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LA TAIWAN SEMICONDUCTOR (TSMC), MAGGIORE PRODUTTORE AL MONDO DI CHIP, COSTRUIRA' LA SUA SECONDA FABBRICA IN GIAPPONE - L'INIZIO DEI LAVORI È PREVISTO ENTRO LA FINE DEL 2024, CON L'APERTURA ENTRO LA FINE DEL 2027: UN INVESTIMENTO DA 20 MILIARDI DI DOLLARI - TRA GLI INVESTITORI CI SARANNO LA TOYOTA, CHE DETERRÀ UNA QUOTA DI PARTECIPAZIONE DI CIRCA IL 2%, INSIEME A SONY SEMICONDUCTOR SOLUTIONS E AL PRODUTTORE NIPPONICO DI COMPONENTI AUTO DENSO - IL GOVERNO GIAPPONESE CONTRIBUIRÀ CON 3,2 MILIARDI DI DOLLARI…

Tsmc TAIWAN

(ANSA) - TOKYO, 07 FEB - A poche settimane dall'apertura del primo impianto in Giappone, la Taiwan Semiconductor (Tsmc) ha annunciato che avvierà la costruzione della sua seconda fabbrica nel Paese, anche questa nella prefettura di Kumamoto, a sud-ovest dell'arcipelago. L'inizio dei lavori è previsto entro la fine di quest'anno, ha reso noto il maggiore produttore al mondo di chip, con l'apertura attesa entro la fine del 2027. Tra gli investitori ci saranno ancora una volta la Toyota, che deterrà una quota di partecipazione di circa il 2%, insieme a Sony Semiconductor Solutions e al produttore nipponico di componenti auto Denso.

 

LA CATENA DI VALORE DEI SEMICONDUTTORI

L'azienda taiwanese ha dichiarato che l'investimento complessivo supererà i 20 miliardi di dollari, con il contributo del governo di Tokyo che supererà di poco i 3,2 miliardi di dollari. I due nuovi impianti combinati creeranno impieghi per oltre 3.400 lavoratori altamente qualificati, rivela Tsmc, e produrranno semiconduttori per una vasta gamma di applicazioni, compresi quelli per il settore automotive, e chips con dimensioni che variano da 40 a 6 nanometri.

 

tsmc - chip

Separatamente l'esecutivo nipponico ha deciso di fornire assistenza finanziaria alla fabbrica di chip giapponesi Rapidus, nella prefettura settentrionale di Hokkaido e all'azienda statunitense Micron Technology, nella prefettura di Hiroshima. Il ministro dell'Economia e dell'Industria, Ken Saito, ha dichiarato durante una conferenza stampa che ci si aspetta una "crescita significativa" nel mercato dei chip di memoria, e che la produzione di chip attraverso la collaborazione con gli Stati Uniti ha una "grande importanza" dal punto di vista della sicurezza economica.