DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Paolo Griseri per “la Repubblica”
Svolta nella battaglia per il controllo di PartnerRe. Ieri, per la prima volta, il cda della società di riassicurazioni ha riconosciuto che «probabilmente » l’ultima proposta di acquisto avanzata da Exor «potrebbe risultare una proposta superiore» a quella della fusione con la società di assicurazioni Axis. Ciononostante, il board di PartnerRe continua a raccomandare agli azionisti di votare a favore della fusione con Axis nella prossima assemblea prevista per il 7 agosto.
Ma è probabile che a quell’appuntamento la finanziaria degli Agnelli possa presentarsi da vincitrice in una battaglia che dura dall’inizio dell’anno. Questo almeno era ieri il sentiment degli analisti dopo l’inversione a “u” del board della società americana, da sempre contrario alla proposta di acquisto da parte di Exor. Che cosa ha fatto cambiare idea ai vertici di Partner- Re?
marchionne grande stevens john elkann
Certamente il fatto che nelle ultime 48 ore Torino abbia alzato ulteriormente il prezzo aggiungendo ai 137,5 dollari per azione precedentemente offderti, altri 3 dollari di dividendo straordinario. Ma ha pesato anche il fatto che, alla vigilia del giudizio delle società di rating sull’operazione, gli incontri avuti due settimane fa da John Elkann con gli azionisti di PartnerRe hanno ben impressionato.
Dopo la mossa di ieri, il board della società di riassicurazione sembrerebbe diviso. Non si spiega altrimenti il paradosso di un comunicato in cui da un lato si riconosce che quella di Exor è probabilmente l’offerta migliore e dall’altro si continua a raccomadare ai soci di bocciarla in assemblea preferendo l’intesa conAxis.
In ogni caso quella del board di PartnerRe sembra una mossa difensiva per evitare di rimanere scoperti di fronte a un eventuale giudizio positivo delle società di valutazione.
Secondo i termini previsti dal preaccordo di fusione con Axis, in caso di «proposte migliorative » è data ai proponenti la possibilità di una due diligence per verificare i conti, opportunità che finora Partner-Re aveva negato ad Exor.
Da Torino non sono arrivati commenti ufficiali. Ma è evidente che la marcia indietro del board americano è considerata positivamente. Il fatto è che, a meno di venti giorni dalla riunione dei soci, il cambio di atteggiamento di Partner-Re somiglia a una capitolazione. Nelle prossime ore inizierà quella che il comunicato definisce «una due diligence per determinare se l’attuale offerta può essere migliorata sia nel prezzo sia nei suoi termini». Insomma, l’inizio di una trattativa vera e propria.
«Axis ha quasi raggiunto i limiti della sua offerta - ha detto a Bloomberg un analista di Bmo - e il fatto che il consiglio di amministrazione abbia cambiato atteggiamento nei confronti di Exor fa capire che ci stiamo avvicinando all’epilogo». Probabilmente favorevole a Torino.
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