DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Oggetto: Repubblica 27 S.r.l. – Ristorante “Ricci Milano”
Spettabile Società, egregio Signor Dandolo,
formulo la presente in nome e per conto della società Repubblica 27 S.r.l., titolare del Ristorante “Ricci Milano”, la quale mi ha conferito incarico di comunicarVi e contestarVi quanto segue.
LA RISPOSTA DELL AMMINISTRATORE UNICO DEL RICCI MILANO CHE SCRIVE A DANDOLO
Negli scorsi giorni sono state da Voi pubblicate, a firma Alberto Dandolo, dichiarazioni destituite di fondamento e diffamanti circa un’asserita (ma insussistente) situazione debitoria del “ristorante Ricci” della mia mandante, utilizzando il nominativo di personaggi noti per diffondere maggiormente tale spiacevole vicenda.
Nello specifico sul Vostro sito www.dagospia.com e, più precisamente all’indirizzo/link “ http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/milanospia-dite-belen-che-fornitore-suo-ristorante-ricci-milano-126971.htm ” viene pubblicata una notizia del seguente tenore: “DITE A BELEN CHE UN FORNITORE DEL SUO RISTORANTE “RICCI MILANO” STA PER PASSARE ALLE VIE LEGALI PERCHÉ NON GLI SAREBBE STATA SALDATA LA FATTURA DI 12 MILA EURO”,
“Qualcuno avverta Belen che un noto fornitore del suo ristorante “Ricci Milano” sta per passare alle vie legali perché non gli sarebbe ancora stata saldata la parcella di 12 mila euro. Eppure il signore in questione ha venduto al ristorante dell’argentina materiale senza il quale la grande cucina non potrebbe esistere. Belin Belen riuscirà a trovare i 12 mila euro necessari a pagare il presunto debito? Siamo certi di si…”
LA RISPOSTA DELL AMMINISTRATORE UNICO DEL RICCI MILANO CHE SCRIVE A DANDOLO
Il predetto artitolo diffonde notizie destituite di fondamento relativamente all’attività della società mia mandante, lede gravemente l’immagine della stessa e travalica qualsivoglia esigenza di cronaca, in violazione degli obblighi di verità, continenza e pertinenza cui dovreste essere tenuti.
Ciò in quanto, contrariamente a quanto da Voi riportato e diffuso, la società mia assistita ha sempre onorato i propri impegni contrattuali e, ad oggi, nulla deve ad alcuno dei propri fornitori.
Per quanto concerne le infondate richieste del soggetto fornitore di cui al Vostro articolo, mi corre l’obbligo evidenziare che la mia mandante ha già provveduto in più occasioni personalmente nonché nei giorni scorsi a mezzo dell’esponente difesa, a contestare allo stesso soggetto l’insussistenza e l’infondatezza della pretesa, formulando nel contempo una richiesta risarcitoria correlata ai danni tutti patiti da Repubblica 27 S.r.l..
Per l’effetto, tenuto conto che quanto da Voi pubblicato si configura come infondato, diffamante e lesivo dell’immagine della mia assistita, ferma la più ampia e doverosa riserva in merito ai danni tutti, patiti e patiendi, con la presente Vi invito, a voler indilatamente provvedere alla pubblicazione di un’immediata e formale comunicazione di rettifica alle predette gravi, sconvenienti e diffamanti affermazioni, nelle medesime forme, modi e visibilità, fornendomi, per iscritto, adeguata documentazione in merito.
In difetto di positivo riscontro, mi vedrò costretto ad intraprendere le più opportune azioni, anche in via d’urgenza, a tutela dei diritti e degli interessi della mia mandante, il tutto con ulteriore aggravio di spese a Vostro esclusivo carico.
Distinti saluti.
Avv. Davide Giorgio Vigo
DAGO-RISPOSTA: L'amministratore unico del ristorante Ricci aveva già scritto ad Alberto Dandolo sul suo profilo Instagram il seguente commento:
lucaguelfimilano@alberto_dandolo buongiorno , sono l'amministratore unico del ristorante Ricci di Milano. Volevo capire una cosa. Ma tutto quello che lei scrive, perché lo scrive? A chi vuole far del male? Ai 28 dipendenti che ci lavorano? Un consiglio.. Scriva cose vere, non scriva stupidate. Non stiamo cercando soci, il locale è' in attivo, paghiamo regolarmente tutti i fornitori (a parte uno, quello che lei ha citato, perché ha eseguito un lavoro non idoneo e abbiamo dovuto rifarlo).
Dunque l'amministratore stesso riconosce che uno dei fornitori non era stato pagato. Nessuno, né Alberto Dandolo né il sito, ha voluto far intendere che Belen non rispettasse i suoi obblighi, anzi! Dall'articolo si faceva capire ironicamente che un personaggio e un'attività così di successo non avrebbero avuto alcun problema a pagare i fornitori. Prendiamo atto che il motivo del mancato saldo era l'insoddisfazione per la prestazione fornita, e ne diamo ampio risalto.
Lettera 2
Rocco Forte risponde a questo nostro articolo
in cui ironizzavamo sul fatto che l'imprenditore italo-inglese si presentasse come un campione del liberismo sfrenato dopo aver goduto di ricchi contributi pubblici per i suoi hotel.
Gentile Roberto,
Ammiro molto il suo lavoro e lo stile pungente con cui riesce a rivelare le pieghe più nascoste di una storia.
Sarà d’accordo con me quando affermo che le notizie, tuttavia, non dovrebbero mai esimersi da un’accurata ricerca sui fatti.
Ci tengo quindi ad alcune necessarie precisazioni rispetto al ritratto di cui mi ha reso protagonista pochi giorni fa.
Verdura Resort non sarebbe stato costruito se non fosse stato per il finanziamento concesso dal Governo Italiano. Nel dicembre del 2003, prima ancora che il finanziamento fosse confermato, nessun terreno era stato acquistato né alcun lavoro cominciato.
Sono parecchie le aziende italiane ad aver ricevuto finanziamenti per lo sviluppo di progetti nel meridione, ma in molti casi questi stessi progetti sono stati abbandonati e i finanziamenti sprecati.
Al contrario, il nostro progetto fu completato e Verdura Resort è stato inaugurato nel 2010.
Dopo quel finanziamento iniziale, non ci sono più stati aiuti né diretti né indiretti da parte del Governo.
Vorrei si ricordasse che Verdura Resort rappresenta una storia di successo e una risorsa per il turismo siciliano. Ci lavorano 500 persone e l’indotto è altrettanto importante.
L’investimento di FSI nella catena Rocco Forte Hotels rientra in un progetto di più ampie dimensioni per rilanciare il turismo italiano.
Prima di accettare l’investimento di FSI nella compagnia, Rocco Forte Hotels ha valutato altri possibili soci. Ho quindi preso la decisione di accettare l'ingresso di FSI per la mia grande affinità con l'Italia ed il desiderio e l'intenzione di svilupparvi progetti.
Detto questo, FSI sa di aver fatto un ottimo investimento: hanno ricevuto già 3 diverse offerte di acquisto delle quote nel mio Gruppo.
BREXIT, infine, è una questione a lungo termine che interessa il Regno Unito e da cittadino inglese rivendico il mio diritto di espressione all’interno del dibattito.
Non solo, la mia opinione è totalmente irrilevante per la mia compagnia, né modifica in alcun modo il mio obiettivo di investire in Italia.
Una nota a margine: abbiamo già investito più di 100 milioni di Euro in Italia. Tutti gli hotel italiani del Gruppo fanno capo a società italiane e pagano le tasse italiane.
Rocco Forte
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