DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO -…
Carlotta Scozzari per Dagospia
Piazza Affari aveva avviato la giornata del 13 febbraio all'insegna delle perdite decise e delle prese di beneficio, dopo i recenti rialzi. Poi, però, nel tardo pomeriggio, quando è diventato chiaro che il governo Letta stava saltando in aria per essere sostituito da un esecutivo guidato da Matteo Renzi, il listino italiano ha ridimensionato il rosso, per chiudere vicino alla parità .
Così, l'indice di riferimento di Piazza Affari Ftse Mib, in una giornata comunque generalmente positiva per le altre Borse europee, ha terminato in leggera flessione dello 0,17% a 20.110,3 punti. E, nonostante la crisi di governo, anche lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi non ha dato segnali di insofferenza, chiudendo la seduta a 204 punti dai 202 del giorno prima.
Nel paniere principale di Piazza Affari, va segnalato il balzo del Banco Popolare, che ha guadagnato il 4,42% all'interno di un settore del credito contrastato. Se, infatti, le cose sono andate bene per Bper, che ha preso un altro 1,85% proseguendo così la corsa degli ultimi giorni, Mediobanca ha ceduto l'1,39% e Intesa Sanpaolo ha lasciato sul campo lo 0,84 per cento.
Sempre nel comparto finanziario, giù la società del risparmio amministrato Azimut (-1,92%), nel giorno in cui ha annunciato di avere completato alcune acquisizioni in Brasile. Deboli anche Mediolanum (-1,73%), e, nel comparto industriale, Saipem, che ha ceduto l'1,53 per cento. Nel settore del lusso, giù Ferragamo, che ha chiuso la seduta in flessione dell'1,72 per cento.
Fuori dal Ftse Mib, ribasso dello 0,32% per le azioni del Gruppo Sole 24 ore, mentre circolano voci che Ivan Ranza lascerà la guida di Mtv Pubblicità per assumere la direzione generale della concessionaria della società editoriale di via Monte Rosa, tenuta a interim dall'amministratore delegato Donatella Treu.
matteo renzi alla direzione pd MASSIMO FERRAGAMO banco popolare
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