RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Jacopo Orsini per "il Messaggero"
Le manone di Gigio Donnarumma regalano il titolo europeo all'Italia. Una vittoria strappata ai rigori sull'Inghilterra che ha scatenato l'entusiasmo in tutto il Paese, provato da oltre un anno di pandemia. Un'euforia che qualcuno ora immagina si possa trasferire anche sulla fiducia delle famiglie e delle imprese e sull'appeal del made in Italy all'estero e quindi anche sulla crescita economica. Il terreno è scivoloso e fare previsioni su quale possa essere l'impatto di una vittoria della nazionale in un campionato europeo o mondiale è difficile.
LO STUDIO Qualche anno fa uno studio molto citato della banca olandese Abn Amro aveva stimato, osservando i mondiali di calcio dagli anni settanta in avanti, che una vittoria nella Coppa del mondo aveva un impatto positivo sul Pil intorno allo 0,7%. Un andamento che tuttavia aveva diverse eccezioni, prima fra tutte quella dell'Argentina campione nel 78, anno in cui l'economia del paese sudamericano all'epoca sotto la dittature dei generali arretrò pesantemente.
Altri tempi certo. Nel 2006, dopo il trionfo ai Mondiali degli azzurri guidati da Fabio Cannavaro a Berlino, il Pil italiano registrò una crescita del 2% (dallo 0,9% dell'anno precedente) e l'anno successivo dell'1,5%. Quest' anno a complicare ulteriormente ogni previsione c'è anche il fatto che dopo la brusca frenata registrata nel 2020 a causa delle restrizioni dovute al Covid (-8,8%), l'economia è già in una fase di sostenuta ripresa.
leonardo bonucci in italia inghilterra 1
Nei giorni scorsi il governatore della banca d'Italia ha previsto per quest' anno una crescita del Pil intorno al 5%. E dunque, come fa notare Mariano Bella, direttore del centro studi di Confcommercio, è ancora più complicato selezionare le cause che determinano la crescita. Fatte queste premesse Coldiretti stima che la conquista del tetto d'Europa significa per l'Italia un possibile aumento aggiuntivo di 12 miliardi di Pil in un momento di grande ripresa dell'economia dopo l'emergenza Covid.
I MERCATI «Si tratta dell'effetto positivo del prestigio internazionale che sui mercati significa aumento delle esportazioni Made in Italy che nel primo quadrimestre del 2021 hanno già messo a segno un aumento del 19,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». La vittoria in Inghilterra, continua Coldiretti, «è una importante chance sui mercati esteri dove si forma una importante parte del Pil stimata per il 2021 in crescita del 5%. Non va dimenticato anche l'impatto positivo sui flussi turistici stranieri con gli arrivi estivi a luglio e agosto già stimati in aumento del 32% rispetto all'anno scorso, anche.
L'anno successivo all'ultima vittoria degli azzurri al campionato mondiale di calcio del 2006 in Germania, ricorda la Coldiretti, l'economia nazionale è cresciuta del 4,1% del Pil a valori correnti, mentre il numero di disoccupati è diminuito del 10%». Anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina, vede una crescita aggiuntiva di Pil dello 0,7%.
«Il calcio e la Nazionale concorrono a fare il nostro Paese più credibile, stimato, inclusivo e ricco: tutte le maggiori ricerche stimano l'impatto della grande vittoria di ieri nello 0,7% del Pil», ha detto ieri il numero uno della Federazione reduce dai festeggiamenti di Wembley al premier Mario Draghi, che ha ricevuto la squadra di Roberto Mancini a Palazzo Chigi: «Gli azzurri rappresentano un esempio positivo, un messaggio di bellezza che fa bene all'Italia, in termini di passione e fiducia per il futuro, ma anche economici: la vittoria, attraverso bel gioco e identità ben definita, è un incentivo a dare sempre il meglio di noi stessi in ogni settore».
LA FIDUCIA Trasportare l'entusiasmo per la vittoria sul campo in una puntuale previsione macroeconomica resta comunque un esercizio ad alto rischio. L'Italia campione d'Europa è una «buona notizia ma l'impatto che può avere sulla fiducia e sui consumi è del tutto marginale», avverte Andrea Monticini, professore di economia dell'Università Cattolica di Milano.
«In questo momento - aggiunge - la cosa importante è l'andamento dei contagi. Se i vaccini continueranno a funzionare e non ci saranno ulteriori restrizioni sulle attività allora il Pil e i consumi aumenteranno. Ma questo - prosegue il docente - sarà completamente slegato dalla vittoria degli europei, che pure fa bene al Paese in un periodo come quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni».
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