PIAZZA AFFARI (-0,7%) - SPREAD A 341 - FORNERO AI GIOVANI INDUSTRIALI: “NON è VERO CHE SONO SENZA CUORE” - MERCOLEDÌ EUROGRUPPO SU CRISI GRECA. MERKEL CON I VERTICI DI FMI, WTO E BANCA MONDIALE - PARMALAT, TATÒ DIFENDE L’ACQUISTO DI LACTALIS AMERICA - PRAET (BCE) LODA MONTI - BPM, DOPPIA ISPEZIONE - FONSAI: LA VERSIONE DI VEGAS - DEL VECCHIO: SENZA PERISSINOTTO, GENERALI VA MEGLIO - GOLDMAN TAGLIA APPLE - SALINI CHIEDE I DANNI ALL’ANTITRUST - POLILLO: NO A TASSA SUI RICCHI…

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1 - BORSA MILANO: IN CALO (-0,7%) CON EUROPA IN ATTESA PIL USA
(ANSA) - Piazza Affari a metà giornata rimane in leggero calo come le altre Borse europee, che attendono alle 14.30 il dato del Pil Usa: l'indice Ftse Mib cede lo 0,7%, con Lottomatica (-2,9%) che è il peggior titolo del paniere principale. Male anche Stm (-2,7%), Exor con Fiat (-2%) mentre Finmeccanica (-1,1%) ha accusato solo in parte il taglio del rating di Moody's. Telecom ha ridotto le perdite (-1,3%) con le banche che tendenzialmente deboli (Unicredit -1,8%). Forte Luxottica (+1,7%).

2 - SPREAD BTP SUPERA I 340 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco sale oltre i 340 punti base (341), mentre il tasso sul titolo del Tesoro è in crescita al 4,93%. Il differenziale della Spagna avanza a 415 punti base col rendimento dei Bonos al 5,67%.

3 - CRISI: GRECIA, MERCOLEDI' RIUNIONE EUROGRUPPO
(ANSA) - Una riunione straordinaria dell'Eurogruppo dedicata alla Grecia si svolgerà mercoledì prossimo: lo ha reso noto un portavoce della Commissione europea. L'appuntamento è stato convocato per fare il punto della situazione dei febbrili negoziati in corso tra Atene e l'Ue sui prossimi aiuti alla Grecia.

4 - GERMANIA: MARTEDI' MERKEL INCONTRERA' VERTICI FMI, WTO E BANCA MONDIALE
(ASCA-AFP) - Il cancelliere tedesco Angela Merkel il prossimo martedi' avra' un incontro a Berlino con i vertici della Banca Mondiale, dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e vedra' il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, per discutere della delicata fase che attraversa l'economia globale. Lo ha annunciato il portavoce del governo di Berlino, Steffen Seibert, nel corso di una conferenza stampa, precisando che alla riunione prenderanno parte anche diversi rappresentanti dell'Ocse e dell'Organizzazione internazionale del lavoro.

5 - LAVORO: FORNERO, RIFORMA HA PUNTI BUONI MA NON E' PERFETTA
(ANSA) - La riforma del Lavoro varata dal ministro Elsa Fornero "ha punti buoni, ma non è perfetta" Così lo stesso ministro in un messaggio inviato al convengo nazionale degli Avvocati Giuslavoristi Italiani (Agi). "Del resto - aggiunge - le riforme sociali diventano buone per come vengono recepite nella società e dagli operatori che devono applicarle. Il recepimento richiede un ruolo sinergico di tutti gli operatori".

Per questo il ministro Fornero conta molto sull'aiuto che può venire dai giuslavoristi "per esaminare cosa della Riforma può funzionare e cosa non funziona", con indicazioni "per rafforzare specifici istituti o correggere singole norme di una riforma complessa".

6 - FORNERO, DICONO NON HO CUORE, GUARDO A CHI HA POCHE SPERANZE
(ANSA) - "Mi accusano sempre di essere dura, di essere senza cuore, ma non è così", dice il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, rivolgendosi ai giovani di Confindustria. Ma, aggiunge, "credo che per il lavoro dobbiamo guardare a chi oggi ha poche speranze, e sono soprattutto i giovani e le donne delle regioni meridionali, Dobbiamo guardare a tutto il Paese, ma soprattutto a queste categorie alle quali dobbiamo restituire speranza".

