1- ALTRO CHE CONSENSO BULGARO: MENTRE SI AVVICINA LA DESIGNAZIONE A PRESIDENTE DEL MONTE DEI PASCHI (ENTRO LA SETTIMANA), ARROGANCE PROFUMO VIENE MENATO DAI SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA. VENERDÌ SCIOPERO NAZIONALE IN PIAZZA A SIENA: “PROFUMO? E’ NOTO PER I PIANI INDUSTRIALI FATTI SULLE SPALLE DEI LAVORATORI” 2- OGGI INCONTRO/SCONTRO TRA MANCUSO E FONDAZIONE MPS: EQUINOX PREPARA UNA CORDATA CON FONDI SOVRANI DEI PAESI ARABI. SI MUOVE ANCHE L’AVVOCATO SAMORÌ 3- NELLA PARTITA MPS ENTRA PURE IL GOVERNATORE TOSCANO ENRICO ROSSI: IN PIENA TRANSIZIONE SOCIETARIA DELLA BANCA, DOPO MESI DI PRESSING, LA REGIONE (CHE NOMINA UN MEMBRO DELLA FONDAZIONE) STRAPPA LA QUOTA DI MPS NELL’AEROPORTO DI FIRENZE A SUON DI MILIONI DI EURO. LA TEMPISTICA SOSPETTA, SOLO UNA COINCIDENZA? 4- SORGE SPONTANEA LA DOMANDA: MA CHE CI FA PROFUMO, BANCHIERE NOTORIAMENTE INCAPACE DI MASTICARE LA POLITICA POLITICANTE, NELLA CITTà-BANCA DEI DEMOCRATS?

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1 - I SINDACATI MPS PREPARANO LO SCIOPERO E ATTACCANO ARROGANCE PROFUMO
Aldo Tani per "Il Corriere Fiorentino"

Nel giorno in cui il titolo Monte dei Paschi ha ceduto a Milano il 4,96% a 0,38 euro, un ribasso sensibile, un altro scossone è arrivato dai sindacati (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Cgil Fisac, Ugl Credito e Uilca). Ieri la presentazione della manifestazione a Siena dello sciopero nazionale di venerdì prossimo del personale della banca, con le sigle certe «di portare in piazza una parte consistente dei 25 mila lavoratori del Monte con pullman e auto da tutta Italia».

Una dura risposta alle proposte del nuovo direttore generale Fabrizio Viola al Cda, che prevederebbero, in alternativa a tagli drastici, la riduzione di 1.500 lavoratori. E se Viola aveva dichiarato di impegnarsi perché i timori restassero infondati, i sindacati sottolineano: «Abbiamo riscontrato che la sua buona fede non sussisteva - ha affermato Carlo Magni della Uilca ci aveva rassicurato, sottolineando il valore delle relazioni industriali, poi ha portato in Cda una relazione sui tagli al personale».

Avanti quindi con lo sciopero, di massa: «Migliaia di persone per una manifestazione senza paragoni rispetto ad altre di una sola banca. In piazza l'Italia, incluse persone con responsabilità manageriali: i grandi numeri delle assemblee, con migliaia di persone nei teatri fanno presupporre una grande partecipazione», secondo Cgil Fisac e Fiba Cisl.

I sindacati respingono anche l'accusa di non aver evitato l'attuale situazione: «Se qualcuno ha fatto l'acquisizione di Antonveneta senza clausola di salvaguardia, costringendo Mps a due aumenti di capitale non è colpa nostra». Sul futuro (il 29 l'approvazione dei conti in Cda potrebbe svalutare gli avviamenti proprio su Antonveneta e Biverbanca) critiche anche sull'ipotesi di Alessandro Profumo come futuro presidente, perché autore in passato, secondo i sindacati, di «piani industriali sulle spalle dei lavoratori».

