1. A UN PASSO DAL VOTO IL PRESIDENTE DI FINMECCANICA GIUSEPPE ORSI È STATO ARRESTATO NELLA NOTTE DAI CARABINIERI SU MANDATO DELLA PROCURA DI BUSTO ARSIZIO PER CORRUZIONE INTERNAZIONALE, PECULATO E CONCUSSIONE PER UNA PRESUNTA "TANGENTE DI 51 MILIONI" CHE SAREBBE STATA PAGATA PER LA VENDITA DI 12 ELICOTTERI IN INDIA 2. UN ARRESTO CHE PUO’ AVERE BRUTTE RIPERCUSSIONI SULLA LEGA DI BOBO MARONI, CHE SPONSORIZZO’ ORSI PER IL VERTICE SUPREMO DI FINMECCANICA IN COMBUTTA COL MONDO CATTOLICO CHE DALL'UDC DI CASINI ARRIVA FINO A COMUNIONE E FATTURAZIONE 3. AMICO DELL'EX PRESIDENTE DELLO IOR ETTORE GOTTI TEDESCHI E IN BUONI RAPPORTI ANCHE CON IL CARDINAL ANGELO BAGNASCO AL QUALE HA DOVUTO CHIEDERE PUBBLICAMENTE SCUSA DOPO CHE IN UNA CONVERSAZIONE INTERCETTATA AL RISTORANTE PROPRIO CON GOTTI DISSE CHE IL PRESIDENTE DELLA CEI ERA UN "COGLIONE"

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Il fattoquotidiano.it

Il presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi è stato arrestato dai carabinieri del Noe con l'accusa di corruzione internazionale nell'ambito dell'inchiesta su Finmeccanica condotta dal pm di Busto Arsizio Eugenio Fusco. L'accusa nei suoi confronti è di corruzione internazionale, peculato e concussione, per le presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicotteri Agusta Westland al governo indiano. Il gip di Busto Arsizio ha disposto anche gli arresti domiciliari per l'ad di Augusta Westland, Bruno Spagnolini, con le stesse accuse.

Con Orsi, sono stati arrestati anche due cittadini svizzeri, Guido Haschke e il suo socio Carlo Gerosa, che intermediarono nell'affare con Finmeccanica. Secondo l'accusa, per la vendita degli elicotteri fu pagata una tangente da 51 milioni di euro.

L'inchiesta che ha determinato l'arresto del presidente di Finmeccanica, vicino al leader leghista Roberto Maroni, è stata condotta a lungo dai pubblici ministeri di Napoli Piscitelli e Woodcock e poi trasmessa a Busto Arsizio per decisione della Corte di Cassazione, che ha stabilito la competenza territoriale dei magistrati lombardi.

Nella prima fase dell'inchiesta i pm napoletani hanno raccolto una gran quantità di documenti e numerosi indizi a carico di Orsi e di altri indagati. I magistrati della procura di Busto Arsizio, attraverso altre indagini, hanno completato il quadro accusatorio, chiedendo ed ottenendo le misure cautelari eseguite questa mattina.

2. ORSI, IL MANAGER CATTOLICO VICINO ALLA LEGA
di Roberto Mania per Repubblica.it

Giuseppe Orsi non è stato il manager della discontinuità. Avrebbe dovuto rompere gli intrecci pericolosi tra politica e affari, tra politicanti e affaristi, della lunga stagione di Pier Francesco Guarguaglini in Finmeccanica. In quegli intrecci, invece, è rimasto incagliato. D'altra parte al vertice del palazzone di Piazza Monte Grappa, Orsi, 68 anni a novembre, ci è arrivato proprio per volontà della politica.

Scelto dalla Lega Nord e ben sostenuto dal mondo cattolico che dall'Udc arriva fino a Comunione e Liberazione, al cui Meeting il manager nativo di Guardamiglio, provincia lodigiana, ma varesino d'azione, non ha mai voluto rinunciare, non solo perché sponsor di primo piano dell'appuntamento riminese.

È Ingegnere aeronautico con una carriere tutta interna all'Agusta fusa poi con Westland. Uomo di marketing più che di prodotto. Uomo con una fittissima rete di relazioni internazionali. È orgogliosissimo dell'onorificenza concessagli dalla Regina Elisabetta II: Commander of the Britisch Empire.

Certamente un cattolico praticante (è stato iscritto all'Azione cattolica e lì ha conosciuto anche la moglie Rita), Orsi è diventato anche un po' leghista per convenienza o per carriera, che poi è la stessa cosa. Giulio Tremonti lo nominò senza nemmeno averlo mai conosciuto. Ne ha sempre mantenuto le distanze. E ha sempre attribuito la scelta al Carroccio che dovette rinunciare per ragioni di incompatibilità alla prima di scelta, quella dell'allora viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli.

E alla Lega Orsi si è avvicinato. Eccome. Ha provato a diventare amico di Bobo Maroni, la cui consorte è dirigente dell'Aermacchi che è stata fusa con l'Alenia, la cui sede è stata spostata dalla Campania al varesotto. All'ex ministro offrì pure la casa per le vacanze, ma la proposta cadde nel vuoto. Amico dell'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi e in buoni rapporti anche con il cardinal Angelo Bagnasco al quale ha dovuto chiedere pubblicamente scusa dopo che in una conversazione intercettata al ristorante proprio con Gotti disse che il presidente della Cei era un "coglione".

Scrisse una lettera al Secolo XIX di Genova di cui vale la pena rileggere almeno il passaggio nel quale spiega le ragioni della missiva: "Per doverosa precisazione ma, soprattutto per rispetto a Sua Eminenza il Cardinal Bagnasco e a tutti i fedeli che, come il sottoscritto, riconoscono nel proprio Vescovo il Pastore del Popolo di Dio, di cui sono parte, nel cammino verso la Salvezza".

In attesa della salvezza eterna Orsi ha dovuto fare i conti in terra con le entrate e le uscite: gli ordini rallentano e il debito aumenta mentre del miliardo che entro la fine dello scorso anno avrebbe dovuto arrivare dalla vendita di alcuni asset del gruppo (a cominciare dall'Ansaldo) per ora non c'è nemmeno l'ombra.

2. PER LA VENDITA DEGLI ELICOTTERI FU PAGATA UNA TANGENTE DA 51 MILIONI DI EURO
Fiorenza Sarzanini per Corriere.it

I magistrati della procura di Busto Arsizio, attraverso altre indagini, hanno completato così il quadro accusatorio, chiedendo ed ottenendo le misure cautelari. Secondo l'accusa, per la vendita degli elicotteri fu pagata una tangente da 51 milioni di euro.

LA NOTA DELLA SOCIETA' - A stretto giro di posta è arrivata la nota di Finmeccanica, che «esprime solidarietà» al suo presidente, Giuseppe Orsi, e all'amministratore della controllata Agusta Westland, Bruno Spagnolini. La società in una nota comunica anche che l'attività aziendale prosegue con ordine.

LA GOVERNANCE - Anche il premier Mario Monti si è espresso sulla vicenda. Per Finmeccanica «c'è un problema relativo alla governance che affronteremo», ha detto a Uno Mattina.

 

 

 

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