''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO…
IL SOPRACCIGLIO DI DESCALZI – DI FRONTE ALLE IPOTESI DI DEPISTAGGIO PER L’INCHIESTA SULLE TANGENTI ENI, L'AD S'APPELLA ALL'ORGOGLIO: “SOLO PENSARE AD IPOTESI DEL GENERE MI INDIGNO” – “HO FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA, MA ANCHE DI CHI LAVORA CON ME DA 30 ANNI”
Da Il Messaggero
«Solo il pensare» possibile che come Eni «ci mettiamo lì, invece di lavorare, a fare depistaggi, è una cosa che mi fa assolutamente indignare». Lo ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, parlando ai giornalisti a margine della conferenza petrolifera Egyps al Cairo, e rispondendo alle ipotesi emerse nell'ambito delle indagini dei pm di Roma e Messina.
«Ho un'estrema fiducia nella giustizia ma ho anche un'estrema fiducia nella mia struttura, nelle persone che conosco da 30 anni» ha sottolineato Descalzi riferendosi a Eni e ai suoi manager.
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