"FISCHIANO BALLE E VOLANO COLTELLI QUANDO IN GIOCO C'E' PIRELLI" - NELLA GUERRA TRA MALACALZA E TRONCHETTI CHI RIFILA LE CARTE A INDYMEDIA? - I GENOVESI SMENTISCONO (DOCUMENTI "ARTATAMENTE MODIFICATI") MA INDY LI INCHIODA: QUELLE MESSE IN RETE SONO ORIGINALISSIME BOZZE CHE SOLO I GENOVESI POTEVANO AVERE - I MALACALZA NON REPLICANO A INDYMEDIA, IN COMPENSO SI FA VIVO IL LORO COMUNICATORE AURO PALOMBA SU TWITTER: "SALINI INDAGATO MERITA PIÙ SPAZIO DI TRONCHETTI CONDANNATO"….

1- NELLA LITE CAMFIN RIAPPARE «MISTER BEAN» - SUL SITO CHE SVELÒ LO SCONTRO TRA TRONCHETTI E I MALACALZA, IL CASO DEL PARERE SUL BOND, IL RUOLO DELLA KROLL E NUOVE RIVELAZIONI SULLE LETTERE Antonella Olivieri per "Il Sole 24 Ore" Mister Bean dal sito Indymedia fornisce un altro frammento dello scontro in atto tra Marco Tronchetti Provera e i suoi ormai ex alleati Malacalza. L'ultimo spaccato, reso noto ieri, è uno stralcio del verbale del consiglio Gpi (la holding non quotata che controlla Camfin) del 5 settembre scorso. A pagina 12 del verbale, precisa il resoconto di Indymedia, si legge: «Il presidente fornisce l'elenco degli ulteriori nominativi presi in esame dalla società per la scelta dell'autorevole esperto al quale richiedere il parere pro-veritate oggetto del primo punto all'ordine del giorno.

In particolare sono stati presi in esame i nominativi del Prof....e del Prof...nonchè del Prof... poi prudenziamente non presi in ulteriore considerazione a causa dei rilevanti rapporti professionali (trascorsi a attuali) con il gruppo Gpi o con sue partecipate...Il presidente informa che sarà sua cura prendere contatto con il Prof. Anelli per verificarne la disponibilità a rendere il parere richiesto». Mister Bean riferisce però che anche il rettore della Cattolica, a cui è stato chiesto il parere pro-veritate sul bond Camfin, sarebbe in conflitto d'interessi, in quanto è stato advisor di Prelios per la vendita di Rinascente. E sulle puntate precedenti informa che le lettere a firma Davide Malacalza nonchè le dichiarazioni scritte messe a verbale da Vittorio Malcalza non sono «artatamente manipolate» come sostiene la famiglia, bensì bozze, con tanto di orario di elaborazione, a riprova che si tratta di originali. E, ancora, sostiene che i consulenti legali della famiglia Malacalza hanno ingaggiato la Kroll per indagare su Mister Bean e Indymedia. A furia di frammenti, non si arriva però a ricomporre il quadro. E a capire il motivo per cui è esploso pubblicamente lo scontro nel consiglio Camfin del 10 agosto, nè perchè i Malacalza continuino la battaglia su un'operazione - l'aumento di capitale che avrebbero voluto in Camfin - che è stata superata dai fatti, dal momento che il bond è già sul mercato.

