RYANAIR SMETTE DI FARE IL CARRO BESTIAME E GLI UTILI ZOMPANO - MONCLER CI LASCIA LE PIUME: NELL’ERA DELLA “REPUTAZIONE DA SOCIAL NETWORK”, LA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI È FONDAMENTALE - SE PORTUGAL TELECOM SI STACCA DA OI, RIPARTE IL RISIKO DELLE TELECOM BRASILIANE

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1. PARTERRE

Da "il Sole 24 Ore"

 

DIVENTARE «BUONI» AIUTA I CONTI RYANAIR

 

MICHAEL O LEARY MICHAEL O LEARY

La decisione di cambiare strategia trattando meglio i passeggeri ha portato a un aumento degli utili del 32% a 907 milioni di euro per Ryanair, la maggiore compagnia aerea low-cost europea. I risultati superiori alle aspettative, e la revisione al rialzo del 20% delle previsioni di utili annuali, hanno fatto volare il titolo, che ieri ha toccato i massimi storici salendo dell'8% alla Borsa di Dublino e del 7,3% a Londra.

 

Michael O Leary di Ryan AirMichael O Leary di Ryan Air

Ryanair negli anni si era conquistata una reputazione tanto per i prezzi bassi quanto per il trattamento brusco dei passeggeri, ha ammesso ieri il Ceo Michael O'Leary. Le prenotazioni sono aumentate in seguito alla tardiva introduzione del customer service, che va dai posti assegnati alle hostess che hanno scoperto di saper sorridere. Nei prossimi dieci anni Ryanair intende raddoppiare la flotta aerea e raggiungere i 150 milioni di passeggeri all'anno. La morale è che diventare più buoni fa bene anche al business. (N.D.I)

 

SULLA POLEMICA MONCLER CI LASCIA LE PIUME

Oche spennate vive in allevamenti-lager ungheresi e produzione a basso costo della manodopera in Transnistria, "oscura" regione della Moldavia? Oppure uso di piume certificate dall'ente europeo di competenza, l'Edfa, e lavorazioni in linea con gli standard del mercato per chi punta ovviamente alla massimizzazione dei margini? L'inchiesta della trasmissione Report, in onda su Rai3 domenica sera, mette nel mirino Moncler, il celebre marchio di "piumini" quotato a Piazza Affari, che rintuzza gli attacchi (ribaditi in serata dalla curatrice) su tutto, compresa l'accusa di calcolare i prezzi al pubblico con moltiplicatori troppo alti anche per l'arena del lusso.

remo ruffini monclerremo ruffini moncler

 

Intanto, il titolo lascia sul terreno il 4,88% a 10,52 euro, tra le peggiori performance delle blue chip, mentre l'azienda dà mandato ai legali per la tutela in tutte le sedi opportune. Resta il nodo della tracciabilità della filiera, che deve essere sempre più trasparente nell'epoca in cui anche i social network si avventano sulle news. Impetuosi come gli spennatori delle povere oche. (P.B.)

 

CARIPARMA INVESTE SULLE IMPRESE «ROSA»

Un plafond da 28 milioni di euro per le imprese al femminile. Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha deciso di investire nelle aziende guidate da donne e lancia il programma DonnAzienda, voluto da Gianluca Borrelli, responsabile direzione retail dell'istituto. L'iniziativa, come d'altra parte la nomina di Chiara Mio a presidente della controllata FriulAdria, non è estemporanea ma piuttosto parte di un percorso di valorizzare dei talenti femminili dentro e fuori dalla banca condotto anche in collaborazione con l'Università Cattolica e Valore D.

monclermoncler

 

Il progetto ora approda all'esterno, con prodotti di finanziamento e servizi extra-bancari dedicati al mondo dell'imprenditoria rosa, che in Italia conta 1,3 milioni di aziende. Un'idea non da poco considerato che uno studio di qualche anno fa ha evidenziato come le micro-imprese con titolare donna (sotto i 5 dipendenti sono il 94,2%) pagano un tasso di interesse più alto (0,3%) rispetto a quelle guidate da un uomo. (Mo.D.)

 

 

2. ALTICE OFFRE 7 MLD PER PORTUGAL TELECOM, OI APRIRÀ LE DANZE IN BRASILE

Francesca Gerosa per www.milanofinanza.it

 

Il colosso delle telecomunicazioni brasiliano Oi ha confermato di aver ricevuto un'offerta da Altice per Portugal Telecom. La proposta assegna all'operatore portoghese un enterprise value di 7,025 miliardi di euro (8,8 miliardi di dollari) senza prendere in considerazione la liquidità e il debito. Quindi valuta l'asset 7 volte l'ebitda. La somma include 400 milioni di earn-out legati alla generazione futura di ricavi e 400 milioni legati ai futuri free cash flow.

logo cariparmalogo cariparma

 

La proposta di Altice riguarda gli asset dell'ex monopolista statale lusitano ma esclude i titoli di debito emessi da Rio Forte, la holding in liquidazione della famiglia Espirito Santo, le azioni proprie di Oi e i veicoli finanziari di Portugal Telecom. Altice ha già fatto sapere che, in caso di approvazione dell'offerta, l'operazione sarà finanziata con mezzi propri e nuove linee di credito.