2 - MANCUSO E LA CORDATA INTERNAZIONALE. SI MUOVE ANCHE SAMORI'
Da "Il Sole 24 Ore"

Oggi nella riunione tra Salvatore Mancuso, fondatore del fondo Equinox, e i vertici della Fondazione verranno messe sul tavolo le carte. Da una parte la Fondazione senese dovrebbe svelare, in modo esplicito, le sue intenzioni: quale quota del 15,5% totale potrebbe finire ai private equity e quali potrebbero essere le garanzie in termini di governane. Dall'altra, Mancuso dovrebbe chiarire il suo piano. Il finanziere si è detto pronto ad acquisire una quota importante. Come? Con quali capitali?

Il fondo Equinox, per statuto, non può investire oltre una certa cifra su singole operazioni. Ovvio che in caso di un possibile investimento importante, nell'ordine di qualche centinaio di milioni di giuro, Mancuso dovrà avere alleati di peso. Per questo motivo il fondatore di Equinox starebbe parlando con alcuni gruppi finanziari italiani con i quali avrebbe accordi di coinvestimento.

Ma la carta da giocare più importante dovrebbe arrivare dall'estero: grazie alle doti diplomatiche dei due advisor di Equinox, Barclays e Morgan Stanley, che stanno contattando alcuni fondi sovrani dei Paesi arabi per convincerli a mettere un piede in Mps. Basterà? Da indiscrezioni sembra che la Fondazione, seguita dagli advisor Rothschild e Mediobanca, si sia un po' raffreddata sul possibile ingresso dei private equity.

Lo dimostrerebbe l'incontro abbastanza deludente di venerdì con Clessidra, altro concorrente in gara. Più facile che venga preferita una cordata di privati o un collocamento sul mercato. Si apre dunque una fase di trattative tra Mps egli investitori: una fase complessa dove stanno cercando di prendere posizione in modo opportunistico alcuni soggetti. Come l'avvocato Giampiero Samorì che dopo il raid in Bper, spera di replicare il copione su Mps. (C.Fe.)

3 - IL GOVERNATORE PIDDINO ENRICO ROSSI STRAPPA AL MONTE DEI PASCHI LA QUOTA DELL'AEROPORTO DI FIRENZE
Dal "Corriere Fiorentino"


Banca Mps ha ceduto il 4,893% detenuto in Adf alla Regione Toscana. Lo ha confermato Enrico Rossi, presidente della Regione, illustrando alla stampa i dettagli dell'operazione (che ha avuto Emintad come advisor). La Regione ha sborsato circa 4,8 milioni di euro, 11 euro ad azione, per la società che gestisce l'aeroporto di Firenze. «È un investimento sul territorio», ha detto Rossi, ricordando che da tempo il Consiglio regionale aveva dato mandato alla Giunta di acquisire una quota fra il 5% e il 15%.

«Vedremo se ci sarà la possibilità in futuro di sviluppare ulteriormente la nostra presenza in Adf». Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando l'acquisizione da Banca Mps del 4,893% della società di gestione dell'aeroporto di Firenze.

«Una presenza più congrua sarebbe interessante», ha detto Rossi in una conferenza stampa, ricordando che il Consiglio regionale aveva dato mandato alla Giunta di acquisire una quota fra il 5% e il 15%. Il prezzo pagato, 11 euro ad azione (per un totale di circa 4,8 mln), è stato giudicato «assolutamente congruo» dal governatore toscano, e anzi «molto inferiore sia ai 18 euro pagati dall'Ente Cassa, sia agli acquisti più recenti di altri enti», ovvero le Camere di commercio di Firenze e Prato.

Con questi ultimi soci pubblici, oltre che col Comune di Firenze (che uniti in un patto detengono il 22,75% di Adf), Rossi pensa di poter agire d'intesa: «Non vedo perchè non dovremmo non agire d'intesa, penso senz'altro di sì», ha detto, non pronunciandosi su tempi e modi di un eventuale patto allargato alla Regione.

 

ALESSANDRO PROFUMO jpegALESSANDRO PROFUMO Gabriello ManciniSALVATORE MANCUSO Giuseppe Mussari ADS ENRICO ROSSI SEDE CENTRALE MONTE DEI PASCHI DI SIENA