7 - CRISI: PRAET (BCE), CON MONTI CAMBIAMENTI RADICALI E SPETTACOLARI
Radiocor - Il processo di riforma in Italia 'era una cosa che doveva partire da tempo', ora con il Governo Monti 'c'e'stato un cambiamento radicale e molto spettacolare che sta continuando'. E' questo il giudizio di Peter Praet, membro del Comitato direttivo della Bce, che, a margine di un convengo bancario a Milano, ha risposto alle domande sull'eventualita' di un Governo Monti-bis. 'Non commento questioni politiche - ha spiegato Praet - quello che posso dire e' che tardi, purtroppo tardi, ma ora in modo determinato e sfortunatamente, anche doloroso, le riforme vengono fatte in Italia'.

I mercati, ha aggiunto, 'devono riconoscere il sostegno politico e sociale che sta dietro alle riforme' e che 'e' la chiave fondamentale di tutte le riforme'. Il processo di riforma, infatti, 'deve essere capito e condiviso dalla maggioranza della popolazione. I cittadini devono capire che queste riforme sono assolutamente necessarie'. Anche per il settore bancario italiano, ha spiegato ancora Praet, che e' legato con un circolo vizioso negativo ai conti pubblici a causa dell'elevata esposizione in titoli di Stato, 'e' fondamentale che le finanze pubbliche vengano raddrizzate. Questo e' stato riconosciuto e affrontato nel modo giusto dall'attuale Governo'.

8 - PARMALAT: TATO', SU LACTALIS USA SIAMO STATI SUPERCORRETTI
Radiocor - 'Siamo stati supercorretti'. Il presidente di Parmalat, Franco Tato', in un colloquio con Radiocor al termine della prima udienza davanti al Tribunale di Parma sull'acquisto di Lactalis Usa difende la decisione presa sull'investimento. 'L'operazione - aggiunge - e' stata gestita in modo ossessivamente regolare'. Anche il prezzo pagato di 957 milioni che ha quasi prosciugato il 'tesoretto' messo da parte dalla gestione Bondi con le cause legali 'e' il prezzo migliore che si potesse pagare'.

'Anche gli amministratori possono sbagliare - chiosa Tato' - ma non credo sia questo il caso'. Questa mattina al Tribunale di Parma c'e' stata la prima udienza per il procedimento relativo all'acquisizione di Lactalis Usa (Lag) da parte di Parmalat. Davanti al presidente del Tribunale, Roberto Piscopo, erano presenti il cda e il collegio sindacale al completo, compresi il presidente Franco Tato', l'a.d. Yvon Guerin, il rappresentante delle minoranze, Umberto Mosetti.

L'udienza e' stata breve, poco meno di un'ora. Il Tribunale ha deciso di nominare, su richiesta della societa' e come prevede la procedura, Alberto Guiotto come curatore speciale a cui spettera' rappresentare Parmalat. E' stato inoltre fissato il termine del 15 novembre per il deposito delle memorie della Procura e di Guiotto. Le prossime udienze sono state fissate il 27 e il 29 novembre per sentire il cda, partendo dal presidente Tato', e il collegio sindacale.

9 - BPM, DOPPIA ISPEZIONE DI GDF E BANKITALIA...
Da "il Giornale" - Bankitalia e Guardia di finanza passano al settaccio gli archivi della Banca Popolare di Milano. Le Fiamme gialle avrebbero acquisito i libri contabili della cooperativa lombarda, alla ricerca di prove su presunte irregolarità con il Fisco. La presenza degli ispettori di Via Nazionale - giunti in Bpm lunedì scorso - potrebbe essere invece propedeutica alla decisione di sbloccare o meno gli accantonamenti aggiuntivi (i cosiddetti «add on») imposti durante la vecchia gestione guidata dall'ex presidente Massimo Ponzellini (ora ai domiciliari).

Difficile dire se le due ispezioni siano legate all'inchiesta in corso, ma non sono escluse novità. E di certo la presenza degli uomini di Palazzo Koch aumenta il pressing sulla governance della banca che, prima dell'avvento di Andrea Bonomi alla presidenza, vedeva i dipendenti-soci dialogare con il cda tramite l'Associazione Amici (poi sciolta). Ora il braccio di ferro è sugli esuberi.

10 - VEGAS SI DIFENDE SUL CASO FONSAI
Da "il Fatto Quotidiano" - Dopo che è stato indagato il presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini, che doveva vigilare sul settore delle assicurazioni e quindi sulla Fondiaria Sai, il presidente dell'altra autorità coinvolta, la Consob, Giuseppe Vegas, ci tiene a ribadire davanti alla commissione Finanze che la sua attività ha "consentito di far emergere tempestivamente una serie di criticità". Vegas rivendica di aver svelato i veri assetti proprietari di Premafin, la holding di controllo, di cui "una quota pari a circa il 20% delle azioni Premafin, intestata a due Trust con sede in paradisi fiscali, era in realtà riconducibile fino al 2003 a Salvatore Ligresti".

