DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
1. SPREAD BTP-BUND RITORNA SOPRA 500 PUNTI BASE A 508...
(ANSA) - Vola di nuovo sopra i 500 punti base lo spread tra il btp e il bund tedesco. La forbice tra i due titoli si allarga a 508 punti col rendimento del decennale italiano in rialzo al 7,37%.
2. REHN, DA ORA DIECI GIORNI CRITICI PER EURO...
(ANSA) - "Siamo entrati nei dieci giorni critici per l'euro": lo ha detto il commissario agli Affari economici Olli Rehn, entrando al consiglio Ecofin.
3. CRISI: S&P RIVEDE CRITERI E TAGLIA RATING 37 BANCHE,GIU' I COLOSSI USA...
Radiocor - Standard & Poor's ha tagliato il rating di 37 banche a livello globale (e di alcune loro controllate), compresi tutti e sette i maggiori istituti americani. Come si legge in una nota dell'agenzia di rating, la revisione e' dovuta al cambiamento dei criteri di valutazione annunciato lo scorso 9 novembre e in cui si parlava di una minore fiducia nella capacita' e nella volonta' dei governi di salvare banche eventualmente in difficolta' (i tagli erano dunque attesi).
Per quanto riguarda gli istituti americani, il rating di Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley e' stato abbassato da 'A' a 'A-', mentre quello di JpMorgan, Wells Fargo e Bank of New York Mellon e' stato abbassato da 'Aa-' a 'A+'. Rivisto al ribasso anche il rating di Bank of China (da 'A' a 'A-') e di varie banche britanniche, tra cui Barclays, Hsbc, Lloyds e Royal Bank of Scotland. Invariata invece la valutazione di Industrial and Commercial Bank of China, cosi' come non e' stato rivisto il rating di varie banche europee, tra cui Deutsche Bank, Credit Suisse, Ing, Bnp Paribas e Credit Agricole.
Abbassato di una tacca anche il rating di Banca Nazionale del Lavoro, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza (da 'A+' a 'A'), invariato invece quello di Intesa Sanpaolo, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, Banca Imi e Unicredit.
4. BORSA: EUROPA IN CALO CON SCURE S&P SU BANCHE...
(ANSA) - La scure di S&P scende su 37 grandi banche e la reazione in Borsa è immediata ma non scomposta. Lo Stoxx 600, in scia anche alla chiusura negativa dei mercati nell'area Asia Pacifico, cede lo 0,5%. In avvio di seduta indici in calo e tra le più colpite con un calo dell'1,5% UBS, Barclays e HSBC dopo che l'agenzia di rating ha tagliato la sua valutazione. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra -0,91% - Parigi -0,88% - Francoforte -0,82% - Madrid -1,01% - Milano -0,73% - Amsterdam -0,85% - Stoccolma -1,15% - Zurigo -0,61%.
5. BORSA: ASIA IN CALO DOPO S&P SU BANCHE...
(ANSA) - Seduta negativa in Asia dopo che negli Usa Standard & Poor ha dato il via a un'ondata di downgrade e revisioni dell'outlook per molti colossi da Bank of America a Goldman Sachs. "Le principali banche sono sotto pressione e questo sta accadendo a livello globale a causa dei problemi di finanziamento in Europa" commenta con Bloomberg Antonio Crescenzi, vice presidente esecutivo della Pacific Investment Management. HSBC ha perso il 2,1%, Sumitomo Mitsui Financial l'1%, l'indiana Icici Bank l'1,2 per cento.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo -0,25% - Hong Kong -1,80% (seduta in corso) - Shanghai -3,27% - Taiwan -1,21% - Seul -0,49% - Sidney +0,43% - Mumbai +0,27% (seduta in corso) - Singapore +0,02% - Bangkok +0,56% - Giakarta +0,30% (seduta in corso).
6. MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 30 NOVEMBRE...
Radiocor - Milano - 3 International Forum on Food and Nutrition, organizzato da Barilla. Partecipano, tra gli altri, Guido Barilla, presidente Barilla Center for Food and Nutrition; Giuliano Pisapia, sindaco di Milano.
Bologna: conferenza stampa di apertura del 36mo Motor Show organizzata dal Centro Studi Promotor GL events sul tema 'La situazione e le prospettive del mercato dell'auto'.
Bruxelles - riunione dei ministri dell'Economia e delle Finanze dell'Unione Europea (Ecofin). Partecipa Mario Monti, presidente del Consiglio e ministro dell'Economia.
