RCS, IL CDA LO METTE NERO SU BIANCO: L’AUMENTO SERVE (ANCHE) A ESTINGUERE I DEBITI CON LE BANCHE (AZIONISTE). ALTRO CHE RILANCIO

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1 - RCS: RELAZIONE CDA, QUOTA AUMENTO PER ESTINGUERE DEBITI
(ANSA) - Nell'aumento di capitale Rcs "i mezzi finanziari raccolti saranno indirizzati al perseguimento degli obiettivi del piano per lo sviluppo. Con tale finalità parte di essi saranno destinati, unitamente al nuovo finanziamento di euro 575 milioni, ad estinguere i debiti in scadenza nei confronti delle banche". E' quanto si legge nella relazione illustrativa sull'assemblea del Cda Rcs. E' la prima volta che tra i documenti sull'aumento si trova scritto che in parte andrà anche a rimborsare le banche.

2 - RCS: GRECO, SU AUMENTO VEDREMO COSA FARE IN ASSEMBLEA
(ANSA) - Generali deciderà come votare sull'aumento di capitale Rcs all'assemblea del 30 maggio. Lo ha detto il capoazienda Mario Greco nel corso di una conference call. "Vedremo quando saremo in assemblea cosa riterremo utile e conveniente fare", ha detto.

3 - RCS: GRECO, NON SO DI UN PATTO PRIMA DI ASSEMBLEA 30 MAGGIO
(ANSA) - ''Non sono a conoscenza ne' di un patto di sindacato di Rcs prima del 30 maggio ne' di contatti tra i soci'', ma questo ''non significa che non ce ne siano''. Lo ha detto il group ceo delle Generali Mario Greco, interpellato su possibili contatti tra gli azionisti Rcs per compattare le diverse posizioni in vista dell'assemblea che a fine mese dovra' decidere dell'aumento di capitale del gruppo editoriale.

Il fatto di non essere a conoscenza di contatti tra i soci Rcs, ha chiarito Greco, ''non vuol dire che non ci siano, ma non ci sono con noi''. La nostra posizione e' stata subito abbastanza chiara'', ha aggiunto il numero uno delle Generali, che gia' ha dichiarato di non voler sottoscrivere l'aumento di capitale. ''Il settore media e' totalmente diverso dal nostro business - ha detto -. Visto il lavoro che facciamo non possiamo rimanere azionisti strategici in settori cosi' diversi dal nostro, quando cerchiamo di recuperare solidita' nella nostra posizione di capitale e concentrarci sul nostro business. Questa posizione e' stata compresa da tutti e questo e' dove siamo''.


4 - RCS, PROVASOLI SI TAGLIA LO STIPENDIO DEL 30%
Andrea Montanari per "Milano Finanza"

Altro che taglio del 10% della remunerazione. Ieri pomeriggio, con un annuncio a sorpresa, il presidente di Rcs Mediagroup, Angelo Provasoli, ha fatto sapere di essere pronto a ridursi del 30% lo stipendio, che nel 2012 per i sei mesi di lavoro (il nuovo cda è entrato in carica a luglio) era stato di 333 mila euro lordi e che su base annua invece ammonta a 500 mila euro.

La comunicazione, secondo quanto appreso da milanofinanza.it, è stata data ai sindacati dei giornalisti, che hanno accolto positivamente la decisione del presidente. E come emerge dalla nota ufficiale diramata ieri sera dal comitato di redazione del Corriere della Sera, «i rappresentanti dell'azienda hanno aggiunto che è intenzione di Provasoli e dell'ad Pietro Scott Jovane (sul cui stipendio 2012, 1,066 milioni, 300 mila euro dei quali a titolo di bonus d'ingresso, si era scatenata una dura polemica dei dipendenti e dei giornalisti, ndr) proporre una misura analoga agli altri membri del consiglio di amministrazione».

Inoltre, fanno sapere da Via Solferino, «sarà presa in considerazione dall'azienda la proposta del cdr di destinare l'equivalente dei bonus incassati dall'ad al momento del suo arrivo in Rcs al salvataggio di alcuni colleghi, operai e impiegati della Periodici, che rischiano di perdere il posto di lavoro». E proprio ieri le parti in causa sono tornate a confrontarsi sul tema dei tagli e dei risparmi previsti per il giornale.

I sindacati hanno chiesto un incontro al direttore generale Alessandro Bompieri per conoscere i dettagli dei piani di sviluppo illustrati dall'azienda alla convention 2015: Imbarco immediato che tra l'altro prevedono la creazione dell'area Giornali (comprenderà CorSera, Gazzetta dello Sport, i periodici non venduti o chiusi e la società Rcd, che produce filmati per il web). L'incontro, fa sapere il cdr, «è stato fissato per lunedì 13 maggio».

Sempre ieri, poi, c'è stata una lunga e concitata assemblea generale dei giornalisti delle testate, seguita da un incontro tra i manager di Rcs e i rappresentanti sindacali delle varie redazioni. Al termine del confronto è emerso che la società intende chiudere, dal 30 giugno, le nove testate (A, Bravacasa, Yacht&Sails, Max, l'Europeo, Astra, Novella 2000, Visto, Ok Salute) che erano state messe sul mercato, facendo ricorso alla cassa integrazione a zero ore per i 90 giornalisti attualmente impegnati nelle redazioni, salvo che non si riescano a vendere singolarmente settimanali o mensili.

Contestualmente è stato deciso di valutare l'opportunità di estendere lo stato di crisi attualmente in corso per quattro anni. Il cdr, contrario a questa modalità di cigs, si è detto disposto a proseguire le trattative partendo da una seria analisi dello stato di salute delle singole testate.

 

SCOTT JOVANEmario greco generali PROTESTA DEI LAVORATORI PERIODICI RCS A MILANO PERIODICI RCS CALPESTATI DAI MANAGER PRIMA DELLA RIUNIONE A MILANO Piergaetano Marchetti Angelo ProvasoliGIOVANNI BAZOLI FOTO ANSA Della Valle allo stadio