QUEL BANANA DEL LAGO DI COMO (VILLE E CREDITI)

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Mario Gerevini per il "Corriere della Sera"

Una nuova villa, dalla storia tormentata, potrebbe finire nel ricco portafoglio immobiliare di Silvio Berlusconi. Ma non si tratta di un acquisto. La Dolcedrago, holding immobiliare del Cavaliere, è pronta a escutere un pegno, cioè a rilevare la proprietà dell'immobile ricevuto in garanzia 12 anni fa a fronte di un prestito erogato a un ex agente di Publitalia, ora inadempiente. È una villa immersa in un parco regionale, vista panoramica, 400 metri sul livello del mare, due passi dal Lago di Como.

La vicenda si ricostruisce intorno alle poche righe contenute nel bilancio 2012 appena depositato (1,1 milioni di perdita) della Dolcedrago, cui fanno capo decine di immobili, oltre 100 box auto, e le più famose residenze berlusconiane, tra cui Macherio e Villa Certosa. Tra l'altro dal fascicolo si apprende che si sono azzerati i crediti nei confronti del «Movimento Politico Forza Italia», che era esposto con Dolcedrago per 4,5 milioni di euro. Resta aperto il contenzioso con il fisco «instaurato contro il diniego apposto all'istanza di disapplicazione della disciplina sulle società non operative».

L'annata non è stata particolarmente favorevole per le compravendite tant'è che l'ex premier ha accantonato l'investimento negli Emirati Arabi che sembrava ormai fatto. Così gran parte degli 8 milioni destinati alla Sweet Dragon di Dubai sono tornati sui conti correnti in Mps e Popolare Sondrio. Uno dei pochi acquisti del 2012 (202mila euro) resta l'appartamento di 100 metri quadri a Sarteano (Siena) del pianista di Berlusconi, Danilo Mariani, testimone a favore del Cavaliere nel caso Ruby. E la villa di Como?

La holding di Berlusconi «non ha ritenuto opportuno - si legge nel bilancio - rinnovare il finanziamento scaduto il 31 dicembre 2012 con la società immobiliare San Michele visto il protrarsi delle continue dilazioni di pagamento». E ha dato mandato a un legale per recuperare il credito anche con «l'escussione del pegno vantato sulle quote sociali».

La San Michele fa capo ad Alberto Maria Bianchi («funzionario pubblicitario») e Caterina Pappagallo («casalinga») ed è la società proprietaria (unico asset) di Villa Colombirolino nel Parco della Spina Verde, comune di Cavallasca (Co). E' un'area di grande valore paesaggistico. Bianchi comprò la villa nel 2001 grazie a un finanziamento di 2,3 miliardi di lire della Dolcedrago.

In quel momento diventa debitore di Berlusconi. La Dolcedrago come garanzia ottiene il pegno sul 100% del capitale della San Michele con diritto di voto (che esercita). Tutte operazioni concluse davanti allo storico notaio di Berlusconi, Guido Roveda. Fatto l'accordo, la villa deve essere ristrutturata ma i paletti dell'ente parco e del Comune sono strettissimi. Si arriva al muro contro muro che sfocia nel 2010 in un ricorso straordinario della San Michele al Capo dello Stato.

Oggi, dopo 12 anni dalla compravendita finanziata da Berlusconi, mancano i soldi per far partire i lavori. E mezzo milione di euro deve essere restituito alla Dolcedrago che ha messo in pista gli avvocati. Pronti a portare a casa la villa se l'ex agente di Publitalia, Alberto Maria Bianchi, non restituisce il prestito.

 

 

Villa Colombirolino Parco della Spina VerdeParco della Spina VerdeGiuseppe Spinelli contabile di fiducia di Silvio Berlusconi article Villa di MacherioBERLUSCONI E PUTIN - VILLA CERTOSA