Roma: incontro di Banca Finnat Euramerica con la comunita' finanziaria per la presentazione dei risultati economici e il piano industriale 2012-2016
Roma: conferenza stampa, promossa dalla Uil, sui temi del fisco con la partecipazione del segretario Luigi Angeletti
7. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - GOVERNO: Pensioni di anzianita', avanza la stretta (dai giornali). Le mosse del Governo e del Parlamento su misure previdenziali e i costi della politica (Il Sole 24 Ore, pagina 8-9). 'Ora siete diventati credibili ma dovete tagliare il debito almeno del 25%', intervista all'economista Nouriel Roubini (La Repubblica, pagina 3). Patroni Griffi e i due incarichi: scelta del Parlamento, intervista al neoministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi (Il Corriere della Sera, pagina 11). Mi manda Milone, da La Russa a Finmeccanica passando per i processi e una condanna: e' lui il numero 2 della nuova difesa. Oggi mi dimetto da Ansaldo Sts, parla il neo-sottosegretario alla Difesa, Filippo Milone (Il Fatto quotidiano, pagina 3)
CRISI: l'Europa studia il tandem Fmi-Bce (dai giornali). Asta BTp, rendimenti record (dai giornali). 'La crisi? L'Europa ritrovi la leadership', intervista a Domenico Siniscalco, vice presidente Morgan Stanley (Il Corriere della Sera, pagina 6)
BANCHE: 'Allarme, non c'e' piu' liquidita', cosi' il Paese rischia il fallimento', intervista al presidente della Consob, Giuseppe Vegas (La Repubblica, pagina 1-4)
FINMECCANICA: affitti sotto la lente (Il Sole 24 Ore, pagina 1-26). 'Da Latorre a Giorgetti ecco i parenti dei politici assunti in Finmeccanica', parla Lorenzo Borgogni, ex capo delle Relazioni esterne del gruppo (La Repubblica, pagina 19). Il commercialista Prandi ai pm: 'Ecco dov'e' il tesoro di Cola' (Il Messaggero, pagina 11). L'ipotesi Gamberale, verso l'azzeramento del consiglio (La Stampa, pagina 22).
MPS: Fondazione Mps in uscita da Cdp. A rilento le trattative con le banche per la rinegoziazione del debito da 900 milioni (Il Sole 24 Ore, pagina 1-41). Summit tra JpMorgan e Mediobanca fronte unico delle banche creditrici (Il Messaggero, pagina 23)
MERCATI: sale a 11 miliardi il debito delle big di Piazza Affari (Il Sole 24 Ore, pagina 47)
LAVORO: Arriva il contratto per gli studi. 'Nelle aree svantaggiate possibili intese in deroga', intervista a Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni (Il Sole 24 Ore, pagina 1-35)
SAN RAFFAELE: tra politica e appalti tutti gli affari di Dacco' con Cl (La Repubblica, pagina 18)
FONSAI: un veicolo per le partecipazioni strategiche e cessione della minoranza a un investitore (Il Messaggero, pagina 23)
SERRAVALLE: Podesta', apriremo a nuovi soci privati. Colloquio con il presidente della Provincia di Milano (Il Corriere della Sera, pagina 33)
8. EUROGRUPPO: PRONTI AD ASSICURARE NUOVI BOND PAESI IN DIFFICOLTA'...
Radiocor - Assicura zione parziale (20-30%) dei bond emessi dagli Stati Eurozona in difficolta' da dicembre, creazione in gennaio di uno o piu' fondi di co-investimento per ampliare le risorse del Fondo salva-stati e acquistare titoli pubblici nei mercati primario e/o secondario. Sono queste le decisioni prese ieri sera dall'Eurogruppo per potenziare la capacita' di intervento dell'Efsf. Inoltre i ministri si sono accordati per esaminare 'rapidamente' l'aumento delle risorse del Fmi attraverso prestiti bilaterali.
9. ISTAT, DISOCCUPAZIONE OTTOBRE SALE A 8,5%...
(ANSA) - Il tasso di disoccupazione ad ottobre é dell'8,5%, in aumento di 0,2 punti rispetto a settembre e di 0,1 punti rispetto a ottobre 2010. Lo rileva l'Istat precisando che è il livello più alto da maggio 2010.
10. GERMANIA, DISOCCUPAZIONE TORNA SOTTO 7%,MEGLIO DI STIME...
(ANSA) - La disoccupazione tedesca cala più del previsto a novembre, tornando sotto il 7%. I senza lavoro sono scesi al 6,9% dal 7% di ottobre calando di 20.000 unità a 2,91 milioni- Lo riferisce l'Agenzia Federale del Lavoro. Le stime erano per un tasso di disoccupazione fermo al 7% e un calo dei disoccupati di appena 5.000 unità .
