DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1. RCS, S' INFIAMMA LO SCONTRO BLACKSTONE-CAIRO
Andrea Montanari per ''MF - Milano Finanza''
Il livello della disputa legale tra il fondo Usa Blackstone (assistito dagli studi Gatti Pavesi Bianchi e Iannacone) e la Rcs di Urbano Cairo (affiancata da Sergio Erede), sulla vendita degli immobili di Milano si sta alzando dopo che il proprietario degli immobili di via San Marco (c' è la sede della Cdp) e via Solferino (la storica redazione del Corriere della Sera) ha depositato un atto di citazione alla Suprema Corte di New York, dopo l' arbitrato avviato a Milano nelle settimane scorse dalla casa editrice italiana.
Cairo, già piccolo azionista (2,8%) di Rcs nel 2013, l' anno della vendita oggetto di contestazione, lamenta il fatto che l' azienda si era venuta a trovare in una situazione di difficoltà finanziaria tale da non avere la forza contrattuale per dire no all' offerta di Blackstone da 120 milioni. In effetti il valore (a fronte di un affitto di 10,3 milioni annui riconosciuto da Rcs) già all' epoca pareva basso.
Secondo i calcoli fatti da Cairo, che ha iniziato a studiare l' operazione già a partire dal 2017, il reale valore di mercato degli edifici comprati dal colosso Usa sarebbe dovuto essere di 180-190 milioni. Quindi con l' arbitrato (ha incaricato l' avvocato Enzo Roppo) vuole chiedere la nullità dell' atto con cui il cda di Rcs a fine 2013 diede l' ok, a maggioranza, alla cessione. Motivo?
La società era in evidente e riconosciuto (dal mercato) stress finanziario e Blackstone ne ha approfittato, trattando al ribasso. La prima missiva di Cairo è datata marzo 2018. Poi a luglio, dopo l' anticipazione di MF-Milano Finanza sull' offerta di Allianz da 250 milioni per subentrare al fondo Usa, è partita la guerra vera e propria. Blackstone rispedisce al mittente le accuse.
Per una serie di ragioni, Rcs nel 2013 aveva completato l' aumento da 409 milioni. Inoltre la vendita degli immobili era già prevista dal piano 2013-2015. La gara è stata gestita da Banca Imi (Intesa Sanpaolo, già socio di Rcs e a fianco di Cairo nella scalata vincente di due anni fa). Il processo è durato mesi e aveva visto inizialmente coinvolti 30 player. Il cda, all' epoca presieduto da Angelo Provasoli, approvò a maggioranza l' offerta di Blackstone (cinque erano le proposte non vincolanti) affiancata dal gestore Bnp Paribas, perché «valutata più interessante». Infine il mercato immobiliare italiano valeva 2,5 miliardi rispetto agli 11 miliardi del 2017.
2. CAIRO REPLICA A BLACKSTONE E IPOTIZZA IL REATO DI USURA IL FONDO: DANNI PER L' ITALIA
Walter Galbiati per “la Repubblica”
Come mai il valore di un immobile è passato da 120 a 250 milioni di euro in cinque anni? È questo il valore a cui il fondo Blackstone stava per rivendere la sede del Corriere della Sera di via Solferino alla divisione Real Estate del gruppo Allianz, quando il 13 luglio scorso Urbano Cairo, azionista di riferimento di Rcs dal 2016, ha fatto scrivere dai propri legali che la cessione di quell' immobile avvenuta a dicembre 2013 era « nulla e invalida » , di fatto bloccando l' operazione. Allianz, che ha preferito non commentare, ha spiegato a Blackstone di voler aspettare a comprare fin quando non saranno risolte le dispute legali con Rcs.
Cairo, attraverso i suoi avvocati, sostiene che quella vendita era avvenuta in un momento in cui non vi era parità contrattuale tra Blackstone e Rcs: il gruppo editoriale era in piena crisi finanziaria e fu costretto a svendere l' immobile storico di Via Solferino dalle banche ( tra cui Unicredit, Banca Intesa e Bnp Paribas) che avevano concesso un prestito ponte e premevano per il rientro dell' esposizione debitoria. A seguire l' operazione di vendita per Rcs fu proprio Banca Imi, la banca d' affari del gruppo Intesa.
Cairo, che allora era solo un azionista di Rcs, si oppose insieme con Diego Della Valle, mentre i soci storici tra cui Mediobanca, Fca, Pirelli e Banca Intesa spinsero per la cessione, fondamentale per il riequilibrio finanziario.
La valutazione non sarebbe stata equa perché, dopo aver venduto l' immobile, Rcs, prese in affitto parte della sede a un canone di 10,3 milioni di euro l' anno. Troppo perché un affitto equo sarebbe stato, in base ai tassi del 2013, pari al 5% del valore della cessione, cioè 6 milioni l' anno.
Un affitto di oltre 10 milioni, sarebbe stato giusto solo se l' immobile fosse stato valutato 190 milioni, è la tesi di Cairo. I legali di Rcs ipotizzano anche il reato di usura, perché Rcs sarebbe stata costretta a versare somme sproporzionate ( l' affitto) quando si trovava in uno stato di difficoltà finanziaria.
Per Blackstone le ragioni di Cairo sono solo pretestuose, tanto da ritenerle « malevole ed estorsive » . Nonché dannose per l' Italia perché il blocco della cessione potrebbe mettere in fuga gli investitori esteri. Il fondo, nelle 21 pagine depositate presso la Corte di New York, sostiene che il prezzo, superiore comunque al valore a cui l' immobile era iscritto nei libri contabili della Rcs, fu definito da un advisor e approvato dal consiglio di amministrazione dopo un' asta tra 30 operatori immobiliari. Alla fine della procedura l' offerta di Blackstone fu ritenuta la migliore. Il valore poi è salito perché da allora il fondo ha investito 17 milioni nella ristrutturazione e ha trovato nuovi affittuari, come Banca Ubi, Cassa Depositi e Prestiti e Loro Piana.
Nel frattempo il mercato è cambiato: nel 2012 le transazioni immobiliari italiane erano pari a 2,5 miliardi, lo scorso anno a undici. Blackstone contesta anche la tempistica delle missive di Cairo: la prima lettera è partita il 13 luglio, tre giorni dopo che un quotidiano finanziario aveva dato la notizia della possibile cessione di Via Solferino ad Allianz. E così anche per l' avvio dell' arbitrato, avvenuto il 9 novembre, il giorno dopo che Blackstone aveva minacciato di aprire una causa a New York. Causa che il fondo ha depositato il 20 novembre, sostenendo che sia quello il foro giusto per un contenzioso perché è lì la sede di Blackstone ed è lì che Blackstone ha avuto i danni reputazionali.
Rcs, invece, pensa che come prevede il contratto, una eventuale disputa debba essere risolta con un lodo arbitrale e ha nominato il giurista Enzo Roppo come suo arbitro. Blackstone ha affidato l' incarico a Vincenzo Mariconda. Insieme dovranno scegliere il presidente del lodo.
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