E la Consob "ha condotto una serie di indagini che hanno già portato alla contestazione di due episodi di manipolazione del mercato relativamente alle azioni Premafin". Vegas però era stato contestato anche da un commissario, Michele Pezzinga, per aver avuto un ruolo non proprio super partes, sostenendo Mediobanca che sponsorizzava la fusione di Fonsai con Unipol. E i rapporti con la procura non sono sempre stati così idilliaci. Vegas, per eleganza, sorvola poi sul suo predecessore Lamberto Cardia: il figlio Marco, come quello di Giannini, aveva incarichi nel gruppo Ligresti.

11 - APPLE: GOLDMAN TAGLIA IL TARGET PRICE DA 810 A 760 DOLLARI
Finanza.com -Lieve segno meno (-0,2%) nel pre-mercato di Wall Street per Apple che ieri dopo la chiusura dei listini ha presentato i conti del trimestre. Nel Q3 il colosso di Cupertino ha registrato una crescita dell'utile da 6,6 a 8,2 miliardi di dollari ed un incremento del fatturato del 27% a 36 miliardi. L'utile per azione, pari a 8,67 dollari, ha deluso le attese (8,75$) mentre il fatturato era stimato a 35,8 mld. Indicazioni negative sono arrivate dalle stime sul trimestre corrente, quando l'eps è stimato a "soli" 11,75 dollari per azione e le vendite sono pronosticate a 52 miliardi (15,49$ e 55,1 miliardi per gli analisti).

"La guidance- si legge in una nota preparata da Goldman Sachs - è stata spinta al ribasso dal calo dei margini lordi". Per quanto riguarda i ritardi nelle spedizioni del nuovo iPhone, "riteniamo -continua il report - che i progressi negli approvvigionamenti abbiano eliminato un elemento ribassista nel breve termine" e di conseguenza "ci attendiamo un rapido recupero del terreno recentemente perso". "Nonostante questo, la performance relativamente poco brillante dell'eps e la guidance sui margini lordi aggiungono tensioni sul titolo". Secondo Goldman il titolo potrebbe inoltre risentire della debolezza dello scenario macro, di una maggiore concorrenza e di eventuali restrizioni a livello legale. Per queste ragioni, "abbiamo rivisto al ribasso dell'8% la stima sull'utile per azione 2013/14". Nel confermare il giudizio "buy", GS ha ridotto anche il prezzo obiettivo, che da 810 passa a 760 dollari.

12 - «SENZA PERISSINOTTO GENERALI VA MEGLIO»...
Da "il Giornale" - Nessun rimpianto di Leonardo Del Vecchio per Giovanni Perissinotto,l'ex Ceo delle Generali al quale aveva chiesto secco di andarsene proprio nel giorno dell'assemblea di fine aprile, sollevando un polverone e aprendo la via per il successivo cambio al vertice del Leone. Dall'addio di Perissinotto e con l'arrivo di Mario Greco, nota l'imprenditore, il titolo Generali è già risalito da 8 a 12 euro e i soci cominciano «a dormire un po' meglio. Il futuro ,lo vedremo».

Anzi, Del Vecchio il nome di Perissinotto neppure lo fa, e con disdegno lo evoca come «il signore là, di Trieste ». «Da quando è andato via - dice- il titolo da 8 euro è arrivato a 12 euro». Il resto si vedrà, ma la cura Greco già funziona. Del Vecchio è il primo socio privato delle Generali con il 3%, subito alle spalle di Bankitalia al 4,5% e naturalmente di Mediobanca al 13,2%. Un aumento di 4 euro corrisponde a 186 milioni in più di capitalizzazione di mercato. Dalla nomina di Greco, Generali è salita del 42,5 per cento.

13 - IMPREGILO E SALINI CHIEDONO I DANNI ALL'ANTITRUST
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - Salini e Impregilo giocano d'anticipo sull'Antitrust e senza aspettare le decisioni del garante hanno impugnato davanti al Tar del Lazio il provvedimento con cui il 17 ottobre gli uffici di Giovanni Pitruzzella hanno deciso di avviare un'istruttoria sull'accordo strategico firmato dalle due aziende. Secondo l'Antitrust con quell'intesa Impregilo e Salini, che hanno in comune l'amministratore delegato Pietro Salini, hanno manifestato «l'intenzione di non procedere a un corretto confronto competitivo in occasione delle future gare pubbliche di loro interesse» e questo rischia di configurare l'accordo come «un'intesa restrittiva della concorrenza».

