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MEGLIO TARDI CHE MAI – DOPO MESI DI TRATTATIVE E COLLOQUI 3ITALIA E WIND SI FONDONO IN UN UNICO OPERATORE – NASCE UN GRUPPO DA 31 MILIONI DI CLIENTI NELLA TELEFONIA MOBILE E 2,8 MILIONI NELLA RETE FISSA

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Da “lastampa.it

 

MAXIMO IBARRA, AD DI WINDMAXIMO IBARRA, AD DI WIND

Nozze tra Wind e 3 Italia. L’annuncio dell’operazione è stato dato da Jean Yves Charlie, amministratore delegato di Vimpelcom controllante russa di Wind, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati semestrali. La nuova società sarà una joint venture 50-50 tra Vimpelcom e la cinese Ck Hutchinson Holding, controllante di 3 Italia. La guida della nuova società sarà affidata a Maximo Ibarra attuale ceo di Wind. 

 

Dopo anni di trattative cominciate e interrotte, di accordi quasi fatti e finiti in freezer è la volta buona. Le indiscrezioni circolavano da tempo, nei giorni scorsi un annuncio sulla conclusione della trattativa era stato addirittura messo on line e poi cancellato. La fusione dà vita a un gruppo che controlla quasi un terzo del mercato degli operatori mobili in Italia arrivando a confrontarsi con i big Tim e Vodafone. 

 

VINCENZO NOVARI AD 3 ITALIAVINCENZO NOVARI AD 3 ITALIA

Con oltre 31 milioni di clienti nella telefonia mobile e 2,8 milioni di clienti nella rete fissa (di cui 2,2 mln clienti banda larga), dalla fusione si dovrebbe ricavare sinergie per oltre 5 miliardi di euro. 

 

La joint venture paritetica che porta alle nozze di Wind e 3 Italia porta in dote da parte della casa madre Hutchison 200 milioni di cash, 3 Italia è libera da debito mentre Vimpelcom apporta Wind con i suo debito attuale (10,1 miliardi nel secondo trimestre 2015). Dopo l’operazione, precisano i vertici nella presentazione, «non ci saranno altri contributi cash». Gli accordi prevedono inoltre un lock up di un anno, durante il quale nessuno potrà scendere sotto il 50% mentre dopo tre anni i soci possono appellarsi a un meccanismo di «acquisto/vendita». 

 

3 ITALIA WIND3 ITALIA WIND

L’integrazione porterà, nelle attese, 700 milioni di euro di sinergie annue a regime dei costi, il 90% atteso dal terzo anno post-chiusura dell’esercizio; oltre 5 miliardi di euro di sinergie di costo NPV previsto, al netto degli oneri di integrazione.