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IL PASSO INDIETRO DI ORCEL – UNICREDIT RITIRA L’OFFERTA SU BANCO BPM: “NON È STATA SODDISFATTA LA CONDIZIONE DEL GOLDEN POWER” – NONOSTANTE LA SOSPENSIONE DELLA CONSOB PER ALTRI 30 GIORNI, LA BANCA DECIDE DI RITIRARSI, DOPO OLTRE OTTO MESI DI BATTAGLIE POLITICHE E LEGALI. L’AD ORCEL: “LA CONTINUA INCERTEZZA SULL'APPLICAZIONE DEL DECRETO NON GIOVA A NESSUNO, PER QUESTO CI RITIRIAMO” – UN BEL RISULTATO PER IL GOVERNO DEI PATRIOTI: HA BLOCCATO L'ACQUISIZIONE DI BPM DA PARTE DI UNA BANCA ITALIANA, PER RAGIONI DI SICUREZZA NAZIONALE, E RISCHIA DI SPIANARE UNA PRATERIA AI FRANCESI DI CREDIT AGRICOLE...
Estratto dell’articolo di Andrea Greco per www.repubblica.it
Unicredit ritira l’offerta per rilevare Banco Bpm, a oltre otto mesi dall’annuncio e un tortuoso percorso politico e legale. “Il consiglio di amministrazione di Unicredit annuncia il ritiro dell'offerta per Banco Bpm, in quanto la condizione relativa all’autorizzazione golden power non è soddisfatta”, si legge in una nota che segue alla riunione del cda della banca.
“Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di Banco Bpm, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di Banco Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito”.
"Pur accogliendo con favore i significativi progressi compiuti con il Tar, l'Unione europea e il governo italiano, i tempi per una risoluzione definitiva della questione golden power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa oggi dalla Consob”, si legge ancora nella nota della banca.
“Pertanto, per fare chiarezza sulla situazione e tutelare gli interessi di UniCredit e dei nostri azionisti, abbiamo deciso di non rinunciare alla condizione del Golden Power, che non è stata soddisfatta, e di ritirare di conseguenza l’offerta.
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
Si tratta di un'opportunità mancata non solo per gli stakeholder di Bpm, ma anche per le comunità imprenditoriali italiane e per l'economia in generale. UniCredit rimane convinta che il consolidamento del settore bancario italiano porterebbe benefici sia al Paese che all'Europa nel suo complesso”.
La banca, che domani presenterà i conti del secondo trimestre attesi in utile netto per 2,5 miliardi, “rimane focalizzata nell'esecuzione della sua vincente strategia di trasformazione, che sta dando risultati tangibili ben al di sopra delle aspettative. Le fusioni e acquisizioni rimangono uno strumento da utilizzare solo se accelerano ulteriormente tale strategia e aumentano la creazione di valore”.
L’ad Andrea Orcel ha dichiarato: “La mia responsabilità principale è di agire nel migliore interesse di Unicredit e dei nostri azionisti. La continua incertezza sull'applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due, quindi abbiamo deciso di ritirare la nostra offerta.
Continueremo a perseguire la nostra trasformazione con la stessa energia e determinazione che ci hanno aiutato a battere i record, a consolidare la posizione di leader nel settore e a operare come partner bancario affidabile per i nostri clienti e le loro comunità". […]
giovanbattista fazzolari giorgia meloni - foto lapresse
unicredit 2
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