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CHE BOLLORÈ IN PENTOLA? - DOPO LO SMACCO DI TRIESTE, UN FRANCESE ALLE GENERALI, RENZI VUOLE UN ITALIANO A TELECOM. MA CHI DECIDE È IL PREDONE BRETONE – PROBLEMI PER CATTANEO: NTV – L’ATTIVISMO DI IBARRA FA INCAVOLARE RUSSI E CINESI – I CONSIGLIORI-DIPENDENTI DI BOLLORÈ: BEN AMMAR, NAGEL E MASSIMO SARMI CHE SOGNA LA PRESIDENZA TELECOM…

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1. DAGONOTA

alberto nagel bollorealberto nagel bollore

Cosa hanno in comune, oggi, Renzi, Del Vecchio e Caltagirone? Tutti incazzati con Alberto Nagel. L’ad di Mediobanca, in nome del suo boss Bollorè, li aveva assicurati per il dopo Greco che Minali avrebbe salvato l’italianità di Generali Assicurazioni. Ma chi decide è il predone bretone, ed ecco al vertice il suo dipendente Donnet.

 

Vincent Bollore e Alberto Nagel foto LaPresse Vincent Bollore e Alberto Nagel foto LaPresse

Ora riciccia l’italianità per il dopo Patuano in casa Telecom. In pole. Lo sappiamo c’è Cattaneo. Che, dopo il bel lavoro fatto a Terna, sperava molto che Renzi lo incoronasse all’Enel. Ma vinse il suggerimento di Marco Carrai che sponsorizzò il suo amico Starace. Se Cattaneo lascia Ntv, deve vedersela però con qualche penale legata a stock option, etc. Montezemolo agli amici ripete che “Flavio rimarrà con noi”.

 

VINCENT BOLLORE TARAK BEN AMMARVINCENT BOLLORE TARAK BEN AMMAR

Bollorè, per l’operazione Telecom-Vivendi-Mediaset, si avvale di un consigliere finanziario, Nagel, e di uno politico, Tarak Ben Ammar. Ed è proprio Tarak che sta premendo su Lotti per convincerlo sulla scelta dell’ad di Wind Maxino Ibarra per il post-Patuano. Il simpatico faccendiere tunisino dovrebbe aver già incontrato Lotti.

 

A proposito di Ibarra, si sussurra che russi e cinesi non l’abbiano presa bene. Galeotte sono state poche righe pubblicate sul Corriere della Sera. “Ieri circolava anche il nome di Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind. Il manager ha già incontrato il ceo di Vivendi, Aranaud de Puyfontaine, sia in Francia sia in Italia”.  

TARAK BEN AMMAR BOLLORe? PADRE E FIGLIATARAK BEN AMMAR BOLLORe? PADRE E FIGLIA

 

Al quartier generale di Vimpelcom a Mosca e nella sede di Londra, dove di fatto risiede l’oligarca Michael Friedman patron della società russa, e in Cina dove vive l’azionista unico di 3 Italia, Li Ka-Shing, la notizia ha accesso molto più di un semplice nervosismo.

 

Ma come, si sono detti i proprietari dei due operatori, Wind e 3, in procinto di diventare un’unica società posseduta al 50% da Vimpelcom e al 50% dai cinesi, abbiamo affidato ad Ibarra il ruolo di ceo della più grande fusione telefonica in Italia e lui cerca lavoro dai concorrenti? I rumors sempre ben informati danno ora rusis e cinesi in cerca di nuovo ad per Wind/3.

MAXIMO IBARRA, AD DI WINDMAXIMO IBARRA, AD DI WIND

 

Ah, dimenticavamo: un altro importante consigliere di Bollorè si chiama Massimo Sarmi, attualmente parcheggiato come ad dell’autostrada di Serravalle, che sogna di tornare a casa come presidente di Telecom…

 

2. CATTANEO PIÙ VICINO ALLA POLTRONA DEL DOPO-PATUANO

Sara Bennewitz per “la Repubblica”

 

MASSIMO SARMI MASSIMO SARMI

Oggi è convocato il comitato nomine e remunerazione di Telecom Italia, affinché si esaminino le candidature del futuro amministratore delegato del gruppo e venga stilato dal comitato un parere non vincolante per il consiglio, che poi dovrà approvare la sua nomina a maggioranza.

 

MASSIMO SARMI MASSIMO SARMI

E in proposito, secondo fonti finanziarie, l’idea di Vivendi (primo azionista di Telecom con il 24,9%) è quella di convocare un cda ad hoc, il prima possibile subito dopo Pasqua, e sicuramente prima del consiglio già in agenda per il 12 aprile. Per quella data il cda dovrà infatti fare il punto sulle strategie future, e bisognerà anche capire cosa fare con le torri di Inwit, che sono contese dagli spagnoli di Cellnex (in cordata insieme a F2i) e dagli italiani di Ei Towers (controllata al 40% da Mediaset). Ma anche se la procedura dovrà fare il suo corso, cresce il consenso su Flavio Cattaneo, che starebbe trattando in queste ore il suo disimpegno da Ntv, società dei treni di cui è amministratore delegato e azionista.

flavio cattaneoflavio cattaneo

 

Cattaneo, peraltro, è già un amministratore indipendente di Telecom, e assumendo le deleghe perderà i suoi requisiti di neutralità. Pertanto, anche per mantenere un giusto bilanciamento in cda, al momento l’orientamento prevalente è quello di non cooptare un nuovo consigliere.

 

E così il cda Telecom si ridurrebbe da 17 a 16 membri, di cui 7 su 9 (tra cui Féliceté Herzog entrata in consiglio nella lista di Vivendi) privi del requisito di indipendenza. Ieri, invece, all’esito della audizione in Consob, che chiedeva lumi all’ex amministratore delegato della società in merito al processo di valorizzazioni delle torri, Marco Patuano ha riferito che «l’incontro è stato cordialissimo». Il titolo Telecom ieri ha perso il 3,73% .