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RIPARTE IL RISIKO! – IL PIANO DEL TESORO È CHIARO: DOPO LA CESSIONE DEL 25% DELLA QUOTA IN MPS, ORA PARTIRÀ IL PRESSING SU BANCO BPM PER UNA FUSIONE CON L’ISTITUTO SENESE, DA CUI NASCEREBBE IL TERZO POLO BANCARIO. C’È SOLO UN PICCOLO, GRANDE PROBLEMA: L’AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, NON HA INTENZIONE DI CEDERE. IL 12 DICEMBRE PRESENTERÀ IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE “STAND ALONE” – L’ALTERNATIVA È BPER, CHE PERÒ DEVE ANCORA DIGERIRE GLI SPORTELLI DI UBI E CARIGE…

Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “La Stampa”

 

GIANCARLO GIORGETTI

Raccontano che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, abbia bene in testa i prossimi passi del Monte dei Paschi. E che il collocamento-lampo di ieri […] sia solo un primo tempo di una partita più ampia, da affrontare nei prossimi mesi.

 

L'obiettivo è quello che anche la premier Giorgia Meloni ha declinato dal primo minuto: creare un terzo polo bancario per aumentare la concorrenza. I tempi delle trattative con Unicredit [...] sono ormai lontani. [...]

 

Per l'Italia il governo pensa a una banca media […], la scelta è molto ristretta. Il governo, raccontano, guarda al Banco Bpm, la banca nata sull'asse Milano-Verona, frutto dell'ultima ondata di fusioni prima che si interrompesse con la lunga era dei tassi zero.

 

giuseppe castagna 1

[…] Sulla scena ci sarebbe anche Bper che però ha grossi bocconi ancora in via di digestione: gli sportelli della fu Ubi Banca che Intesa ha dovuto dismettere per ragioni Antitrust, oltre alla Carige, ultima acquisita. Anche per queste ragioni il Banco Bpm è l'opzione numero uno del Tesoro.

 

Piccolo problema: l'ad Giuseppe Castagna non vuole sentire ragioni. Il prossimo 12 dicembre presenterà il nuovo piano industriale che si annuncia più generoso con i soci ma sarà, come si dice in gergo, «stand alone», ossia in solitaria, senza fusioni e acquisizioni.

 

luigi lovaglio 1

Se proprio chiedete a Castagna di comprare azioni di una banca, il banchiere sceglierà le proprie, con un classico buyback. Per carità, alcuni azionisti, a cominciare da Davide Leone (4,7%) sono d'accordo con lui […] perché considerano ancora attuali le parole che l'ex membro del consiglio di Vigilanza della Bce, Ignazio Angeloni, scrisse due anni or sono sul Sole 24 Ore. E in cui dubitava che il Banco Bpm, come Bper del resto, abbia «la forza sufficiente, finanziaria e organizzativa, per gestire da sola» una complicazione (si pensi anche solo ai sistemi informatici) come la fusione con il Monte.

 

Però molto è cambiato da che l'attuale ad di Siena, Luigi Lovaglio, ha chiuso con successo l'aumento da 2,5 miliardi e avviato il suo piano. La banca ha appena chiuso i 9 mesi sfiorando il miliardo di utili. Ci sono state sentenze […] che hanno abbattuto il rischio legale da 4,1 a 2,9 miliardi. Le banche d'affari hanno ripreso a dare consigli «buy», di acquisto, sul titolo Mps, il che ha favorito anche l'operazione avviata ieri sera.

 

GIUSEPPE CASTAGNA

[…] Se si fondesse con il Banco (su cui il pressing del Tesoro è destinato a salire), o anche con Bper, nascerebbe il terzo polo. Se consideriamo Unicredit mezza estera, sarebbe il secondo operatore italiano con più di 7 milioni di clienti, 200 miliardi di impieghi, 400 di raccolta, ben piantato nelle regioni più ricche del Paese. Al Tesoro lo sanno bene: le dimensioni contano, soprattutto laddove si vogliono preservare i risparmi degli italiani da appetiti esteri. Ma se non si abbandona la logica dei piccoli numeri, prima o poi qualcuno che arriva e ti si mangia lo si incontra sempre.

giuseppe castagnagiuseppe castagna