DA ROMA A TORINO, CALTAGIRONE METTE UN PIEDONE NELLA ''STAMPA''. IL FINANZIERE SI È COMPRATO IMMOBILI DI PREGIO DA BENI STABILI (DEL VECCHIO) PER 220 MILIONI. TRA QUESTI SPICCANO GLI EX PALAZZI DEGLI AGNELLI COME LA SEDE ATTUALE DELLA ''STAMPA'', DI ALPITUR E DI AMAZON - UN MESTIERE PERICOLOSO: IL CFO DI CARIGE

 

Francesco Bonazzi per ''La Verità''

 

francesco gaetano caltagirone

Zitto, zitto, Francesco Gaetano Caltagirone mette un piede, anzi un piedone, a Torino. Nei giorni scorsi il finanziere siciliano (ma romano di adozione), oltre a crescere nelle Generali di Trieste, ha comprato immobili di pregio da Beni Stabili (Leonardo Del Vecchio) per 220 milioni di euro. Tra questi spiccano, a Torino, ex palazzi degli Agnelli come la sede attuale della Stampa, di Alpitur e di Amazon, oltre alla mitica palazzina del centro direzionale Fiat di Corso Marconi. Insomma, dall' anno prossimo il giornale diretto da Maurizio Molinari, e finito sotto l' ombrello Gedi con Repubblica e Secolo XIX, pagherà l' affitto all' editore del Messaggero e del Mattino di Napoli. E non a caso, a Torino riprendono corpo le voci di una vendita della Stampa a Caltagirone, un colpo che l' editore romano sfiorò già tre anni fa, prima dell' operazione Gedi.

 

DESCALZI

Il giornale sabaudo è infatti egemone nel Nord Ovest, ma poco letto nel resto d' Italia, mentre in Piemonte sente appena il solletico di Repubblica e del Corriere della Sera di Urbano Cairo, che hanno redazioni locali ponderose, ma vendono poche migliaia di copie in una città chiusa e abitudinaria. Ma Torino è invece molto dinamica dal punto di vista immobiliare e con molti progetti di riqualificazione in atto. Insomma, costruttore ci cova.

 

Marie Madeleine Ingoba moglie di Claudio Descalzi

IL CALENDARIO IGNORATO

Natale caldo a San Donato Milanese. Il Fatto Quotidiano, e in misura minore il Corriere della Sera, stanno cavalcando le motivazioni delle prime condanne per le commesse Eni in Algeria e Nigeria, mettendo in imbarazzo l' ad Claudio Descalzi, in attesa di giudizio. A incendiare la situazione, anche gli affari africani della moglie di Descalzi. Il M5s non ama il vertice Eni, compresa la presidentessa Emma Marcegaglia, in quanto di emanazione renziana. Ma Matteo Salvini ha tentato di stoppare le speculazioni dicendo: «Stimo e ringrazio l' ad Descalzi». Un caso raro di contrarietà allo spoils system.

 

I grillini, comunque, non hanno ancora un nome pronto per guidare l' Eni, ma la dialettica di questi giorni sembra ignorare un dato importante: il cda del gruppo petrolifero scade solo ad aprile del 2020. Beato chi ci arriva, come si dice a Roma.

DESCALZI CON MOGLIE

 

UN MESTIERE PERICOLOSO

A Genova c' è il mare e si mangia bene, ma fare il Cfo della Carige è una fatica non da poco. Sotto Natale ha lasciato la banca controllata da Vittorio Malacalza anche Andrea Soro, dopo soli 17 mesi.

 

Al suo posto arriverà Fabio Genovese. La banca ligure deve rafforzare ancora il patrimonio e blindare i bond in circolazione, ma ha avuto un insperato regalo di Natale dalla Bce di Mario Draghi, che le ha dato un altro anno di tempo per portare in equilibrio i ratios patrimoniali. Merito, in massima parte, del nuovo tandem Pietro Modiano - Fabio Innocenzi, che gode della fiducia di Francoforte. Se Malacalza era geloso dei rapporti dell' ex ad Paolo Fiorentino con la Bce, con Modiano non c' è proprio partita: è lui il garante della proroga.

vittorio malacalza