 

Il cda di Oi valuterà la proposta, ma non sono ancora note le tempistiche. Nel caso in cui accettasse, gli analisti di Equita calcolano che il multiplo debito/ebitda del colosso brasiliano passerebbe dalle attuali 4,3 volte a 3,3 volte dopo la cessione. Quest'eventualità renderebbe più realistiche un'offerta congiunta di Vivo (Telefonica), Oi, Claro (America Movil) su Tim Brazil, controllata di Telecom Italia, o un'integrazione fra Tim Brasil e Oi. Tale business combination innalzerebbe il multiplo debito/ebitda 2015 da circa 2,8 a circa 3 volte.

 

tim logo tela tim logo tela

Anche gli analisti di Banca Imi credono che, una volta accettata l'offerta di Altice, partirà il consolidamento del settore della telefonia mobile in Brasile sia con una fusione amichevole tra Oi e Tim Brasil sia con un break-up di Tim Brasil. "Dopo le recenti elezioni brasiliane e dopo la mossa di Altice, il consolidamento brasiliano è diventato altamente probabile a nostro avviso", affermano alla banca d'affari.

 

Così nonostante la nuova smentita di Telefonica (non è interessata al break up di Tim Brasil), il progetto, a detta degli esperti di Icbpi, potrebbe essere portato avanti direttamente da Claro e Oi con l'ex monopolista spagnolo che potrebbe subentrare solo in una fase successiva.

 

Si ricorda che la scorsa settimana la stampa brasiliana ha anticipato la notizia che Oi, Claro e Vivo hanno raggiunto un accordo per lanciare entro due settimane un'offerta da 31,5 miliardi di real (circa 10,4 miliardi di euro) su Tim Brasil, una cifra che rappresenta quasi l'attuale capitalizzazione della controllata di TI (32,6 miliardi di real). Quindi non si capisce se la valorizzazione sia per il 100% di Tim Brasil o per la sola quota in mano a Telecom Italia (67%).

 

Carlos Slim worlds richest person Carlos Slim worlds richest person

Se fosse per il 100% (implicherebbe un multiplo enterprise value/ebitda deludente pari a circa 5,8 volte contro le 11 offerte da Telefonica per Gvt), il controvalore della quota di TI, pari a 21 miliardi di real (7 miliardi di euro), sarebbe probabilmente giudicato troppo basso da Telecom Italia, la quale ha già dichiarato di non essere a conoscenza di una tale offerta e di non aver in corso trattative finalizzate alla cessione di Tim Brasil.

 

3. ALITALIA: INIZIATE LE PROCEDURE DI LICENZIAMENTO PER 25 DIPENDENTI

alierta esce da palazzo chigi foto ansa alierta esce da palazzo chigi foto ansa

 (WAPA) - Venticinque lavoratori di Alitalia sono da oggi, 3 novembre, in stato di mobilità. Sarebbe stato infatti un problema tecnico ad impedire ad alcuni dipendenti di lavorare tra sabato e domenica. Il fatto ha generato una protesta che ha gettato nel caos il servizio di smistamento-bagagli di Fiumicino. In una nota, la compagnia italiana spiega di aver inviato le prime lettere di mobilità venerdì 31 ottobre ma che poi “A causa di un disguido interno” le postazioni sono state disattivate il 2 novembre invece che il 3, giorno in cui sarebbe dovuta avvenire la consegna della comunicazione.

 

La riduzione del personale di Alitalia fa parte dell’accordo preso con Etihad per l’ingresso del vettore emiratino nella compagine della nuova società. La prima fase del processo aveva condotto all’uscita di 143 pensionabili e di 570 volontari. La seconda fase, scattata oggi, riguarda 994 persone. L’azienda ha pensato di iniziare con solo 25 dipendenti per evitare i disagi ma, ironia della sorte, ne è nato un caos di proporzioni imprevedibili.

 

marco patuano ad telecom italiamarco patuano ad telecom italia

Già il 1° novembre alcuni impiegati, al momento di inserire la password nel proprio computer, si erano accorti che i loro account erano stati bloccati. Domenica mattina, 2 novembre, stessa sorte è toccata ad altri addetti che hanno scoperto di avere il badge smagnetizzato. In entrambi i casi, gli agenti della sicurezza hanno invitato i lavoratori a svuotare i loro armadietti e a tornarsene a casa.

 

In segno di protesta, a metà mattinata i colleghi hanno sospeso il servizio di carico e scarico-bagagli, lasciando a terra tremila valigie di passeggeri in transito. Lo sciopero spontaneo è terminato alle 14:30, ma la riconsegna di tutti i bagagli, coadiuvata da una task force attivata da Aeroporti di Roma ed Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) dovrebbe terminare solo oggi.

alitalia etihad alitalia etihad

 

Dei 994 dipendenti in mobilità, 879 sono addetti dei servizi di terra, 61 piloti, 54 assistenti di volo. Una parte verrà impiegata in Etihad, altri ancora nella manutenzione di Alitech, mentre gli informatici saranno trasferiti in Poste Italiane. Al netto di questi ricollocamenti, restano cinquecento lavoratori in esubero. (Avionews)