fusione per incorporazione della controllata Ti Media con relativo delisting dalla Borsa.

 

Appena cinque anni fa il titolo della media company era scambiato a 7,43 euro per azione (19 gennaio 2010) e in essa erano concentrate tutte le attività televisive del gruppo telefonico: dalle frequenze di La7 (assegnate nel 2013 al gruppo Cairo) alla quota di maggioranza di Mtv (ceduta all’americana Viacom).

 

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

Ora il titolo di Telecom Italia Media è poco liquido (mercoledì veniva scambiato a 1,05 euro per azione, in linea con la valorizzazione borsistica della casa madre che ne detiene il 77,7% delle quote) e annovera tra i suoi asset soltanto «Persidera», la joint-venture con il gruppo Espresso che ha consentito la creazione di cinque multiplex del digitale terrestre. L’operazione prevede per i soci di minoranza di Ti Media un concambio in titoli (con possibilità di recesso all’attuale prezzo di mercato) di 0,66 azioni ordinarie di Telecom Italia di nuova emissione per ogni azione ordinaria di Ti Media e 0,47 azioni di risparmio della casa madre per ogni titolo della stessa categoria della media company.

 

Le ragioni della fusione sono almeno due: la scarsa liquidità del titolo unito alla volontà di razionalizzare la struttura societaria del gruppo, e l’intenzione di dare più valore a Persidera, dopo lo stop alla sua cessione a metà gennaio per offerte ritenute non soddisfacenti. Sul fronte societario da registrare il commento di Tarak Ben Ammar, consigliere di amministrazione di Telecom Italia in procinto, sembra, di entrare nel board del colosso Vivendi. Circa l’interesse di fondi di private equity esteri al dossier di quella che è ormai a tutti gli effetti una public company Ben Ammar ha replicato definendola una fantasiosa ricostruzione: «E’ Disneyland». 

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