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REDDITO NELL’OCCHIO – L’EUROPA STRIGLIA L’ITALIA PER IL DRAMMATICO CALO DEL REDDITO FAMILIARE LORDO: “È IN UNA SITUAZIONE CRITICA” – NEL 2023 LO STATO ECONOMICO DEGLI ITALIANI È CALATO ULTERIORMENTE, PORTANDOSI AL 94% DEL VALORE DEL 2008, CONTRO UNA MEDIA UE A 111,1 PUNTTI – LA COMMISSIONE GIUDICA CRITICO ANCHE IL DIVARIO OCCUPAZIONALE DI GENERE: “IN ITALIA RESTANO IMPORTANTI SFIDE NEL MERCATO DEL LAVORO…”

CETRIOLONI PER L ITALIA - MEME BY EDOARDO BARALDI

UE, IN ITALIA 'SITUAZIONE CRITICA' REDDITO FAMILIARE LORDO

(ANSA) -  In Italia il reddito familiare lordo disponibile pro capite è in una "situazione critica". Lo segnala la Commissione europea nella proposta sul rapporto sull'occupazione nell'ambito del Pacchetto di autunno del semestre europeo.

 

Il reddito familiare lordo disponibile in Italia, ricorda citando i dati Eurostat, è ulteriormente diminuito nel 2023 portandosi al 94% del valore del 2008, contro una media Ue a 111,1 (+0,6 punti dal 2022), fatto appunto 100 il livello del 2008.

 

L'aumento maggiore, nota l'esecutivo comunitario, è stato osservato a Malta, mentre quelli più piccoli ma comunque sostanziali sono stati segnalati in Croazia, Spagna e Grecia (vedere Figura 2.4.1). Romania, Ungheria, Malta, Polonia e Lituania sono state le "migliori" nel 2023, a causa di livelli elevati (oltre il 140% rispetto al 2008).

 

ITALIANI PIU' POVERI

L'Estonia, al contrario, ha assistito al calo maggiore, seguita da Slovacchia e Repubblica Ceca, che si sono comunque mantenute a livelli relativamente elevati. Alla luce delle loro prestazioni nel 2023, Italia e Austria sono in "situazioni critiche" a causa di bassi livelli, anche a seguito di un deterioramento.

 

La situazione è "da tenere d'occhio" in Estonia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Svezia, così come in Finlandia, Paesi Bassi, Francia e Belgio (dove i livelli erano inferiori alla media UE nonostante un'ampia stabilità o piccoli miglioramenti rispetto all'anno precedente)

 

UE: RAPPORTO SU ITALIA E ALTRI PAESI PER SQUILIBRI MACRO

PIL ITALIANO E CONFRONTO CON I PAESI EUROPEI - LA STAMPA

(Adnkronos) - L'anno prossimo la Commissione Europea condurrà esami "approfonditi" dei nove Paesi che presentano squilibri o squilibri eccessivi sul piano macroeconomico nel 2024, cioè Cipro, Germania, Grecia, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Svezia.

 

Lo comunica l'esecutivo UE, che presenta a Strasburgo la seconda parte del semestre europeo, che include l'Alert Mechanism Report, volto ad identificare squilibri economici nei singoli Stati membri. Anche l'Estonia verrà sottoposta ad un ulteriore esame approfondito, a causa dei rischi specifici: il Paese baltico presenta perdite accumulate di competitività dovute a forti pressioni sui costi, al peggioramento delle partite correnti, all'aumento dei prezzi delle case e all'indebitamento delle famiglie.

 

UE, DIVARIO OCCUPAZIONALE DI GENERE IN ITALIA È 'CRITICO'

poverta in italia

(ANSA) - In Italia restano "importanti sfide nel mercato del lavoro", con un tasso di occupazione al "record" del 66,3% nel 2023 ma "ancora 9 punti percentuali sotto la media Ue e "debole ma in miglioramento" e "particolarmente indietro nel sud (52,5%) e nelle isole (51,5%)". Il divario occupazionale di genere è in una "situazione critica", a 19,5 punti percentuali, più del doppio della media Ue e "senza miglioramenti significativi nell'ultimo decennio". Lo afferma la Commissione Ue sottolineando la "sfida" della bassa occupazione di donne e giovani. L'Italia è però tra i "migliori performer" nel divario occupazionale della disabilità.

 

FONTI, UE HA INCLUSO RISCHIO CRESCITA ITALIA IN VALUTAZIONE PSB

disuguaglianze economiche in italia

(ANSA) - La Commissione europea di norma dà una valutazione della bozza programmatica di bilancio e del Piano strutturale di bilancio a medio termine di un Paese tenendo conto che lo sviluppo economico possa evolversi in peggio o in meglio quando nelle proprie raccomandazioni parla di "rischi" e "incertezze".

 

E' quanto spiegano fonti a Bruxelles, interpellate in merito allo scarto tra le previsioni di crescita in Italia fatte dal governo nel Documento programmatico di bilancio o nel Psb e le stime Istat secondo cui il Pil italiano crescerà dello 0,5% quest'anno e dello 0,8% nel 2025 (contro l'1% previsto nel Psb per il 2024 e l'1,2% per il 2025).

 

VIGNETTA DELL ECONOMIST SUI BALNEARI ITALIANI

Nel caso particolare del 2024, viene spiegato, il Dpb e il Psb sono stati valutati allo stesso tempo con le previsioni date dalla Commissione al 15 novembre e termine ultimo nell'elaborazione delle stime al 31 ottobre. Per le traiettorie di riferimento dei Piani a medio termine i calcoli risalivano a maggio, sulle previsioni precedenti. C'è stato però un "dialogo continuo" tra Commissione e Stati membri, si apprende poi, per "un aggiornamento continuo" e anche sulle ultime informazioni da tenere in considerazione e il 2024 va così considerato un anno "di transizione".