DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
Antonio Spampinato per Libero Quotidiano
Il siluro Mps è partito ma non è detto che riesca a centrare il bersaglio. Dopo tanto parlarne ecco importo, tempistiche e dettagli della maxi conversione da quasi 5 milardi di bond subordinati in azioni Montepaschi. La decisione è stata diffusa al termine del cda di lunedì ma troppo tardi perché fosse ripresa dai siti o dai tg. Così ieri mattina ai detentori di questi titoli - il 50% è in mano a piccoli risparmiatori - il caffè dev' essere andato di traverso.
Non che gli azionisti abbiano fatto colazione a champagne, visto che già in apertura il titolo è stato sospeso al ribasso per poi chiudere la giornata con una perdita del 10%. Ma il documento rilasciato dall' istituto senese al termine del cda sembra un bugiardino dei medicinali: gli effetti collaterali elencati fanno stare male solo a leggerli.
Prima però le buone notizie: l' offerta di conversione è volontaria e chi deciderà di aderire avrà un premio sul prezzo delle azioni. Fine. Mps poi avvisa: in caso di flop saranno guai seri, al punto che la banca potrebbe chiudere i battenti.
Non è un ricatto vero e proprio ma un po' gli somiglia: decidete pure liberamente ma se non aderite vi troverete in mano carta straccia.
Non si sa con esattezza come siano andati gli incontri a raffica che l' amministratore delegato Marco Morelli ha fatto in giro per il mondo a caccia di investitori ma la sensazione diffusa tra gli analisti è che non si possa proprio parlare di un successone. E la conversione annunciata ieri notte sembrerebbe una prova evidente.
protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 6
Un po' di dettagli: sono 11 i bond subordinati oggetto dell' operazione per un totale di 4,3 miliardi e il periodo di conversione, che Mps dovrà concordare con Consob, potrebbe iniziare entro la fine del mese, appena dopo l' assemblea convocata a Siena per il 24 novembre che dovrà votare il piano di ricapitalizzazione. L' offerta è rivolta ai portatori dei titoli che non siano invetitori qualificati, salvo per i titoli "Upper Tier II" che, guarda caso, saranno convertiti per intero.
protesta dei risparmiatori davanti a bankitalia 9
I prezzi di conversione sono infatti fissati all' 85% del valore nominale per i bond Tier 1 e al 100% per i bond Tier 2, con l' eccezione di una piccola obbligazione per il cui riacquisto viene offerto il 20% del valore nominale. Se l' esito dell' operazione non sarà «soddisfacente» s' innescherà una reazione a catena che potrebbe portare il consorzio di garanzia che si è impegnato a sottoscrivere l' inoptato dell' aumento di capitale a tirarsi indietro (lo prevede il contratto). Senza aumento, niente «deconsolidamento del portafoglio dei crediti deteriorati» e, molto probabilmente, arriverebbe il bail-in. A quel punto i bond e i titoli azionari possono tornare utili per un bel falò.
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