Per Salini non solo non è così ma comunicando l'avvio dell'istruttoria l'Antitrust avrebbe danneggiato le due società, che insieme al ricorso al Tar hanno presentato anche una richiesta di risarcimento danni.

14 - LEGGE STABILITA' - POLILLO A RADIO 24 : "NO ALLA ‘TASSA SUI RICCHI'. DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' SI PUO' MORIRE" - "ESCLUDO NUOVE ACCISE SULLE SIGARETTE. AUMENTO DELL'IVA? C'E' ANCORA TEMPO PER EVITARLA".
"Il Governo manterrà una posizione contraria rispetto alla decisione della commissione lavoro della Camera". Così il sottosegretario all'Economia e alle Finanze Gianfranco Polillo ai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24 parla dell'ipotesi della tassa del 3% sui redditi oltre i 150mila euro per coprire il fondo pro-esodati. "Ma vedremo quello che succederà in parlamento - ha aggiunto Polillo -. Abbiamo già una tassa del 3% sui redditi superiori ai 300mila euro (prevista nel decreto salva-Italia, ndr), e questa dà un gettito di circa 500milioni di euro. Poi abbiamo un contributo di solidarietà per i redditi alti e per le pensioni alte che sono pari al 5% nella parte eccedente i 90mila euro e del 10% per la parte eccedente i 150mila euro quindi, se mi concedete la battuta, di contributi di solidarietà si può morire".

Sull'ipotesi avanzata in Commissione lavoro dall'onorevole del Pdl Giuliano Cazzola di costituire un fondo apposito per gli esodati Polillo ha commentato: "Il problema degli esodati è drammatico e va risolto. Lo possiamo risolvere con strumenti meno traumatici rispetto al prelievo fiscale. Il fondo proposto da Cazzola viene alimentato dagli stanziamenti già realizzati per gli oltre 100mila esodati che sono stati regolarizzati in qualche modo, ed è un fondo che attualmente dovrebbe essere intorno ai 5 miliardi. È stato già messo a bilancio, e addirittura si dimostra anche in qualche modo eccedente. La nostra idea è di mantenere questo fondo, di alimentarlo anno per anno per far sì di affrontare ogni anno la corte di esodati che si trovano in quell'anno senza pensione o senza stipendio.

È una soluzione che non è traumatica per il contribuente, dà le garanzie che è giusto dare nei confronti di quei cittadini che non per colpa si sono trovati in una situazione paradossale, senza pensione, senza retribuzione e senza ammortizzatori sociali". Per quanto riguarda l'ipotesi di aumento del prezzo delle sigarette per reperire risorse, Polillo ha dichiarato: "Saremmo in linea di principio contrari. Per il semplice motivo che già assistiamo ad una forte diminuzione del consumo di sigarette, quest'anno noi avremo una diminuzione del 5 o 6%. Abbiamo invece un aumento fortissimo del contrabbando di sigarette".

Polillo si è detto ottimista sulla possibilità di non aumentare l'Iva nel luglio 2013: "C'è una volontà abbastanza diffusa di evitare l'aumento dell'Iva - ha confermato a Radio 24 -. Da qui al luglio 2013 c'è tempo per operare. L'Iva doveva già aumentare dall'ottobre di quest'anno, e grazie alla Spending review non l'abbiamo aumentata. Tutto nasce con la manovra Tremonti con una clausola di salvaguardia che fortunatamente nel corso di questi anni siamo riusciti a evitare che scattasse. Le risorse vanno trovate attraverso un approfondimento della spending review, valutando con maggiore esattezza quello che sarà l'importo della lotta all'evasione. Ma mancano ancora nove mesi più o meno. Quindi se ci siamo riusciti fino adesso a non aumentare l'Iva, perché dobbiamo ipotizzare che non ci riusciamo da qui al 2013?".

Sul parere contrario della Commissione bicamerale sul decreto sui costi della politica, Polillo ha ammesso che "ci sono problemi di natura costituzionale molto cogenti in quel provvedimento, ma li stiamo affrontando. Il parere della Commisisone è importante ma non ha grandi effetti sul decorso del provvedimento. Certo quella norma è un po' tagliata con l'accetta, va un po' riscritta".

 

 

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