11. LUXOTTICA RILANCIA SUL BRASILE CON TECNOL...
G. Ve. per "Il Sole 24 Ore" - Ad Agordo hanno deciso di farsi un regalo per i propri cinquantanni. Luxottica, multinazionale nata nel 1961 da un piccolo paesino del bellunese, aggiunge un possedimento al proprio impero. Secondo quanto rivelano fonti di mercato il gruppo guidato da Andrea Guerra sarebbe in procinto di rilevare dal fondatore Sergio Carnielli la Tecnol, il più importante operatore del settore in Brasile, con uno stabilimento nello Stato di San Paolo, un ricco portafoglio marchi e un forte posizionamento su un mercato in grande espansione, ma con ancora notevoli vincoli alle importazioni.
Del resto, con i suoi 200 milioni di abitanti e una crescente capacità di spesa, il Brasile è il mercato più interessante dell'America Latina e dopo le acquisizioni di negozi in Messico, Cile, Ecuador, Perù e Colombia, Luxottica adesso tenta il salto di qualità : «In Brasile vendiamo quanto in Francia e Germania messe insieme» aveva dichiarato Guerra in occasione del cinquantennale. Ora è pronto a vendere di più.
12. FININVEST TAGLIA LA CATENA IN LUSSEMBURGO...
An. Giac. per "Il Sole 24 Ore" - Fininvest accorcia la catena delle controllate in Lussemburgo. Qualche giorno fa, infatti, si è svolta nel Granducato un'assemblea straordinaria di Fivecom, costituita nel 1999 e detenuta al 100% da Trefinance, cuore estero della tesoreria del gruppo presieduto da Marina Berlusconi, che ha deciso l'assorbimento tramite fusione transfrontaliera della controllata olandese Rete Europa Bv «al fine - spiega il progetto di fusione - di razionalizzare la struttura del gruppo». Rete Europa Bc, con un capitale di 1,36 milioni di euro, è oggetto di un merger senza concambio e verrà assorbita dalla controllante che invece ha un capitale di 50mila euro.
Ma Rete Europa Bv è stata oggetto di svalutazione per poco più di 13mila euro nel bilancio 2010 di Fivecom e, soprattutto, doveva 75,6 milioni alla controllante, che sono stati interamente cancellati nello stesso esercizio. Fivecom, inoltre, aveva un ulteriore committment di 100 milioni verso la società olandese. La razionalizzazione farà bene ai conti di Fivecom, che ha accumulato perdite per 4,3 milioni, bruciando capitale e riserve.
13. LE BANCHE SVIZZERE MONETIZZANO IL SEGRETO...
L.Te. per "Il Sole 24 Ore" - I nuovi accordi fiscali con Germania e Gran Bretagna? Nel breve periodo daranno problemi alla Svizzera, nel lungo periodo saranno invece positivi per le banche elvetiche. Almeno secondo uno Booz & Company. L'analisi indica che le due intese, che prevedono un'imposta liberatoria per i capitali non dichiarati in cambio del mantenimento del segreto bancario, provocheranno un deflusso di capitali dalla Svizzera di 47 miliardi di franchi (38 miliardi di euro), cioè il 30% dei fondi dei clienti tedeschi e britannici stimati in nero.
Sul totale dei patrimoni stranieri gestiti in Svizzera (in nero e non) a fine 2010, pari a 2050 miliardi di franchi, si tratterebbe quindi di circa il 2%. Questo il costo dell'operazione per le banche rossocrociate. Che però nel lungo termine avrebbero il vantaggio di una situazione più chiara e quindi l'opportunità di acquisire nuovi clienti. Le intese dovrebbero entrare in vigore nel 2013, dopo la ratifica dei Parlamenti. Nessun commento sulle cifre da parte dell'Associazione svizzera dei banchieri.
14. COME T´AFFRANCO I BILANCI...
Andrea Greco per "la Repubblica" - Intesa Sanpaolo affranca 6,7 miliardi di avviamenti, paga un miliardo e scrive nei conti di fine anno un miliardo di plusvalenza. L´affare è quasi la copia di quello che ha evitato il rosso alla trimestrale luglio-settembre della banca. Sfrutta un decreto del passato governo, chiesto dall´Abi.
Tecnicamente, le banche pagano ora tasse future (sugli avviamenti, le speranze di utili futuri), ottengono lo sconto e lo scrivono come plusvalenza. Non sarà bello come un incasso ma tiene in nero i conti, e rafforza i ratio patrimoniali: per Ca´ de Sass il mercato stima 20 punti base questo giro, sui 30 il precedente. Ieri s´è mosso pure il Banco popolare: versa 192 milioni, "beneficia" per 395, +20 punti base il Core tier 1. Unicredit, unica ad avere svalutato goodwill per 8,7 miliardi, medita se affrancare un po´ anche lei.
