DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
IL VIDEO DI BEPPE GRILLO SULLA RETE UNICA
TIM, BUM, BAM! – L’AD DI TIM SAREBBE STATO INCORAGGIATO AD ANDARE AVANTI CON KKR DA FRACCARO, TANT’È CHE HA RINTUZZATO LE PRESSIONI DI GUALTIERI E PATUANELLI
GIUSEPPE CONTE INCONTRA BEPPE GRILLO
"TLC, RETE UNICA CON TIM GESTITA DALLA CDP" LA MOSSA DI GRILLO CHE SVELA I PIANI DI CONTE
Ilario Lombardo per “la Stampa”
Appare così, Beppe Grillo. All'improvviso, in un video, sotto il pergolato del buen retiro estivo, in maglietta bianca e con una strategia studiata nei dettagli sulla rete unica e il futuro di Tim.
BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
In un lungo post, il fondatore e garante del M5S scrive la sua ricetta: una rete unica che parta da Tim ma con Cassa depositi e prestiti «come socio di riferimento in un contesto di azionariato diffuso», un progetto che prevede la divisione in due della società, con i servizi da una parte e le infrastrutture dall'altra.
La scrittura è lucida, misurata, mirata. L'analisi del passato e del presente di Tim impietosa. Non ci sono gli arzigogoli concettuali dei ragionamenti spesso contorti di Grillo.
Segno che non si tratta di uno sfogo, ma di un vero e proprio manifesto concordato con il governo.
O meglio: con una parte di esso, che include il M5S, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, e il premier Giuseppe Conte.
Ma anche il leader del Pd Nicola Zingaretti si sarebbe convinto. Sono loro a sostenere un passo indietro di Tim dalla gestione della società della futura rete unica per la banda ultralarga.
Una partita che potrebbe complicarsi visto che fonti dell'azienda assicurano che non c'è alcuna volontà di abbandonare il controllo del 51%. Una settimana fa in pieno Consiglio di amministrazione sono arrivate una lettera del governo e una telefonata di Conte.
Si chiedeva di sospendere e rinviare l'acquisto da parte del fondo americano Kkr di una quota di FiberCorp, la società di Tim che ne gestisce la rete secondaria.
Ufficialmente il governo si proponeva di valorizzare l'operazione in vista della creazione di una grande rete unica, favorendo la convergenza di altri «attori istituzionali e di mercato interessati», e cioè Enel, che detiene il 50% di Open Fiber, e Cdp. In realtà, lo scopo era preciso.
fabrizio palermo con luigi di maio
Reso definitivamente esplicito da Grillo ieri. «Per garantire il diritto alla connettività» a tutti è «ora di fare scelte coraggiose»: «Serve urgentemente un'infrastruttura che sia unica, multitecnologica, aperta e separata dai clienti finali».
Per realizzare questo progetto «bisogna partire necessariamente da Tim», principale operatore di telecomunicazioni del Paese.
Ma gli obiettivi devono essere diversi da quelli che si è posto l'attuale management. Grillo s' inoltra fino al cuore dell'operazione Kkr che a suo avviso «complica soltanto il progetto di possibile creazione di una società unica delle reti e delle tecnologie».
Ecco svelato il piano che unisce Conte, il M5s, una parte di Pd, mentre non convince per nulla il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, una sponda sulla quale conta molto l'ad di Tim Luigi Gubitosi.
Fonti parlano anche di un interessamento diretto dell'ex premier Massimo D'Alema, molto ascoltato dal ministro del Tesoro. Negli ultimi giorni ci sono state interlocuzioni a diversi livelli.
IL VIDEO DI BEPPE GRILLO SULLA RETE UNICA
Anche e soprattutto con Francesco Starace, ad di Enel, per convincerlo della bontà della strategia. L'idea è di costringere Tim, prima del Cda del 31 agosto, a far tramontare la vendita del 37,5% di FiberCorp a Kkr, fondo che, qualcuno fa notare, potrebbe avere un interesse preciso perché attraverso Pillarstone controlla Sirti, società fornitrice anche di Tim nella costruzione e manutenzione della rete.
Conte sarebbe pronto anche a esercitare la golden power su Kkr se l'operatore dovesse tirare dritto, lasciando al fondo la possibilità di entrare nella partita in un secondo tempo. Non è escluso che prima del cda arrivi anche un'altra lettera. Lo schema prevede di separare servizi e rete di Tim.
La nuova società, con dentro Open Fiber e Fastweb, si finanzierebbe sul mercato. Ma all'ex monopolista verrebbe sfilata la gestione a integrazione verticale, che Grillo e il M5s avversano. La società unica, conclude il comico riferendosi a Cdp, deve avere come primo azionista «un soggetto in grado di garantire l'indipendenza del network dai suoi utilizzatori».
STEFANO PATUANELLIstefano patuanelli foto di bacco (2)francesco starace
beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 1
IL TWEET DI BEPPE GRILLO SULLA RAGGI CHE SI RICANDIDA
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…