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Fausta Chiesa per il "Corriere della Sera"
Greyhound, il levriero simbolo dei viaggi coast-to-coast, cambia padrone. La leggendaria società Usa di pullman, che per oltre cento anni ha trasportato generazioni di americani, è stata comprata dai tedeschi di FlixMobility. Il padrone, a dire il vero, Greyhound lo aveva già cambiato, ma parlava la stessa lingua. Nel 2007 era stata acquisita dai britannici di FirstGroup che ieri hanno annunciato l'accordo di vendita del brand della flotta.
Prezzo 172 milioni di dollari, con pagamento suddiviso in due tranche, di cui una rateale. Greyhound collega circa 2.400 destinazioni in tutto il Nord America con circa 16 milioni di passeggeri ogni anno. Così, il gruppo nato nel 2013 a Monaco e che con i suoi Flixbus è cresciuto fino a diventare la più grande rete di autobus interurbani d'Europa, con oltre 2.500 destinazioni in 36 Paesi, allarga la sua presenza Oltreoceano, dove nel 2018 ha inaugurato i primi collegamenti.
«Mentre la nostra attività continua a riprendersi dagli effetti della pandemia - ha dichiarato il co-fondatore e ceo di Flixbus André Schwammlein - replicheremo il successo che abbiamo già ottenuto in 36 Paesi al di fuori degli Stati Uniti con il nostro approccio innovativo e incentrato sul cliente».
L'acquisizione da parte della ex startup tedesca dei trasporti low cost inaugura l'espanzione a livello globale, ma prosegue la strategia di crescita attraverso operazioni le acquisizioni: da Linita nel 2015, a Megabus e Postbus nel 2016, fino a Eurolines nel 2019.
Dalla fondazione otto anni fa da parte dei tre giovani - oltre a Schwammlein anche Daniel Krauss e Jochen Engert - Flixbus ha raccolto circa due miliardi di dollari attraendo oltre 16 investitori istituzionali. Ultima raccolta fondi, l'aumento di capitale da 650 milioni di dollari a giugno.
«La continua espansione attraverso partnership e acquisizioni - ha detto Engert, ceo di FlixMobility - è sempre stata parte integrante della nostra strategia di crescita per costruire la nostra presenza globale. L'acquisizione di Greyhound è un importante passo avanti negli Stati Uniti».
Nella conferenza stampa in cui FlixMobility annunciava l'aumento di capitale, Schwammlein, aveva detto: «La pandemia ha colpito pesantemente noi come ha colpito tutti. Ora la situazione migliorerà ed è il momento di passare all'attacco». Gli investitori di Flixbus avevano accordato i nuovi finanziamenti per aggredire il mercato statunitense. Detto, fatto.
Per FirstGroup (+0,78% ieri a Londra) si tratta di un'altra «dismissione» negli Stati Uniti. Ad aprile il gruppo aveva ceduto le controllate First Student e First Transit al fondo svedese Eqt Infrastructure per 4,6 miliardi di euro. «La vendita a FlixMobility - ha detto il presidente esecutivo David Martin - fa parte della nostra strategia di razionalizzazione del portafoglio per rifocalizzare FirstGroup sulle principali attività di trasporto pubblico nel Regno Unito».
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