Quel che si capisce è che lo scontro è ben lungi dall'essere ricomposto e, che vista la concreta prospettiva del divorzio prefigurato dal patto stretto due anni fa dai due soci, la battaglia legale infuria, lasciando spazio a interpretazioni ambigue. Alla vigilia del consiglio Camfin chiamato a dare il via libera al bond convertibile, le agenzie di stampa avevano battuto la notizia di un esposto anti-bond inviato dalla famiglia genovese alla Consob e alla Procura. La cronaca ha registrato che non c'era «al momento» alcun esposto, come - richiesto dai consiglieri - aveva spiegato nel board Camfin Vittorio Malacalza, rifiutandosi però di smentire l'iniziativa. Episodio incomprensibile dall'esterno, se non che non è chiaro se la lettera di citazione (per causa civile) inviata per conoscenza alla Consob non riportasse nell'intestazione anche l'indirizzo della Procura, alla quale non è arrivata. Ma neppure risulta, per ora, che sia stata richiesta l'iscrizione a ruolo dell'istanza dei Malacalza al Tribunale civile. Insomma, verrebbe da dire, à la guerre comme à la guerre. Non finisce qui.

 

2- CHI FA "CARTE FALSE" PER AVERE LA PIRELLI? DAGOREPORT
Ricapitoliamo un po' sulla vicenda Camfin. Se le fughe di documenti riservati su Indymedia ad oggi sono quattro, le indiscrezioni che in questi mesi hanno anticipato le intenzioni e le mosse legali dei Malacalza non si contano più. Per essere sinceri, va detto, da meta' agosto ad oggi la stampa e' stata sommersa da informazioni di cui solo i genovesi, o i loro consulenti, potevano disporre e avere convenienza a veicolare all'esterno. Dalle presunte perizie contro il bond, alle ipotesi di sequestro delle azioni Camfin, fino al falso esposto in Procura contro Tronchetti che Vittorio Malacalza, incredibilmente, si e' rifiutato di smentire pur avendo ammesso di non averlo ancora presentato.

Quanto qui elencato e' solo "a titolo esemplificativo ma non esaustivo", come direbbero gli avvocati che in questa partita, soprattutto dalle parti della Lanterna e lato comunicazione, giocano un ruolo centrale. Ma e' quanto accaduto nel week end che fa emergere l'approccio disinvolto che i genovesi e i loro consulenti hanno verso l'informazione. Nel comunicato del 15 ottobre, per replicare a un'altra fuga di notizie su Indymedia (anche quella rigorosamente non smentita), Vittorio Malacalza dichiarava che le carte apparse su Internet erano falsi "artatamente modificati". La versione del genovese e' stata pero' demolita da Indymedia sabato 20 ottobre. Quelle messe in rete infatti non erano falsi, ma originalissime bozze che solo i genovesi potevano avere. Perche' i Malacalza hanno bollato come falsi manipolati da terzi quelle che evidentemente sapevano essere loro carte originali anche se non definitive? E se bozze non erano, perche' sabato non hanno replicato a Indymedia per contestare la dettagliatissima versione che proponeva ai suoi lettori? Troppe domande senza risposta, come sia il Corsera sia il Sole 24 Ore hanno fatto notare nelle loro cronache domenicali. Afferrato lo stile della casa a maneggiare i fatti in modo sbarazzino, si e' prontamente aggiunto uno dei tanti comunicatori che i genovesi hanno assoldato per perseguire con logica cartesiana l'ascetica e sbandierata via del silenzio.

Da lui nessuna risposta sui temi caldi, ma commenti a go go dal suo profilo twitter. Auro Palomba, che sempre sotto la regia dell'avvocatissimo Sergio Erede aveva seguito Salini nella partita Impregilo, per ben impressionare il suo nuovo dante causa le ha sparate subito grosse. Fa tenerezza che un comunicatore si innamori del suo cliente al punto da portarsi i compiti a casa. Con eccesso di zelo digitale, mischiando ruoli, clienti e argomentazioni, Palomba qualche giorno fa ha cinguettato dal suo profilo Twitter: "Salini indagato merita più spazio di Tronchetti condannato". Rima baciata ma scivolata assicurata. Il costruttore romano avra' piacere che un suo stipendiato rilanci in rete le disavventure giudiziarie che lo riguardano. Insomma, questa e' l'aria che tira in questa vicenda tormentata. Per dirla con il poeta Palomba: "fischiano balle e volano coltelli quando in gioco c'e' Pirelli".

 

 

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