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CAMBIA IL GIUDICE DI RCS-BLACKSTONE - IL GIUDICE DELLA CORTE SUPREMA DI NEW YORK CHE AVREBBE DOVUTO PRESIEDERE AD UN RICORSO UNIFICATO PER ALMENO 600 MILIONI DI DANNI PRESENTATO DAL COLOSSO DEL PRIVATE EQUITY CONTRO IL GRUPPO EDITORIALE ITALIANO E IL SUO AD URBANO CAIRO, SI È RITIRATO PER CONFLITTO DI INTERESSI, AFFERMANDO CHE SUE “RECENTI INTERAZIONI SOCIALI” E ALTRI RAPPORTI CON “ALCUNI ESPONENTI” DI BLACKSTONE LO INDUCONO A FARSI DA PARTE

FONDO BLACKSTONE

M. Val. per “il Sole 24 Ore”

 

Nuovo mini-colpo di scena nella saga Blackstone-RCS. Come segnalato ieri da Radiocor, il giudice della Corte Suprema di New York che avrebbe dovuto presiedere ad un ricorso unificato per danni presentato dal colosso del private equity contro il gruppo editoriale italiano e il suo ad Urbano Cairo, si è ritirato dal caso.

 

ANDREW BORROK

Andrew Borrok, in una nota agli atti, cita l'apparenza di conflitto di interessi, affermando che sue «recenti interazioni sociali» e altri rapporti con «alcuni esponenti» di Blackstone lo inducono a farsi da parte.

 

Il caso, stando al sito della Corte, è stato riassegnato al magistrato Jennifer Schecter. Blackstone ha presentato a fine giugno un ricorso emendato nel quale chiede danni per almeno 600 milioni.

sede del corriere della sera in via solferino a milano 1

 

Secondo Cairo, Blackstone aveva originalmente sfruttato la crisi di Rcs per rilevare a cifre inadeguate la proprietà, una tesi respinta quest' anno dal tribunale arbitrale di Milano. Rcs e Cairo dovrebbero rispondere al ricorso entro fine agosto.

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