15. CANDIDATI IN FUGA DALLA REALTÃ LA FRANCIA NON Ã PRONTA PER AFFRONTARE LA RECESSIONE...
Pierre Briançon per "la Stampa" - La Francia potrebbe pagare a caro prezzo i suoi 37 anni consecutivi di deficit di bilancio. Nonostante le due incisive manovre di rigore fiscale operate negli ultimi tre mesi, c'è il rischio che il governo non riesca a centrare l'obiettivo di rientrare nel limite del 3% fissato dai paesi dell'Eurozona entro il 2013. I mercati vedono già con insofferenza l'approccio poco convinto del paese nell'affrontare il suo deficit primario strutturale.
E potrebbero reagire ancor più duramente se gli alti rendimenti dei bond in vari paesi dell'unione monetaria facessero precipitare l'economia della regione in una fase recessiva il prossimo anno. Anche senza la recessione, il governo dovrebbe comunque correggere i suoi piani, che presuppongono una crescita del Pil dell''1% nel 2012 contro una stima della Commissione Ue non superiore allo 0,6%. Per ironia della sorte, il mese scorso i capi di governo dell'Eurozona hanno stabilito che le previsioni di bilancio debbano fondarsi su stime indipendenti. La Francia sta perdendo un'occasione per dare il buon esempio.
Una recessione in piena regola renderebbe l'impresa ancora più ardua. La Francia, come tutti i paesi dotati di un sistema di welfare, ha molti stabilizzatori nel suo bilancio. I sussidi elevati e le agevolazioni d'imposta contribuiscono ad alleggerire l'impatto economico sui cittadini, ma aggravano la pressione fiscale. Hsbc calcola che una diminuzione dell'1% del Pil francese nel 2012 farebbe salire il deficit di bilancio dal 5,8% del Pil nel 2011 al 5,9% nel 2012 e al 5% nel 2013.
I politici francesi dovrebbero prepararsi al peggio, ma non sembrano prendere troppo seriamente l'obiettivo del 3% del Pil. Stanno usando le elezioni presidenziali di aprile come sfondo per la lotta politica anziché come occasione per fronteggiare la realtà . Nicolas Sarkozy, il presidente uscente in crisi di popolarità , non intende appesantire ulteriormente il suo ultimo piano di austerità , mentre il suo avversario socialista François Hollande sta facendo tutto il possibile per evitare di prefigurare scenari dolorosi.
16. AUSTRALIA VULNERABILE NONOSTANTE LA TRIPLA A...
Wayne Arnold per "la Stampa" - Grazie all'upgrade da parte di Fitch, l'Australia è ora uno dei tredici paesi a cui le tre principali agenzie di rating attribuiscono il merito di credito più elevato. à il coronamento di un periodo assai favorevole per gli investitori: 20 anni di crescita del Pil, un debito pubblico ridotto, tassi di interesse generosi e un boom delle esportazioni verso la Cina. L'Australia sembra Superman a confronto con i fuscelli dell'Eurozona, ma non è al riparo dalla kryptonite.
La disciplina di bilancio e la valuta a fluttuazione libera hanno avuto la loro parte nel proteggere l'Australia dalle avversità . Il paese è ben preparato per affrontare l'attuale rallentamento della domanda cinese e di quella interna. La banca centrale ha tagliato questo mese i tassi di interesse e Canberra ha avvertito martedì che dovrà probabilmente lasciare aumentare il debito pubblico netto. In ogni caso, l'indebitamento totale dell'Australia arriverà appena al 9% del Pil, risibile rispetto alla media degli altri paesi a tripla A.
Ciò nonostante, non tutto è perfettamente sotto controllo. La vita potrebbe diventare molto più difficile se i prezzi delle materie prime scendessero in misura significativa dagli attuali livelli di esaltazione. Più nell'immediato, l'Australia è vulnerabile alle oscillazioni della liquidità globale. I rendimenti dei titoli di stato superiori al 4% hanno attirato gli investitori di tutto il mondo, che hanno assorbito circa tre quarti del debito pubblico facendo apprezzare il dollaro australiano del 90% dal 2001. Le banche ricorrono a prestiti esteri per il 20% dei propri crediti. Il risultato è che circa un quarto dei prestiti esteri dell'Australia ha una scadenza di 2 anni o inferiore, mentre quasi il 60% del totale proviene da banche europee.
I fondi globali hanno ridotto le posizioni nel paese, facendo deprezzare il dollaro australiano del 13% ad agosto e settembre e creando pressione sulle banche nazionali. La banca centrale vorrà forse contrastare il conseguente rialzo dei costi di finanziamento a carico delle famiglie fortemente indebitate ma un ulteriore taglio dei tassi spingerebbe al ribasso il dollaro australiano, rendendo le cose ancora più difficili per le banche del paese.
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