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L’AMERICA, LA TERRA DELLE OPPORTUNITÀ...PER GLI AMICI DI TRUMP – LA SCALATA DI DAVID ELLISON, FIGLIO DI LARRY (L’UOMO PIÙ RICCO DEL MONDO E GRANDE ALLEATO DI “THE DONALD”), CHE DOPO AVER FUSO NELLA SUA SKYDANCE LA PARAMOUNT, ADESSO PUNTA WARNER BROS-DISCOVERY – IL RAM-POLLO VUOLE CREARE LA SECONDA MAGGIOR CONCENTRAZIONE DI STUDI CINEMATOGRAFICI E RETI TELEVISIVE DOPO DISNEY – UN’OPERAZIONE CHE DOVREBBE FINIRE NEL MIRINO DELL’ANTITRUST E DELLA "FCC", LA COMMISSIONE FEDERALE PER LE COMUNICAZIONI, MA CHE POTREBBE ANDARE IN PORTO GRAZIE A TRUMP...
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per “l’Economia del Corriere della Sera”
Mentre papà Larry – 82 anni e sei mogli, fondatore, presidente e tecnologo capo di Oracle, ora amministrata da Safra Katz – si gode i successi della sua azienda, in forte crescita soprattutto come fornitrice di infrastrutture per l’intelligenza artificiale (AI), e la notorietà planetaria venuta dall’aver brevemente scavalcato Elon Musk come uomo più ricco del mondo, David Ellison procede nel suo percorso di crescita nel mondo dell’intrattenimento e dell’informazione.
E ora, dopo aver fuso nella sua Skydance la Paramount, cerca di creare la seconda maggior concentrazione di studi cinematografici e reti televisive dopo Disney, col tentativo di acquisire anche il gigante Warner Bros Discovery.
Un’operazione complicata, costosa (almeno 33 miliardi di dollari) e destinata a passare al setaccio dell’antitrust, ma di questi tempi la capacità di convincere la Casa Bianca conta più delle regole. E il vecchio Larry è grande amico di Donald Trump, mentre già per Paramount l’azienda di David Ellison ha ottenuto le autorizzazioni governative anche accettando di adeguarsi alle pressioni del presidente per cambiare (in senso meno progressista) l’orientamento dell’informazione di Cbs, posseduta da Paramount insieme a canali come Mtv e Showtime (mentre dentro Warner Discovery ci sono Cnn, Hbo e Tnt).
Ma, al di là di queste implicazioni politiche, il disegno di Ellison Jr. punta a una rivoluzione, con Hollywood e Silicon Valley, due mondi fin qui avversari, con le loro contrapposte lobby nel Congresso di Washington, che diventano alleati, con vaste aree di integrazione grazie all’AI. […]
Intanto siamo entrati nell’era dell’intelligenza artificiale e David gode comunque del vantaggio competitivo del legame col padre e con Oracle. Da ragazzo ha appreso la tecnica di scrittura dei codici informatici in azienda e ha imparato molto da Steve Jobs, grande amico di Larry: […] da lui ha assorbito i canoni cinematografici digitali dei film Pixar. E ora pensa che i tempi siano maturi per trasformare vecchi studios di Los Angeles e reti televisive tradizionali in un impero tecnologico fondendo i muscoli creativi di Hollywood con la potenza tecnologica della Silicon Valley.
L’EVOLUZIONE
Come? Trasformando Skydance-Paramount in un gruppo ibrido tecnologico con l’AI utilizzata per ottimizzare i contenuti (acquisizione dei dati per capire in tempo reale le attese del pubblico), la distribuzione (streaming digitale spinto) e i costi: quell’automazione dei processi produttivi che Hollywood ha cercato di bloccare con scioperi che hanno paralizzato per mesi la capitale del cinema. In tutto questo, si profila anche un ritorno verso l’ovile paterno: la svolta AI della nuova Paramount (e di Warner Discovery se riuscirà l’acquisizione) avverrà soprattutto sul cloud di Oracle e coi suoi algoritmi.
Dettaglio da non dimenticare: avendo conferito lui i fondi per gli investimenti del figlio, Larry Ellison è di fatto il padrone della maggioranza delle aziende di David.
Che è, comunque, l’erede designato. Certo l’irrequieto Larry può anche essere imprevedibile, ma i due oggi sono legati anche dal rapporto sempre più solido con l’amministrazione Trump. Il presidente, che elogia spesso Oracle, ha dato all’amico Larry un ruolo importate anche nell’affare TikTok. E alla fine ha anche approvato la fusione Skydance-Paramount.
Ma David, che aveva concluso l’accordo da 8 miliardi di dollari con Shari Redstone nel luglio 2024, ha atteso quasi un anno per il nulla osta. Paramount ha dovuto patteggiare con la Casa Bianca una causa intentata con la Cbs che avrebbe sicuramente vinto in sede giudiziaria, riconoscendo a Trump un indennizzo di 16 milioni di dollari.
E ha ottenuto il via libera alla fusione da Brendan Carr, il capo della Fcc nominato da Trump, un’authority che dovrebbe essere indipendente ma che il nuovo capo sta trasformando nella cinghia di trasmissione dei voleri del presidente, solo dopo essersi impegnato a modificare la linea editoriale della Cbs. Ha nominato come ombudsman (garante, difensore civico) della sua informazione Ken Weinstein, un supporter di Trump, ex ceo dell’Hudson Institute, un think tank conservatore. […]
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DONALD TRUMP ANNUNCIA STARGATE IL PROGETTO PER L INTELLIGENZA ARTIFICIALE CON SAM ALTMAN LARRY ELLISON E Masayoshi Son
Larry Ellison
Larry Ellison
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