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ANCHE I RICCHI PIANGONO - L’AVVOCATO SERGIO EREDE, CHE GESTISCE IL PIÙ GRANDE E INFLUENTE STUDIO LEGALE D'ITALIA (194 MILIONI DI FATTURATO) NON CI PENSA DUE VOLTE E CON IL CORONAVIRUS MANDA I DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE. ALLA FACCIA DELLE PARCELLE MILIONARIE CHE CONTINUA A INCASSARE - ANCHE IL NUMERO TRE, GIANNI ORIGONI, AVREBBE CHIESTO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, COME PURE…
Fabio Pavesi per Dagospia
C’è anche lui a contribuire a quell’exploit drammatico della cassa integrazione nell’era del Covid.
Lui è Sergio Erede, dominus dello studio Bonelli Erede, uno degli avvocati d’affari più potenti e ricchi d’Italia.
Il suo studio come molti altri, come risulta a Dagospia, ha bussato alla porta degli ammortizzatori sociali causa pandemia, attingendo al Fis il Fondo d’integrazione salariale, la cassa integrazione per gli studi professionali che occupano più di 5 dipendenti.
Di fatto lo studio Bonelli Erede ha messo in Cigs i dipendenti. In particolare le segretarie, gli impiegati e il personale tecnico.
Una mossa giustificata dal lockdown a seguito della pandemia. Eppure mai come in questo periodo il lavoro per gli avvocati d’affari non manca certo. Lo stesSo Erede è impegnatissimo su molti fronti: dall’Ops di Intesa su Ubi, in cui tutela gli interessi della quarta banca del Paese impegnata a suon di carte bollate nell’arrocco contro Intesa. Erede sta anche assistendo Cairo nella contesa con Rcs Blackstone. Lavoro incessante e sicuramente ben remunerato anche in tempi di crisi da virus.
Che gli affari vadano molto bene lo dicono i numeri. Il fatturato dei primi 50 studi legali più blasonati ha superato l’anno scorso i 2,5 miliardi, in crescita del 31% negli ultimi 5 anni. Lo Studio Bonelli Erede guida la classifica con un fatturato che nel 2019 è stato di 194 milioni di euro. A seguire Pwc Tls con 161 milioni e al terzo posto sul podio ecco un altro nome blasonato: Gianni Origoni Grippo Cappelli con 152 milioni di euro di parcelle fatturate.
Anche Gianni Origoni avrebbe fatto richiesta per attivare la cassa integrazione per i suoi dipendenti. E analoga scelta l’avrebbe fatta lo studio La Scala e lo studio Gattai. Quando c’è da attingere alla mano pubblica anche i ricchi avvocati d’affari non si fanno pregare.
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