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VIDEO CHOC DOPO LA FALLA: ANDATE IN CAMERA
Giusi Fasano per il "Corriere della Sera"
Parola d'ordine: «Tornate in cabina». C'è un nuovo video amatoriale a muovere le acque già molto agitate della Costa Crociere. Lo ha trasmesso ieri sera Rainews24. Si sentono le voci fuori campo di uomini dell'equipaggio che ripetono: «Abbiamo la situazione sotto controllo», «Tornate in cabina per favore».
C'è una gran confusione, un vocìo di persone spaventate radunate tutte sul ponte, si chiedono se fare qualcosa e che cosa. Ma lo staff della Concordia minimizza tutto e, come ha ordinato il comandante Francesco Schettino, invita i passeggeri alla calma, «è soltanto un guasto elettrico». In quel momento, si racconta nel servizio, la nave imbarcava già acqua.
Si vede una donna, dall'accento e dai lineamenti si direbbe una sudamericana, che si mette d'impegno a convincere anche i più perplessi: «Abbiamo fatto un annuncio a nome del nostro comandante, vi chiediamo gentilmente di tornare alla vostra cabina o, se desiderate essere in giro, nel salone.
Abbiamo finito di sistemare il problema elettrico che abbiamo del generatore, tutto sarà calmo. Se desiderate rimanere qua in piedi va bene ma io vi chiedo gentilmente di andare in camera, essere tranquilli, seduti». E per finire la signora della Compagnia scandisce: «à tutto sotto-con-trol-lo».
Anche questo documento conferma quello che tutti i passeggeri raccontano: una catena di sottovalutazioni e di allarmi mancati, di gente che forse è morta proprio per aver ascoltato i consigli dell'equipaggio ed essere tornata nella propria cabina. Stando alle prime ricostruzioni è stata una indicazione sbagliata a far tornare indietro Williams Arlotti e la sua bambina Dayana, di cinque anni. Lui la teneva in braccio, stava seguendo una direzione finché qualcuno dello staff non lo ha indirizzato dalla parte opposta indicandogli un diverso luogo di ritrovo. Dei due si sono perse le tracce.
«Ho un problema grosso, stiamo in blackout» è la frase che Schettino pronuncia mentre la nave è già in gravi difficoltà . La intercetta una motovedetta della Guardia di Finanza in movimento poco lontano dall'Isola del Giglio. La comunicazione, passata sul Canale 16 tra Costa Concordia e la Capitaneria di Porto, è stata il primo grido d'allarme raccolto da una forza dell'ordine.
Alla Capitaneria quella sera è arrivato a lungo il ritornello del problema elettrico, ma non una parola sullo schianto contro lo scoglio o sul fatto che la Concordia imbarcava acqua. C'è una chiamata registrata alle 22.12. L'operatore da terra chiede: «I passeggeri dicono che avete fatto indossare i giubbotti di salvataggio, è corretto?». Dalla Costa: «Ripeto, stiamo verificando le condizioni del blackout». «Da quanto tempo avete questo blackout?», «Circa venti minuti», «ok, teneteci informati sulla situazione».
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