
SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E…
"LE CESSIONI DI OTO MELARA E WASS NON POSSONO ESSERE FATTE SOLO SULLA BASE DELLA NAZIONALITÀ" - L'AD DI LEONARDO, PROFUMO, PUNTA I PIEDI SULL'IPOTESI DI VENDERE LE AZIENDE MILITARI A FINCANTIERI PER EVITARE CHE FINISCANO IN MANO STRANIERA: "VALUTEREMO LE OPZIONI SUL TAVOLO E SCEGLIEREMO LA MIGLIORE. OGNI SCELTA VERRÀ FATTA VALUTANDO LA SOSTENIBILITÀ A LUNGO TERMINE" - COSA NE PENSA DRAGHI CHE HA GIA' FATTO CAPIRE CHE SU OTO MELARA E WASS SI DOVRA' TENERE PRESENTE L'INTERESSE NAZIONALE?
Teodoro Chiarelli per "la Stampa"
«La scelta delle cessioni non può essere fatta solo sulla base della nazionalità». È un segnale chiaro e deciso quello che manda Alessandro Profumo sul dossier per la vendita della ex Oto Melara e della ex Wass, aziende del militare finite fuori dal perimetro delle attività strategiche di Leonardo, di cui è amministratore delegato. «Quando avremo tutte le opzioni sul tavolo faremo una scelta - insiste parlando a margine della presentazione del polo di competenza di Genova per la digitalizzazione - Ma non possiamo farla in modo aprioristico solo sulla base della nazionalità dell'offerente».
Ma come valuta l'interesse di Fincantieri e l'opportunità di fare scelte che garantiscano l'italianità delle attività da cedere? «Ogni scelta verrà fatta valutando la sostenibilità a lungo termine e la componente strategica dell'operazione - dice Profumo, che non cita mai esplicitamente Fincantieri - Valuteremo le opzioni sul tavolo e sceglieremo la migliore. E non sarà l'opzione A o l'opzione B solo per dove ha sede l'offerente A o dove ha sede l'offerente B».
E poco importa che altri Paesi, vedi la Francia, abbiano mostrato attenzione nel proteggere i propri asset da mire straniere. Profumo ribatte ricordando le mosse fatte da Leonardo in Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti e i progetti all'estero della stessa Fincantieri.
«Faccio una constatazione generale - insiste - Non si può far tutto nella vita, e nel nostro Paese la mancanza di scelte chiare in alcune aziende spesso ha generato problemi. Bisogna fare delle scelte». Per quanto riguarda Oto Melara e Wass, conclude Profumo, le scelte verranno fatte quando tutte le opzioni saranno sul tavolo. «Valuteremo la componente strategica. Per esempio il fatto che Oto Melara è molto grande nel terreste, questa componente va molto ben considerata. Valuteremo le opzioni sul tavolo e sceglieremo la migliore».
SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E…
IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA…
DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN…
DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO…
DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE…
DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E…